Autore |
Discussione |
magimail
Pronto per il Comitato
Veneto
2816 Messaggi |
Inserito il - 16 mar 2008 : 18:14:37
|
Ma anche il mio, era ironico, e dato anche che tutti gli Head vanno bene.
Ma quando un atleta cade in gara e "esplodono" gli sci, non è che sia come in formula 1 dove i commissari vanno a spazzare e raccogliere detriti di carbonio ecc, non ho mai visto saltare sul bianco della neve chip, metalli liquidi (o pesanti), e altre diavolerie del genere. Questa non è ironia, è realta', con buona pace dell'ufficio Marketing di Head e di chi ci scia sopra convinto che qualcuno curvi al posto suo.....
Io al posto loro -oggi- direi, come messaggio:i nostri sci son fatti di legno, come quelli di coppa che vincono ai piedi di Bode Miller.Noi gli sci li sappiamo fare.Punto. |
Mauro B. |
|
|
Google Adsense
USA
Mountain View |
|
maurilio
34 Messaggi |
Inserito il - 19 mar 2008 : 11:34:24
|
Salve, mi chiamo Maurizio e per prima cosa vorrei fare una doverosa premessa di presentazione. E' da un pò che sono iscritto ma non ho partecipato attivamente ai forum soprattutto per mancanza di tempo, ma ciò non mi ha impedito di leggere le competenti discussioni dei vari partecipanti. Dopo aver sciato dall'età di 5 anni fino ai 20 ho avuto un lungo periodo durante il quale ho coltivato altri interessi sportivi; quattro anni fa ho ripreso a sciare usando i nuovi sci carvin (quando ho smesso non esistevano...ed usavo dei Dynestar Omeglass con finitura grigia) e la passione per lo sci è esplosa prorompente tanto da acquistare prima un Atomic SX 11 170 cm, poi un Fischer RC4 WC SC 160 cm ed un Atomic GS 11 183 cm, e quest'anno un Gotama 176 cm. Dopo aver fatto montare gli attacchi sui Gotama in un negozio di Roccaraso e avendo riscontrato che, pur avendogli chiesto se avevano le dime per montare quegli attacchi, il puntale di uno sci era stato montato disassato di qualche mm rispetto all'asse dello sci, ho deciso, avendo una più che buona manualità, di acquistare l'attrezzatura completa per effettuare la manutenzione dei miei sci, ovviamente dal buon Matteo Blanchet. Per riparare la soletta ho acquistato sia il p-tex in rotolo che le candelette tonde da 8 mm in coofix; facendo delle prove usando il p-tex, fuso con la fiamma , ho riscontrato delle piccole bollicine sul prodotto applicato sulla soletta; successivamente, facendo la sgrossatura con la lima b******a, ho notato una maggiore morbidezza del materiale, rispetto alla candeletta, e la superficie sgrossata non perfettamente liscia come quella ottenuta con la candeletta; ciò mi ha portate ad effettuare le riparazioni sulle solette, quest'anno è stato particolarmente pietroso...in quel di Roccaraso, con le candelette. Dopo la premessa vengo alla domanda per avere le vostre impressioni e i vostri consigli. Quando mi consigliate di usare il p-tex e quando le candelette? Quale è il metodo migliore per ottenere la fusione dei due materiali e quello per effettuare la sgrossatura del materiale in eccesso?Mi consigliate di effettuare ogni anno una spianatura della soletta con i macchinari appositi per rinverdire l'impronta? Sperando di non aver abusato della vostra pazienza e che questo sia un inizio per una costante frequentazione dei forum, saluto tutti cordialmente. Maurizio |
|
|
morfy
Virata elementare
69 Messaggi |
Inserito il - 19 mar 2008 : 13:17:54
|
Ciao Mauriglio. Il rotolo è fatto per usarlo cun un'apposita macchina (fusore) che contemporaneamente scalda un poco anche la soletta. Per quanto riguarda le candelette di Blanchet, ne avevo già parlto io a suo tempo. Ne ha di due tipi. Uno lucido e uno opaco (grafittate) Dipende quelle che ti ha spedito e ora tu hai. Se sono quelle lucide ho avuto anche io lo stesso problema. Incendiandole colano troppo e il materiale di riporto rimane poi più morbido. Dovresti usarle abbinate a uno saldatore a stagno con punta larga e piatta attorno ai 40w di potenza va più che bene. Coli il materiale direttamente con il saldatore e poi sempre con quest'ultimo lo spalmi nei buchi della soletta.
