Max Carca:puntiamo al podio in tutte le specialità
a cura della redazione
Il presidente della FISI Flavio Roda aveva annunciato il ritorno di Max Carca in seno alla nazionale azzurra alla fine del marzo scorso, 5 mesi e mezzo fa. Ieri finalmente la federazione ha pubblicato una intervista al suo capo allenatore, una presentazione e un "bentornato" allo stesso tempo.
Da notare però che il quadro dei tecnici federali, solitamente pubblicato insieme alla composizione delle squadre, non è ancora stato ufficializzato.
Di seguito, da fisi.org, il primo bilancio di Max Carca dopo l'esperienza canadese:
Dopo due anni soddisfacenti alla guida della nazionale canadese maschile, Massimo Carca torna in Italia nel ruolo di capo allenatore della squadra maschile di Coppa del mondo. Il 43enne tecnico alessandrino di Volpedo vanta un lungo curriculum in seno alle nazionali azzurri, cominciato addirittura agli inizi degli anni 2000 come skiman (Manfred Moelgg e Cristian Deville esordirono in Coppa del mondo con gli sci preparati da lui) e proseguito come responsabile allenatore di molte delle specialità di Coppa del mondo, fino all'esperienza nordamericana che ha completato il suo bagaglio di conoscenze. "E' stata una bella avventura sia sotto il profilo umano che sotto l'aspetto agonistico - racconta Carca -, ma quando ho sentito il richiamo dall'Italia non ho resistito. Affronto una nuova avventura con la fortuna di conoscere quasi tutti i ragazzi della squadra per averli già allenati in passato ed è un buon punto di partenza. La base su cui lavoro da sempre è quella del rispetto reciproco, si procederà per obiettivi e programmazione. In un'annata che non prevede Mondiali o Olimpiadi, le coppe di specialità diventano l'obiettivo principale del 2016".
Nelle ultime settimane Carca ha avuto modo di seguire la preparazione degli slalomisti e successivamente è volato in Sudamerica per guidare gli allenamenti dei gigantisti e successivamente dei velocisti.
"Sono tornato in Italia perchè la nostra squadra è paragonabile ad una Ferrari - continua Max -. Possiamo puntare al podio in tutte le specialità, per farlo sarà fondamentale individualizzare la massimo la preparazione di ogni singolo atleta, collaborare per dare un servizio sempre migliore ad ognuno, scoprire quale potenziale può sviluppare per impostare le due successive stagioni che culmineranno con i Mondiali di St. Moritz e le Olimpiadi coreane, il vero nostro punto d'arrivo."