A Dubai impianto indoor con pista da 1.2km di Matteo Pavesi
Nel 2005 a Dubai, nel deserto degli Emirati Arabi Uniti, era stato inaugurato un impianto rivoluzionario, una pista da sci al coperto capace di mantenere la temperatura a -1 durante il giorno, a -6 durante la notte per produrre neve.
Evidentemente l'enorme complesso contenente Ski Dubai (5 piste da sci, la più lunga di 400m) non è sufficiente per soddisfare la voglia di neve degli emirati, oppure semplicemente la sfida che Dubai lancia a se stessa, ovvero di infrangere costantemente ogni record, deve essere raccolta.
Ed ecco che nei giorni scorsi il Meydan Group ha presentato il progetto di un complesso residenziale al limite dell'incredibile, con numeri destinati a battere diversi record. Sarà composto dal Dubai One, il più alto grattacielo residenziale del mondo (771 metri), destinato ad accogliere 885 appartamenti, un hotel a 5 stelle con 350 camere, un centro conferenze, un ristorante a 675 metri e uno yacht club con 100 attracchi, e in totale potrà arrivare ad ospitare 78.000 persone.
A "corredo" ci sarà la più grande fontana con giochi d'acqua e luci del mondo (420 metri d'altezza), la più grande palestra del mondo, e la più lunga pista da sci indoor del mondo. Tutto intorno una passeggiata da 9km, un canale navigabile di 4km, una pista ciclabile di 9km e una spiaggia di 300 metri.
Il nuovo impianto, aperto tutto l'anno anche quando il sole brucia a 45 gradi, avrà una pista lunga 1.2km, e l'intero progetto occuperà 3.67 milioni di metri quadri, più o meno come 565 campi da calcio.
Nel complesso il progetto costerà 6 miliardi di euro e la prima parte consegnata entro il 2020, anno in cui Dubai ospiterà l'EXPO.
prepariamoci ad una tappa fissa di coppa del mondo: gigante e slalom a dubai.
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
senza la piscina con le onde non vale....la combinata gigante/surf rimetterebbe in gioco Julia...azzo ci vuole a far una piscina con le onde in un posto del genere.
Lo so che potrebbe essere interpretata come una provocazione gratuita, ma la prima cosa che mi è venuta in mente, leggendo la notizia, è stata questa: "Dove sono finiti i progetti di pista coperta annunciati in questi anni, qui da noi, nella vecchia e cara Italia?"
Lo so che potrebbe essere interpretata come una provocazione gratuita, ma la prima cosa che mi è venuta in mente, leggendo la notizia, è stata questa: "Dove sono finiti i progetti di pista coperta annunciati in questi anni, qui da noi, nella vecchia e cara Italia?"
Mi sa che qui non abbiamo neppure gli occhi per piangere a livello di soldi per strutture di questo tipo. A meno di fondi privati...
Lo so che potrebbe essere interpretata come una provocazione gratuita, ma la prima cosa che mi è venuta in mente, leggendo la notizia, è stata questa: "Dove sono finiti i progetti di pista coperta annunciati in questi anni, qui da noi, nella vecchia e cara Italia?"
Mi sa che qui non abbiamo neppure gli occhi per piangere a livello di soldi per strutture di questo tipo. A meno di fondi privati...
certo che se certi progetti erano Selvino, Alessandria o Lurisia....stiamo freschi!!!! Quello che conta in qualsiasi progetto, faraonico o no, è il ritorno d'investimento. Come si può pensare che esso avvenga in lande desolate????
Si sta un po' seguendo la strada della F1 dove si fanno GP in posti assurdi con l'aggravante che queste località nulla hanno a che spartire on paesaggi e cultura alpina e neppure hanno mai visto la neve.
fgerry dipende cosa intendi per lande desolate...dal punto di vista geografico non è che il Dubai abbia una grande densità di popolazione, dal punto di vista economico invece tutta l'Italia è una landa desolata per un investimento del genere avendo le Alpi dal vero.
fgerry dipende cosa intendi per lande desolate...dal punto di vista geografico non è che il Dubai abbia una grande densità di popolazione, dal punto di vista economico invece tutta l'Italia è una landa desolata per un investimento del genere avendo le Alpi dal vero.
