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FantaskiNews
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Inserito il - 06 feb 2016 : 18:07:56
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Coppa del Gobbo - Mamma,mi si è gonfiato l'Air Bag di Carlo Gobbo
L'eco delle gare coreane si perde nella notte dei fusi orari ed è un peccato che l'esaltante prova dei discesisti azzurri abbia contorni sfumati. Ma non è la prima volta, accadde già con Peter Runggaldier, in Giappone, e con il duo Simoncelli/Blardone, proprio in Corea del Sud, quale tristezza il tricolore in spalla sventolato davanti ad un parterre ...deserto! Peccato, nel Cinquantenario della Coppa del Mondo, forse si potevano evitare trasferte - seppur preolimpiche – in Asia. Già la Coppa maschile langue per carenza di protagonisti, mettere la sveglia e stropicciarsi gli occhi poi...di certo non aiuta! Dominique Paris si scrolla di dosso timori e dubbi e indossa la tuta dell'uomo jet, sfrecciando sicuro ed elegante come mai gli era riuscito in questa stagione. Un risultato importantissimo per un campione per il quale i segnali positivi sono cibo prezioso. In casa azzurra, classifica a parte, merita un elogio particolare Peter Fill, la cui condizione tecnica si mantiene ad alti livelli sin dalle gare canadesi di Lake Louise. Il campione gardenese può diventare il protagonista di un evento storico per lo sci italiano, essere il primo italiano capace di vincere la Coppa del Mondo di discesa! Con l'infortunio di Svindal la rincorsa alla Coppa (non chiamatela Coppetta, per favore) si è riaperta e Fill ha tutte le carte in regola per "pensare in grande"! Competitivo sulle nevi canadesi, protagonista sulla Streif, assolutamente a suo agio sulle nevi coreane, il portacolori dei carabinieri vive un momento magico, frutto di una maturità che esalta la sua figura di marito, padre e...naturalmente atleta. Caro Peter, non posso pensare a quali siano le ragioni di questo tuo stato di grazia...sarei un tantino presuntuoso, posso credere però come, a monte di tutto questo tuo "grande momento", ci sia la tua "intelligenza agonistica" che si è consolidata di anno in anno, passando attraverso squarci di grande luce e capitomboli pesanti – compresi quelli che non si vedono...ma fanno ancor più male degli infortuni! Dietro il tuo sorriso leale e solare hai saputo nascondere e proteggere i tuoi affetti, senza reagire, senza trascendere! Come osservava il buon Nicola...la tua gara di Kitz è stata fantastica perchè hai saputo leggere la gara sin dal supergigante e, con assoluta intelligenza agonistica, hai capito come quella neve dovesse essere accarezzata il giorno successivo. La brutta esperienza di anni addietro ti è stata utile per avere un colloquio ancor più intimo con la Streif....e lei, questa volta, ti ha accompagnato verso la gloria. Sei un ragazzo speciale Peter, la tua terra ti adora, i tuoi compagni di squadra ti vogliono bene e ti rispettano ed il mondo dello sci fa un gran tifo per te, e ti sostiene con generoso slancio perchè tu possa alzare al cielo quel trofeo che Varallo, Plank, Mair, Ghedina, Heel, hanno accarezzato e che Paris e Innerhofer potranno ancora sognare! Parlando di Paris ho accennato alle tute...Argomento delicato ed insidioso perchè, non pestando più neve e non frequentando più il "giro che conta", vengono a mancare i contatti importanti. Però qualcosa non funziona, da tempo, e penso che a fine stagione la verità possa venire fuori, qualcosa che ci aiuti a capire, che ci dia elementi per giudicare! Conosciamo tecnici in grado di farlo, uomini come "l'Amico Claudio" che hanno credibilità e competenza per esprimere valutazioni degne di essere ascoltate. Ritorniamo a Kitz e alle cadute.... SECONDA PARTE
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Italy
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Inserito il - 06 feb 2016 : 18:08:40
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SECONDA PARTE
Ritorniamo a Kitz e alle cadute. Ricordate Otmar Striedinger, il discesista austriaco caduto nei pressi dell'arrivo? Quando si è rialzato pareva Big Jim e guardava verso il pubblico come se volesse dire "Mamma, mi si è gonfiato l'Air Bag"! Compito assolto alla grande per la sicurezza! Poco dopo sarà la stessa cosa per Streitberger, per lui non scatta sia quando impatta nella "buchetta Svindal", sia nel contatto con la neve! Nella "buchetta Svindal" invece accade con Reichelt ciò che non ti aspetti e mentre il campione del mondo di superg è in volo scatta l'impulso di apertura dell'air bag, Hannes sente il segnale acustico e capisce come la sua caduta possa essere un po' protetta! Fantastico...sfugge quasi all'occhio umano! Bene per Hannes e Otmar dunque, un po' meno per Georg e per Svindal (ma Aksel non indossava il dispositivo di sicurezza). Facciamo però un salto indietro, in Gardena. Il campione olimpico Matthias Mayer cade, gran botta, severo infortunio ad alcune vertebre, air bag che funziona e si apre! Bene, o quasi perchè i tempestivi soccorsi medici si trovano di fronte ad un atleta sofferente, da muovere con assoluta precauzione e non prima di avere capito la natura dell'infortunio. Nel frattempo infatti la sua tuta si è gonfiata a dismisura come il Big Jim di Kitz....una tuta che ha l'apertura sulla schiena! Il dispositivo di sicurezza, in questo caso, ha creato dei problemi e pare che da allora i discesisti austriaci indossino in gara una tuta che, all'altezza del torace, sia stata allargata di alcuni centimetri. Con buona pace per l'aerodinamicità!
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brunodalla
Moderatore
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Inserito il - 06 feb 2016 : 18:29:42
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ultima annotazione molto interessante, quella di Carlo. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37290 Messaggi |
Inserito il - 06 feb 2016 : 18:46:12
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Io non l'ho capita...le tute hanno l'apertura sulla schiena oppure davanti...dipende dalla "moda" del momento...ma non capisco la differenza con airbag o paraschiena riguardo alla posizione della cerniera. Non capisco nemmeno perché le abbiano allargate davanti...forse perché sono "esplose" con l'apertura dell'airbag? Vabbè ma che importa...la butti la tuta invece di regalarla a quello della squadra B. Vabbuò non ho capito. |
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brunodalla
Moderatore
Lombardia
23626 Messaggi |
Inserito il - 06 feb 2016 : 20:10:21
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io ho capito che essendoci la zip sul retro, la tuta in quel punto è più rigida e quindi l'airbag, non avendo molto sfogo nella parte rigida, trova sfogo dove è meno rigido, cioè la schiena dell'atleta. da lì forse il contraccolpo sulle vertebre, da lì forse la conseguente rottura. per cui hanno tentato di ovviare al problema rendendo la tuta più "beante". sottolineo il "forse", sono tutte mie congetture, non conoscendo il sistema, le tute, gli atleti, ma avendo una buona idea dell'anatomia e fisologia umana. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37290 Messaggi |
Inserito il - 06 feb 2016 : 20:21:29
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Sul fatto che la schiena l'abbia rotta l'airbag son convinto.. ma sicuramente non a causa di una cerniera della tuta...la disintegri con il pensiero una cerniera di una tuta, al limite posso pensare che abbiano aumentato il tessuto davanti perché dietro la cerniera esplode mentre davanti avendo un tessuto che una volta in tensione non lo espandi più l'airbag vada a comprimere il torace in modo non proprio piacevole. |
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