Se invece hai le candelette opache non dovresti avere questo problema. Nel caso richiedi a Blanchet quest'ultime che vanno molto meglio.
Per la raschiatura del materiale in eccesso io uso una semplice spatola in metallo.
Per l'impronta e la spianatura direi che è buona cosa farla almeno una volta all'anno. Senza impronta la soletta non riesce a caricarsi di sciolina.
Presta attenzione a dove vai a far fare la spianatura. In giro ci sono certi macellai che con una passatta te la riducono a metà del suo spessore.
|
le so tutte e quelle che non so me le invento ! |
|
|
maurilio
34 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2008 : 12:23:16
|
Ciao Morfy. Per prima cosa ti ringrazio per la risposta; speravo di avere altre impressioni e suggerimenti, ma forse il topik è un pò morto... Le candelette che mi sono state mandate sono quelle opache e devo dire che le riparazioni vengono abbastanza bene in quanto il materiale è facilmente applicabile, accendendo la candeletta e tenendola abbastanza vicina alla soletta (circa 1/2 cm) in modo da controllare la gocciolatura, e facilmente lavorabile con lima bast... o con la spatola. I problemi, sia di applicazione che di lavorazione, li ho avuti con il p-tex; visto che è il materiale che dovrebbe garantire una durabilità della riparazione maggiore, avrei voluto confrontare mie impressioni con chi lo utilizza o l'ha utilizzato. In particolare i problemi di applicazione sono legati alla metodo di fusione (fiamma, pistola ad aria calda, saldatore) e di adesione alla soletta, mentre i problemi di lavorazione sono legati all'attrezzo da utilizzare. Per quanto riguarda la fusione ho provato sia la fiamma, sia la pistola ad aria calda che il saldatore; la fusione con la fiamma, che si spegne facilmente con il p-tex in rotolo da 3 mm, crea un riporto di materiale che presenta delle microbollicine e che non aderisce in maniera ottimale alla soletta; la fusione con la pistola ad aria calda non riesce a fondere bene il p-tex; infine il saldatore da 40 w fonde il p-tex ma anche questo non garantisce l'adesione alla soletta; evidenzio che non ho mai provato a scaldare la soletta preventivamente in quanto un riscaldamento eccessivo, da quello che ho letto, modifica la strutture del polietilene sinterizzato. Per quanto riguarda la lavorabilità della riparazione ho notato che il materiale riportato rimane leggermente morbido e, sia utilizzando la lima bast... che la carta vetra, non si riesce ad abradere e a spianare determinando, il più delle volte, il distacco del riporto; sono riuscito ad avere risultati migliori asportando il materiale in eccesso con un taglierino e poi rifinendo con carta vetra, ma sempre con scarsa adesione del materiale alla soletta. Infine concordo con te che si corrono notevoli rischi ad affidarsi a persone pseudo-qualificate per effettuare la manutenzione degli sci ed è proprio questo il motivo per cui ho deciso di acquistare l'attrezzatura; la spianatura della soletta la farò fare, quindi, dopo aver misurato lo spessore dello sci con un calibro micrometrico... Sperando di aver fornito argomenti per sollecitare gli esperti a fornirmi dei suggerimenti, saluto tutti. Maurizio
|
|
|
giò
Sono Azzurro di Sci
6274 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2008 : 15:04:43
|
Maurilio, io non so se il p-tex di cui parli altro non è che il metalgrip, che ho e uso per riparazioni vicino alla lamina. Ad ogni buon conto, con questo materiale che è sempre avvolto in un rotolo ed è 3mm di diametro, mi regolo in questo modo. Lo sciolgo con la fiamma libera e lo faccio colare (da 1-2 cm) sul buco come normalmente si fa con la candeletta, cercando di sigillare con un'unica colata il fondo del buco. Fatta la colata non lo presso con la spatola in metallo (al contrario della candeletta) perchè per la sua capacità di aderire al metallo, quando vado a togliere la spatola, salta completamente. Lo faccio colare e aspetto che si asciughi per bene, anche una nottata intera. A quel punto, l'eccesso di materiale lo porto via con la limafresa, e se la riparazione non è soddisfacente per come è spianata rispetto alla soletta oppure rimane "rugosa", rifinisco il tutto con una colata di candeletta grafitata. Alle volte scaldo un pò la soletta, prima del metalgrip, sempre riscaldo un pò la riparazione quando devo rifinire con la candeletta. Alla fine dei giochi, quello che mi interessa ottenere è la sigillatura del solco, in modo tale da evitare infiltrazioni d'acqua nello sci.