PERCHÉ IN ITALIA I PROGETTI NON SI RIESCONO A REALIZZARE L’incapacità della burocrazia e di una parte della componente politica di prendere una posizione e di decidere assumendosi le responsabilità . Lo skidome Selvino è in stallo perché la nuova amministrazione e i tecnici della VAS non sostengono più l’iniziativa. IL PROMOTORE - NEVELAND SRL Willy Nardelli , Maestro di sci, allenatore federale e guida alpina, imprenditore con negozi di articoli sportivi in Trentino , assieme ad altri imprenditori che lo hanno sostenuto, ha investito nello sviluppo del progetto ed è in attesa che lo stesso si possa definire “cantierabile” per poter formare il gruppo di investitori che si impegnerà a realizzare l’opera. Questo progetto ha sempre goduto del sostegno dall’intero mondo dello sci (solo per citare qualche esempio: quello del presidente della FISI nazionale, del presidente del Comitato Alpi Centrali della FISI, degli istruttori, dei maestri di sci, degli allenatori di sci club, di tutti i loro atleti, delle aziende produttrici del settore neve, delle aziende altoatesine e trentine leader mondiali nella realizzazione degli impianti di risalita e degli impianti di innevamento artificiale, ecc… ). Il piano economico-finanziario è stato redatto in maniera prudenziale. Questo significa che le c.a. 200.000 presenza annue calcolate nella contabilizzazione delle entrate economiche risultino con tutta probabilità ben meno di quante ci si aspetta saranno. Infatti, è stato redatto analizzando i risultati di bilancio delle altre realtà simili che esistono in Europa, ma rispetto a queste ci si è prudenzialmente basati su valori di presenze nettamente più basse, proprio per dimostrare che sarà garantita la sostenibilità anche nell’ipotesi che le presenze effettive poi risultino minori, pur essendo la cosa alquanto improbabile visto che l’interesse per lo sci e lo snowboard è certamente ben più alto nella popolazione del Nord Italia, rispetto a quello della degli abitanti dell’Olanda, del Belgio, della Germania, piuttosto che della Gran Bretagna. Tanto per avere dei termini di paragone, le strutture più modeste, ma considerabili simili a quella che si vorrebbe realizzare, attualmente stanno rispondendo alle esigenze di almeno 400.000 sportivi all’anno, con punte che arrivano anche alle 600.000. Di questi particolari il sindaco Diego Bertocchi ne è al corrente, ma forse preferisce fare a finta di non averli sentiti per avvalorare la sua teoria del dubbio verso l’intera operazione. LA SOCIETA DI PROGETTAZIONE CED INGEGNERIA uno studio di ingegneria che esiste da 51 anni , esperienza all’estero dal 1994 , la prima esperienza con la tecnologia del freddo 20 anni fa con il palazzetto del ghiaccio a zurigo , Da più di vent’anni consulente delle più importanti aziende bergamasche Brembo Spa , Invernizzi,Arti Grafiche , etc Collaborazioni con le più grandi società d’ingegneria in Lombardia Foster Wheeler Italiana, Serete, Jacobs ,Techint,Enel Power ed ESE nel campo della cogenerazione,rigenerazione ed energie rinnovabili da più di 25 anni Collaborazioni con architetti di fama Mondiale : Jean Nouvel per il KMrosso e la sede della Brembo , Architecture studio ( i progettisti del parlamento europeo a Strasburgo) per il concorso vinto della riorganizzazione del polo universitario in Bovisa a Milano, Kenzo Tange per la sede della Toyota a Roma, Herzog &De Mauron per uno studio per il polo logistico di Prada a Levanella con GSE. Mario Botta per il monastero e prossimamente per la nuova Chiesa a LVIV in Ucraina. CED INGEGNERIA non predispone solo il progetto ma gestisce la costruzione nell’interesse del committente per oganizzare gli appaltatori e conseguire il rispetto dei tempi e dell’importo del budget come è stato per la sede Brembo al Kilometro Rosso e più recentemente gli stabilimenti Bonduelle di San Paolo d’Argon dove abbiamo ricevuto i complimenti dal Sig. Bonduelle in persona che all’inaugurazione dello stabilimento ha detto all’ing. Luigi Mora ,amministratore di CED INGEGNERIA, “ è la prima volta che affidiamo l’ingegneria e la progettazione ad una società non francese ed è la prima volta che abbiamo rispettato tempi e costi . L’ACCORDO DI PROGRAMMA E LE ISTITUZIONI PUBBLICHE Lo Skidome è stato presentato come idea da Willy Nardelli, il promotore , al presidente della Regione Lombardia e al presidente della provincia di Bergamo 7 anni fa ; le istituzioni hanno ritenuto che fosse un opera di INTERESSE PUBBLICO ed hanno formalizzato l’avvio di un accordo di programma in cui ciascun attore fa la propria parte. Quando Nardelli ha presentato l’iniziativa con il Business plan che dimostra la redditività dell’investimento, ha sottolineato il fatto che chi investe nello skidome non può farsi carico di costi collaterali all’iniziativa quali viabilità,compensazioni, perequazioni , oneri complementari o standard qualitativi e costi elevati per l’acquisto delle aree perché il Business Plan non lo consente. Lo