Kristoffersen trionfa sulla Planai. Gross 6/o
di Matteo Pavesi
Un secondo posto rimontando 20 posizioni non è come un secondo posto con l'avversario che ti supera per 3 centesimi: nella bolgia incredibile di Schladming due ali di folla spingono Marcel Hirscher ad una rimonta da antologia dalla 22/a posizione della prima frazione (una lenta montata al contrario la causa del pessimo finale) fino al secondo posto. L'idolo di casa si affaccia al cancelletto per la frazione decisiva e la tensione si taglia con il coltello: c'è un pubblico fantastico che trattiene il fiato per 52 secondi (miglior tempo di manche), ci sono papà mamma e fidanzata al parterre...Hirscher spinge nel primo settore sfruttando la pista alla perfezione, alza il piede sul muro e si mette all'angolo del leader aspettando di vedere chi può far meglio di così...(proprio a Schladming ci riuscì un certo Benni Raich nel 1999, dal 23/o posto alla vittoria, stessa razza di campioni)
Il suo unico avversario è Henrik Kristoffersen: finiscono tutti alle spalle di Marcel tranne il biondo norvegese, il Re dello Slalom 2016, che ancora una volta si dimostra imbattibile. Henrik perde quasi un secondo nella prima metà, ma mantiene un po' di margine e anzi lo incrementa sul finale, fino a chiudere con 61 centesimi sull'avversario.
Si aspetta la discesa del leader Neureuther, ma il tedesco, che per una manche è sembrato quello dello scorso anno, deraglia a metà muro aprendo la strada al sesto successo su sette slalom per Kristoffersen.
Kristoffersen-Hirscher: sono ancora loro i primi della classe, la tensione si scioglie nella festa del podio, i due scherzano, duellano a colpi di spumante, si abbracciano, si rispettano, giocano...un grande spettacolo!
Ora la stagione del norvegese sta assumendo contorni da grandissimo campione: nella speciale classifica di vittorie in slalom per stagione si lascia alle spalle il Giorgio Rocca del 2006, Sykora del 1997 e l' Hirscher del 2012 e 2013 (contando anche i paralleli); nel mirino c'è Tomba versione '88 (6 vittorie) e con 7 successi Tomba 1995, Girardelli 1985 e Stenmark 1977. E mancano ancora 3 slalom...
La Planai di stasera è una pista che ha sofferto la pioggia e la nebbia di questi ultimi due giorni, il manto si è via via segnato, rendendo sempre più difficile fare il tempo, tanto che nella prima manche il pettorale più alto tra i qualificati è il 39 di Dominik Stehle (bravissimo 4/o finale).
C'è un po' di rammarico per Stefano Gross 6/o a +1.24: il fassano dopo lo splendido secondo tempo della prima era chiamato ad una buona manche, impresa quasi riuscita fino a metà, quando viaggiava ancora sul podio virtuale, poi qualche sbavatura, un errore grave, una linea che si allunga e forse qualche dolore di troppo dall'adduttore lo portano al tempo di manche più alto.
Così il terzo gradino del podio è del russo Khoroshilov, come ad Adelboden, mentre Dopfer si infila al 5/o posto.
Buona gara di Patrick Thaler, 10/o dopo la prima: non riesce ad andare in testa ma recupera due posizioni chiudendo 8/o; ora è nono in WCSL (senza contar Razzoli)
Chiudono la top10 Solevaag 7/o, Nordbotten 9/o e Digruber 10/o.
Gli altri azzurri: Manfred Moelgg stava sciando una buona manche ma incrocia le code e si ferma, riparte ma viene poi squalificato.
Tonetti e Liberatore (al debutto) non si qualificano; Giordano Ronci, Andrea Ballerin e Fabian Bacher non chiudono la prima.
Classifica di specialità saldamente in mano a Kristoffersen con 680 punti, Hirscher 500, Khoroshilov 234. Nella overall l'austriaco controsorpassa Svindal fermo ai box e si porta a 969 lunghezze.
Ora gli slalomisti potranno tirare il fiato per due settimane: appuntamento a S.Valentino in Giappone, a Yuzawa Naeba.