In termini di durata la riparazione ti permette di sciare circa 1 settimana prima di andare in laboratorio
|
giò
VPAH
|
|
|
maurilio
34 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2008 : 16:16:40
|
Ciao Giò. Ovviamente saluto e ringrazio anche te per i suggerimenti.Ti confermo che quello che chiamo p-tex (così viene definito nel catalogo di Blanchet) è il metalgrip. Seguirò i tuoi consigli per le prossime riparazioni vicino le lamine; consigli di usarlo anche per le parti interne dei solchi/buchi profondi? Quando scaldi la soletta usi la fiamma, il phon, la pistola ad aria calda (circa 300°), il ferro per stendere la sciolina o altro? Ed infine quando dici che la riparazione permette di sciare una settimana prima di andare in laboratorio, le riparazioni che hai fatto dopo una settimana che fine hanno fatto? Ed in laboratorio, immaginando che fai rifare la soletta, vengono asportate per poi rifarle con i macchinari specifici? |
|
|
Super Papero
Virata elementare
119 Messaggi |
Inserito il - 22 mar 2008 : 18:40:12
|
Vediamo se i guru sanno anche questa risposta. Sapete cosa sia, a cosa serva e come si usi l'Edge Protector? Chi lo produce?
|
Modificato da - Super Papero in data 22 mar 2008 18:45:57 |
|
|
giò
Sono Azzurro di Sci
6274 Messaggi |
Inserito il - 23 mar 2008 : 22:58:53
|
Maurilio, scusa per il ritardo ma ero via. Scaldo la soletta passando rapidamente la fiamma e poi lasciando colare il metalgrip da non più di 2 cm. Per i buchi profondi lo uso come un "aggrappante" per la successiva colata di candeletta e per tale scopo va forse meglio il metalgrip trasparente di quello nero, per questo non mi preoccupo più di tanto del perfetto riempimento del buco quanto piuttosto che ve ne coli uno strato che ricopra tutto il fondo del buco. Poi passo la candeletta ed il gioco è fatto, con il tempo e a seconda del punto di riparazione la candeletta tende ad andare via, ma il fondo dello sci rimane sigillato e l'anima è al sicura dall'acqua. L'utima volta che ho fatto rispianre lo head, il fondo del solco tappato con il metalgrip non riuscivano a tirarlo via. Le foto di quella riparazione fatta d'emergenza in valsenales l'estate scorsa, solo con metalgrip, candeletta, limafresa e spatola letrovi qualche pg più indietro nella discussione con tutto il procedimento che ho usato
Dai, per comodità ti ho messo le foto del danno, della riparazione con metalgrip e candeletta prima della rifinitura e prima della sciolinatura |
giò
VPAH
|
|
|
maurilio
34 Messaggi |
Inserito il - 01 apr 2008 : 08:52:07
|
Ciao Giò. Mi scuso per il ritardo nel ringraziarti, ma anche io sono fuori sede per una settimana sciistica ad Arlberg. Seguirò i tuoi consigli per le prossime riparazioni della soletta, ma ho la necessità di alcuni consigli sulle lamine. Ho tirato le lamine su un Atomic GS 11, 181 cm, facendo il tuning a 0,5 e la lamina a 88. Dopo averli provati ho verificato un comportamento eccessivamente reattivo per cui ho portato il tuning a 0,75. Li sto riprovando e, pur essendo meno reattivi, noto uno sbandieramento della pala quando scio su piste con dossi e fondo duro; in particolare quando viene impegnato un dosso la lamina della pala, probabilmente eccessivamente aggressiva, incide e rende ingovernabile la sciata. A tal punto il consiglio che chiedo è se per tale problematica conviene intervenire nuovamente sul tuning, portandolo a 1, oppure addolcendo lo spigolo della pala? E se è meglio intervenire sullo spigolo della pala, quanto addolcirlo e per che lunghezza? Ed infine è necessario intervenire anche sulla pala, addolcendola, e con che modalità? Considerando che oggi c'è molta nebbia e che potrei dedicarmi al problema, ogni suggerimento sarà apprezzato. Saluti a tutti. |
|
|
giò
Sono Azzurro di Sci
6274 Messaggi |
Inserito il - 02 apr 2008 : 01:01:05
|
