Scoppia il Russiagate a Sochi 2014
di Vittorio Savio
E' bufera sulla Russia dello sport e anche sui Giochi Olimpiaci di Sochi 2014. Si è conclusa da poco a Ginevra un'infuocata conferenza stampa della Wada, l'organismo internazionale per i controlli anti-doping, nella quale è emerso che la Russia sarebbe coinvolta in un caso di doping di stato.
Le indagini sono iniziate nel dicembre 2014, quando un documentario trasmesso dal canale tedesco ARD dal titolo "Top-secret Doping: How Russia makes its Winners" raccontò attraverso la storia di Vitaliy Stepanov e Yulia Stepanova, un dipendente dell'agenzia antidoping russa e un'ex-atleta squalificata per doping, il vasto e regolare uso di doping fra gli atleti russi soprattutto nell'atletica leggera, ma che ora si estende anche agli sport invernali.
Nel rapporto di 335 pagine, avviato quasi un anno fa, presentato oggi alla stampa internazionale la commissione indipendente istituita dalla Wada chiama in causa anche il governo russo, accusandolo di complicità in tutti i casi di doping diffuso, arrivando ad affermare il coinvolgimento dei servizi segreti di Mosca (FSB, l'ex KGB), accusati di aver controllato il laboratorio antidoping moscovita anche durante le ultime Olimpiadi invernali di Sochi 2014
La Commissione presieduta da Dick Pound ha accusato il governo russo di essere complice di una diffusa pratica di doping con l'ausilio dei servizi segreti, che avrebbero controllato il laboratorio antidoping moscovita anche durante i Giochi invernali di Sochi del 2014. La Wada si è spinta fino ad accusare direttamente il ministro dello sport di Mosca, Vitaly Mutko, di "aver dato ordini diretti di manipolare alcune specifiche provette per le analisi antidoping". Sono state, infatti, oltre 1.500 le provette distrutte nel laboratorio di Mosca, secondo quanto ha riferito un ex tecnico di quel laboratorio durante le Olimpiadi di Sochi e finito nell'inchiesta.
Lo scandalo nno riguarderebbe solo il doping, ma anche un giro di mazzette. La Wada al momento ha chiesto solo la messa al bando della Federazione di atletica leggera russa, aprendo la strada alla possibile esclusione immediata degli atleti di Mosca dale Olimpiadi di Rio 2016, mondiali ed europei. Nell'inchiesta sarebbero coinvolti anche membri della Federazione russa, della Rusada, l'agenzia antidoping nazionale, della IAAF e della Wada. Per l'avvocato canadese Richard McLaren, uno dei tre membri della commissione d'inchiesta indipendente della Wada, lo scandalo sportivo denunciato potrebbe essere ben più vasto di quello che ha coinvolto la Fifa e il suo presidente Blatter qualche mese fa, poiché non riguarderebbe solo la parte amministrativa e organizzativa dello sport, ma anche i risultati registrati negli ultimi anni. La commissione ha comunicato le sue conclusioni alla Wada già giovedì scorso e anche all'Interpol, "perché abbiamo scoperto informazioni collegate non solo alla corruzione nello sport ,ma anche ad attività criminali", ha riferito Pound. L’Interpol ha annunciato un’inchiesta internazionale che sarà guidata dalla polizia francese.
Per quanto riguarda direttamente l'Olimpiade invernale di Sochi 2014 sono attesi sviluppi nelle prossime settimane e vedremo quale sarà il grado di coinvolgimento in questa inchiesta: se si tratta dunque solo di doping o anche in questo caso di mazzette come già accaduto per il mondo del calcio.