Waldner: "Comandare il meteo non facile"
di Vittorio Savio
Live da Kitzbuehel - "Comandare il meteo in questo momento non è facile". A dirlo Markus Waldner, il direttore della coppa del mondo maschile, che qualcuno ha messo sul banco degli imputati alla luce di quanto accaduto oggi sulla Streif. "Sfido chiunque a mettersi al mio posto e trovare sempre la soluzione a tutto - ci ha detto Waldner questa sera al termine della riunione dei capitani - in questo momento il meteo è quanto mai ballerino, vedi ad esempio quanto accaduto anche a Wengen, ed anche qui la situazione cambiava di momento in momento. Abbiamo cercato di trovare la soluzione migliore per garantire le condizioni di sicurezza a tutti. Lo sci però ha una percentuale di rischio, soprattutto nelle discipline veloci, e questo lo sanno anche gli atleti. Certo non fa piacere vedere che degli atleti subiscano degli incidenti, ma posso dire che non è stato un problema di preparazione della pista, ma principalmente di visibilità. La pista è stata preparata bene nonostante tutti i problemi che ci sono stati. Oggi era meglio anche della prima prova di mafrtedì. Se vedete i video i tre che sono caduti (Streitberger, Reichelt e Svindal) sono caduti ,si nello stesso punto del tracciato, ma avendo traiettorie leggermente diverse. Dunque non era un punto preciso del tracciato rovinato, con una buca o altro, ma quella traiettoria leggermente più larga, aggravata da una scarsa visibilità".
Proprio il peggioramento delle condizioni di visibilità hanno poi portato Waldner e i suoi collaboratori di giuria a decidere per lo stop, dopo il trentesimo atleta, della gara e alla convalida del risultato finale, come previsto dai regolamenti Fis.
"Lo slittamento di un'ora della partenza della gara e poi le condizioni di luce che andavano diminuendo ci hanno convinto che era meglio concludere la gara dopo il 30/o atleta partito - ci ha spiegato il race director - per garantire così l'incolumità di chi sarebbe sceso dopo. Purtroppo questo fa parte del gioco. Meglio non potevamo fare in queste condizioni."
Una decisione arrivata però dopo anche una telefonata partita dal parterre d'arrivo da parte del presidente della Federazione austriaca Peter Schroecksnadel, come hanno riportato alcuni media locali. "Sì, è vero Schroecksnadel mi ha telefonato dopo la caduta di Svindal - ha confermato Waldner - consigliandomi che forse era il caso di finire la gara anticipatamente. Gli ho risposto prontamente che in pista ci sono io e il mio collaboratore Hannes Trinkl e le decisioni le prendiamo autonomamente senza bisogno che qualcuno ci telefoni o ci dia dei consigli. Siamo arrivati al trentesimo atleta ed abbiamo deciso di chiuderla qui la gara. Ma è stata una nostra decisione, nessuno può dirci cosa fare".
Una decisione questa condivisa anche dall'ex campione elvetico e progettista di tracciati di discesa, per conto della Fis, Bernard Russi. "Aver terminato la gara dopo il numero 30 è stata una decisione giusta. Il limite oggi però è stato superato non dal tracciatore (Hannes Trinkl) o dal race director (Waldner), ma dagli stessi atleti - ha dichiarato Russi - quando vai al cancelletto di partenza di una pista come la Streif in queste condizioni per vincere, sai a quali conseguenze puoi anche andare in contro. Bisogna forse andare con un po' di giudizio e di rispetto in più."