La Germania di Garmisch, nobile decaduta
di Vittorio Savio
E' una Germania formato decisamente ridotto quella che abbiamo visto in questa due giorni di coppa del mondo femminile a Garmisch-Partenkirchen. Come sembrano lontani i tempi dello squadrone rosa delle teutoniche con Katja Saizinger, Hilde e Annemarie Gerg, Anderl e Martina Ertl a spadroneggiare sulla "Kandahar", arrivando poi a Maria Riesch.
Ieri e oggi la Germania ha schierato, invece, una sola portacolori, la giovane, classe 1992, Michaela Wenig di Lenggries. Un cognome che è quasi un presagio visto che tradotto nella nostra lingua significa "esiguo", quasi a significare che meno di così la squadra teutonica non poteva presentare in questa discesa libera e nel super-g. La giovane rappresentante della squadra B tedesca ha all'attivo quale miglior risultato in coppa del mondo il 29/o posto a Beaver Creek quest'anno, mentre in carriera vanta un bronzo in slalom alle olimpiadi giovanili nel 2009. Lo scorso anno a Santa Caterina si impose nella discesa libera femminile degli italiani open.
La giovane Michaela ha fatto quello che ha potuto per tenere in piedi il blasone dei padroni di casa ieri in discesa concludendo fuori dalla zona punti 34/a.
Una situazione frutto anche dell'infermeria strapiena: fuori per infortunio Veronique Hronek, Gina Stecher e l'ultima in ordine di tempo Viktoria Rebensburg. Una assenza di atlete che ha avuto ripercussioni anche sulle presenze del pubblico al parterre d'arrivo, tanto numeroso la settimana scorsa per assistere alle imprese di Felix Neureuther e compagni, tanto latitante in questi due giorni.