skidome è un opera di interesse pubblico, è essa stessa considerabile come un servizio. Le istituzioni a quel tempo hanno dichiarato di sostenere l’iniziativa e che si sarebbero adoperate nei limiti delle proprie possibilità per contribuire in prospettiva per migliorare l’inserimento dello Skidome nel contesto: La regione Lombardia si era impegnata ad un sostegno economico da quantificare al momento della cantierabilità in funzione delle disponibilità e a contribuire attraverso i propri canali istituzionali alla promozione dello Skidome; La provincia di Bergamo si era impegnata ,sempre in funzione delle proprie disponibilità a migliorare nel tempo la viabilità di accesso al Comune di Selvino Il Comune di Selvino si era impegnato a sostenere l’iniziativa con le proprie forze ritenendola prioritaria per lo sviluppo e la rinascita del paese e ad attivarsi in funzione delle proprie disponibilità per le opere di rilevanza comunale. Le critiche al progetto sono vaghe e pretestuose . CED INGEGNERIA ha presentato il concept di progetto e la relazione tecnica su come intende sviluppare lo skidome ( il progetto si farà dopo che sarà approvata la procedura di VAS e nel PGT sarà inserita la possibilità di costruirlo ). Nella relazione tecnica sono spiegati con numeri concreti : i dati di costo dell’opera e del ritorno dell’investimento la procedura di realizzazione degli scavi per settori senza portare a discarica materiale e senza portarne di nuovo l’utilizzo dell’acqua piovana per produrre la neve l’utilizzo di una sorgente non potabile a valle dello Skidome e dell’abitato di Selvino per il raffreddamento dei macchinari l’utilizzo di un impianto fotovoltaico da 800 kw per rendere sostenibile l’intervento ( dal punto di vista ambientale ed economico ) La ricopertura con terreno e arbusti di tutto lo skidome per migliorare la coibentazione ed annullare gli effetti negativi dell’insolazione ( minor costi per la produzione di energia frigorifera e minori consumi ) i dati di traffico previsti Inoltre nel masterplan di progetto è chiaramente detto che ulteriori ed approfondite indagini nel terreno verranno condotte prima dell'inizio del cantiere, in fase di permesso a costruire. La nuova amministrazione ha ereditato questa situazione, e deve decidere se appoggiarla cosi com’è o respingerla assumendosi la responsabilità della propria scelta, cosi come allo stesso modo deve fare la provincia di Bergamo e la Regione Lombardia nella componente tecnica e nella componente politica. Il promotore e CED INGEGNERIA hanno già manifestato in Regione l’interesse a realizzare lo skidome anche in un altro luogo; se a Selvino non ci sono le condizioni o non lo si vuole politicamente lo si dica chiaramente Si è addirittura disposti a ridimensionare il progetto in prima fase, convinti comunque della garanzia di successo che lo stesso avrebbe, solo però se questo servisse a sciogliere i dubbi della nuova amministrazione. Certo che se questo non venisse considerato come un atto di disponibilità, ma come invece un ulteriore argomento da criticare, allora non si procederà oltre evitando di buttare tempo e risorse. In tal caso, il sindaco ne renderà conto ai propri cittadini, perché si cercheranno altre location in Bergamasca, o in altre province, fin qui si è investito molto e perciò si lavorerà comunque per trovare la Comunità che sia disponibile ad accogliere quest’opera che porta ricchezza, posti di lavoro e pratica dello sport tutto l’anno per moltissimi giovani.
Willy Nardelli
P.S. da parte mia: cosa vuol dire Alpi battono.... qui non stiamo parlando di concorrenza alle Alpi ma di un'offerta diversa e nuova, indispensabile per lo sci agonistico. Forse che con le palestre di roccia indoor e il bouldering è sparito l'alpinismo classico? No di certo. Con il tennis indoor è sparito il tennis su erba o all'aperto su terra? No di certo. e via discorrendo. I ghiacciai muoiono, non tutti possono andare in sudamerica o in nuova zelanda d'estate, lo sci indoor è programmabile, non risente del meteo e puoi allenarti fisicamente il resto del tempo.
"Racing...is life. Anything before or after is just waiting" S.McQueen Sono un agonista-promo Duel.
fgerry dipende cosa intendi per lande desolate...dal punto di vista geografico non è che il Dubai abbia una grande densità di popolazione, dal punto di vista economico invece tutta l'Italia è una landa desolata per un investimento del genere avendo le Alpi dal vero.
Come già detto lo skidome non deve essere visto come un rivale delle alpi, bensi completa esse... si impara a nuotare in piscina per poi andare al mare!! Lo skidome deve essere visto cosi, un modo lowcost per imparare, per poi andare outdoor!
Per lande desolate, intendo dir che un BP può stare in piedi dove il bacino di utenza è grande. Nardelli dice: 200.000 anno (che a mio avviso con 60 mil d'investimento fanno cadere il BP) sono 600 persone giorno, considerati anche Natale, Capodanno e ferragosto....a Selvino?!??!??!!?