Leggo solo ora e ho un chiarimento da chiederti. Cosa intendi per sbandieramento della pala, è la spatola che è troppo aggressiva e ti senti "tirare" subito in curva? Oppure hai difficoltà nel momento del cambio, lo sci ti da la sensazione di rimanere troppo aggrappato al terreno? Ad ogni modo, il tuning non lo toccherei, proverei prima ad "addolcire" un pò il filo in spatola e in coda per circa 10-15 cm con una passata leggera di gomma. |
giò
VPAH
|
|
|
maurilio
34 Messaggi |
Inserito il - 02 apr 2008 : 09:43:17
|
Ciao Giò, ti confermo che effettivamente il problema è una eccessiva aggressività della pala che, quando impegna una neve più compatta rispetto a quella incisa con la parte centrale delle lamine, tira eccessivamente e rende instabile lo sci. In attesa della tua risposta avevo già pensato di addolcire il filo della spatola e della coda con una diaface da 400 e, avendoli provati, ho verificato un miglioramento ma il comportamento risulta ancora aggressivo. Ti confermo inoltre di aver notato, modificando il tuning da 0,5 a 0,75, un comportamento meno scorbutico nel cambio di direzione che adesso è un filo più dolce. maurilio |
|
|
Icemonk
Virata elementare
Trentino Alto-Adige
116 Messaggi |
Inserito il - 10 apr 2008 : 15:25:43
|
ciao ragazzi, forse lo avete già scritto ma visto che la funzione cerca non mi funziona e la discussione è molto vasta vorrei chiedervi consiglio verso quale ferro sciolinatore orientarmi per l'acquisto. dato che faccio la spesa cerco qualcosa di buono...consigliatemi! grazie |
|
|
|
pgfiore
Cristiania
Liguria
579 Messaggi |
Inserito il - 10 apr 2008 : 15:39:59
|
| Messaggio inserito da Icemonk
ciao ragazzi, forse lo avete già scritto ma visto che la funzione cerca non mi funziona e la discussione è molto vasta vorrei chiedervi consiglio verso quale ferro sciolinatore orientarmi per l'acquisto. dato che faccio la spesa cerco qualcosa di buono...consigliatemi! grazie
|
1) ferro con controllo digitale della temperatura
2) non usare il cerca del forum... google è il tuo amico!!! |
|
|
giò
Sono Azzurro di Sci
6274 Messaggi |
Inserito il - 13 apr 2008 : 00:03:58
|
Io ho un holmenkoll (lo smartwax) che arriva fino a 180°, ma non ha il controllo digitale della temperatura e non rischio a stendere scioline molto dure (come la verde maplus) perchè ho l'impressione che il termostato non sia precisissimo, anche se l'ho fatto controllare più volte. C'è sia un modello equivalente della maplus (come dimensioni) a controllo elettronico e con indicazione della temperatura digitale che credo venga sugli 80 euro, ed un altro bello della toko, sempre digitale, a poco più di 100 euro. Non siamo a livello del waxiron professionale (che costa un botto!), ma come prestazioni credo che siamo vicini.
|
giò
VPAH
|
|
|
dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 13 apr 2008 : 20:24:04
|
| Messaggio inserito da magimail
Ma anche il mio, era ironico, e dato anche che tutti gli Head vanno bene.
Ma quando un atleta cade in gara e "esplodono" gli sci, non è che sia come in formula 1 dove i commissari vanno a spazzare e raccogliere detriti di carbonio ecc, non ho mai visto saltare sul bianco della neve chip, metalli liquidi (o pesanti), e altre diavolerie del genere. Questa non è ironia, è realta', con buona pace dell'ufficio Marketing di Head e di chi ci scia sopra convinto che qualcuno curvi al posto suo.....
Io al posto loro -oggi- direi, come messaggio:i nostri sci son fatti di legno, come quelli di coppa che vincono ai piedi di Bode Miller.Noi gli sci li sappiamo fare.Punto.
|
Magi, mi sorprendi un po' con questo intervento (a parte l'ultima frase che quoto in toto... ).
Nessuno ha mai detto o scritto che il CHIP viene utilizzato in gara... o che ti fa curvare da solo. E tu sai benissimo che il Liquidmetal non é un metallo liquido come la birra...
|
|
|
Discussione |
|
|
|