Doppio capolavoro Brignone: è suo il Rettenbach
di Vittorio Savio
LIVE DA SOLEDEN - Il cielo di Soelden è tinto d'azzurro grazie alle due manche capolavoro di Federica Brignone. Non c'è altro da aggiungere per una Fede capace di partire con un autentico botto. Otto anni dopo torna a suonare l'inno di Mameli sul Rettenbach. Con una prima e una seconda manche praticamente fotocopie l'una delle altre, anche se su un tracciato disegnato dal nostro Rulfi forse leggermente più lento, l'azzurra non è andata in contro ai fantasmi di quel 2011. Sì, perchè lo spettro di quella uscita quattro anni fa dopo una prima manche dominata, erano aleggiati sul parterre d'arrivo del Rettenbach. Ed invece Federica gli ha spazzati via in un solo colpo quando si è voltata verso il tabellone e il colore verde si è come d'incanto materializzato.
Per la carabiniera milanese la gioia per la prima vittoria in carriera è qualcosa che la ripaga delle molte delusioni raccolte dopo i fasti della medaglia d'argento iridata di Garmisch 2011. Per l'Italia si tratta della 28/a vittoria al femminile nella storia, la 2/a sul ghiacciaio di Soelden dopo quella di Denise
Karbon nella magica stagione 2007-2008. Per Fede la prima vittoria in carriera, a cui si aggiungono i 7 podi assoluti in coppa.
Prima manche su ghiaccio vivo che ha messo a dura prova i nervi e i muscoli di quasi tutte le protagoniste attesa della giornata. Ad iniziare da Mikaela Shiffrin, finita alle spalle della nostra azzurra e che forse sognava di ripetere l'impresa dello scorso anno quando conquisto la sua prima vittoria, anche se a pari merito con l'assente
Fenninger, della sua carriera tra le porte larghe del gigante. Ed invece la campionessa statunitense ha dovuto accontentarsi del ruolo di valletta quest'oggi finendo a quasi un secondo dall'azzurra. Sul terzo gradino del podio sale Tina Weirather, capace con una buona seconda manche di mettersi alle spalle una Lara
Gut le cui quotazioni in gigante non erano certo alte, ma che ha dimostrato tutta la sua forza.
Ma oggi si festeggia Fede, ma anche un risultato di squadra, il migliore della storia sul Rettenbach per i colori azzurri: sei atlete tra le migliori sedici e uno dei migliori a livello assoluto nella storia. Nelle top10 odierne termina anche una bravissima Irene
Curtoni (9/a a +.90), a precedere una Nadia
Fanchini non al top di forma, finita 11/a, quindi Manuela
Moelgg 12/a, Elena
Curtoni 14/a e Sofia Goggia 16/a. Quest'ultima partita con il pettorale 42 e stata bravissima ad inserirsi tra le migliori venti nonostante un grave errore a metà della seconda manche. Peccato per Marta Bassino e Karoline Pichler finite fuori nella prima manche quando stavano viaggiando su buoni tempi, come poi è successo nella seconda a Nicole Agnelli.
Una classifica finale di questo gigante che vede nelle top10, oltre al podio odierno, quasi tutte le protagoniste più attese di questa vigilia di stagione per la coppa di specialità come
Worley,
Rebensburg, Hector, Brem e
Hansdotter e che dunque non hanno disatteso le aspettative.