Garmisch: Primo centro di Kilde, 4/o Innerhofer
di Vittorio Savio
Primo successo in coppa del mondo per il norvegese Aleksander Aamodt Kilde. Il pupillo del tecnico del team Norge (l'italiano Franz Gamper) nella prima discesa senza il capitano Aksel Lund Svindal, infortunatosi a Kitzbuhel, partito con il pettorale 31, regala alla Norvegia l'ennesimo successo di questa stagione nella velocità. In quel momento era nell'angolo del leader il soprendente sloveno Bostjan Kline, che si stava avviando al suo primo successo in carriera, quando il norvegese ha rovinato in parte la festa, sia al 24enne di Maribor, ma anche al nostro Christof Innerhofer, fino a quel punto 3/o.
Sorprendente il 23enne Kilde, forse giunto alla sua consacrazione con questa vittoria, dopo lo storico podio di quest'anno in super-g in Gardena, terzo alle spalle del collega Jansrud e Svindal. Ma oggi sorprende anche il 25enne sloveno di Maribor, partito per terzo, e rimasto al comando fino alla discesa del norvegese e mettendosi alle spalle tutti i protagonisti più attesi. Ma se Kilde non è certo uno sconosciuto, Kljne lo era forse leggermente di più per i non addetti ai lavori, perchè lui è stato sì, il campione del mondo junior in discesa e super-g a Crans Montana nel 2011, ma in coppa fino ad oggi poteva contare solo su un 13/o posto nella discesa di St. Caterina della scorsa stagione e un 14/o in super-g quest'anno a Lake Louise. Sia il norvegese che lo sloveno sono stati impeccabili sulla Kandahar 2. Non si è corso, infatti, sul tracciato della pista iridata del 2011, ma quasi totalmente sulla vecchia Kreuzeck, eccezion fatta per la prima parte di partenza. La poca neve ha reso il tracciato più ondulato, certamente condizionato dalla pioggia di ieri e dalle temperature miti. Sul podio con questi due novellini dei piani alti c'è invece un veterano, Beat Feuz (+0.24), reo di aver pagato una delle curve finali presa un po' troppo larga. Beffato sul filo di lana per un solo centesimo, quanto basta per scalzarlo dal podio virtuale, il nostro Christof Innerhofer (+0.25). Il finanziere altoatesino paga tanto nel tratto centrale di scorrimento, dopo una discreta prima parte per poi andare in recupero da metà in giù. Impresa, invece, per Matteo Marsaglia sceso anche lui dopo i titoli di coda (pett.52), e andato a prendersi con i denti un 6/o posto che vale oro in questo periodo di magra.
Giornata opaca per diversi protagonisti della vigilia. Peter Fill, reduce dal successo sulla Streif, raccoglie un 11/o posto a +0.79 che lascia l'amaro in bocca. Il carabiniere paga anche lui nel tratto centrale di scorrimento, sporcando poi anche le traiettorie delle ultime curve. Stessa sorte toccata poi anche al collega di squadra Dominik Paris. Il forestale della Va d'Ultimo, reduce da uno stato influenzale, non riesce a trovare la giusta quadra del cerchio anche oggi e finisce 13/o (+0.84). Fuori, invece, nella parte finale Hannes Reichelt, reduce dalla caduta di Kitzbuehel, miglior tempo in prova nonostante il salto di una porta e vincitore qui lo scorso anno. Paga dazio anche Kjetil Jansrud, impattando con un palo nella parte finale che lo ha scomposto e finendo così fuori dai top10.
Gli altri azzurri: Mattia Casse, dopo una discesa così così, si scompone al salto artificiale, errore pagato ampiamente poi in fase finale chiude in ritardo fuori dai top20, mentre è uscito un irriconoscibile Werner Heel come pure Silvano Varettoni.
Domani appuntamento con il gigante maschile, prima manche ore 10.30 (diretta su Raisport1 ed Eurosport).