Fenninger oro iridato nel super-g, 10/a Curtoni
di Vittorio Savio
Beaver Creek porta bene alle austriache. Sedici anni dopo Alexandra Meissnitzer, un'altra atleta del "Wunder Team" torna sul gradino più alto di un super-g mondiale sulle nevi del Colorado: Anna Fenninger. La ragazza dagli occhi di ghiaccio per soli 3 centesimi brucia i sogni di bis di una Tina Maze comunque sempre grande. La Fenninger, in una giornata condizionata da un vento ballerino, si riprende con gli interessi la delusione di due anni fa sulle nevi di casa a Schladming quando portò a casa solo un bronzo in gigante. Per l'austriaca si tratta del secondo oro iridato in carriera dopo quello in super combinata di Garmisch 2011 e si va ad aggiungere all'oro olimpico di un anno fa a Sochi. Una gara perfetta quella della salisburghese sul tracciato di una insidiosa "Raptor" come altrettanto perfetta è stata la prova della Maze. Sul terzo gradino del podio l'idolo di casa Lindsey Vonn, sesta medaglia ad un mondiale, a 15 centesimi dalla Fenninger, ma festeggiata comunque insieme al suo compagno Tiger Woods., presente al parterre d'arrivo.
Fuori dal podio finisce la giovane rivelazione austriaca Cornelia Huetter a precedere la tedesca Viktoria Rebensburg. Solo settima, invece, Lara Gut, una delle favorite, come anche Tina Weirather, finita sesta, mentre hanno pagato dazio finendo fuori Hosp e Goergl.
L'Italia chiude questa prima gara senza medaglie. Nel giorno del suo 24/o compleanno Elena Curtoni è la migliore, decima, rendendosi comunque protagonista di una buona prova, memore forse di Garmisch 2011 dove fu sesta, anche se nel parte finale ha pagato un po' troppo. "Mi sono scomposta sul salto e poi ho preso a pelo la porta successiva - spiega Elena - ed è per quello che ho accusato un po' di ritardo nella parte finale". Troppe sbavature hanno condizionato la prova di una Nadia Fanchini finita alle spalle della compagna di squadra (12/a) e ora con il pensiero già alle prossime gare. Troppo statica, invece, Franscesca Marsaglia soprattutto nella parte alta, più adatta a delle gigantiste e con una neve diversa rispetto a ieri e sulla quale la romana non ha trovato il giusto feeling finendo fuori dalle top15. Chapeau, infine, ad una sfortunata Daniela Merighetti, bardata con mentoniera e paragomiti da slalomista, eroica ad affrontare una gara dopo poco meno di dieci giorni dall'operazione alla mandibola. La bresciana termina la sua gara con una scivolata dopo circa 20 secondi di gara, per fortuna senza conseguenze.
Purtroppo il meteo ha condizionato questa prima gara iridata, una costante quest'anno per il circo bianco con il precedente due anni fa anche a Schladming 2013. Dopo una nevicata notturna questa mattina il vento e un leggero nevischio nella parte alta hanno costretto la giuria all'ultimo istante ad abbassare la partenza di un centinaio di metri - circa sei porte in meno - sul ripido togliendo così una parte dello spettacolo che la "Raptor", il nuovo tracciato femminile realizzato per questa rassegna iridata, poteva riservare.
Domani appuntamento con la seconda medaglia d'oro iridata da assegnare, quella del super-g maschile e bisognerà fare i conti anche in questo caso con il meteo visto che è prevista neve.