Acuto di Elena Fanchini a Cortina d'Ampezzo
di Vittorio Savio
CORTINA D'AMPEZZO LIVE - Ci sono voluti nove lunghissimi anni per rivedere Elena Fanchini sul più alto gradino del podio in una discesa libera. Ci eravamo lasciati a Lake Louise, era dicembre 2005, ci ritroviamo a Cortina d'Ampezzo, gennaio 2015. Quanto tempo è passato per la bresciana che ha dovuto poi fare i conti con la sfortuna e gli innumerevoli infortuni alle ginocchia, che le hanno tolto molto più di quello che ha potuto raccogliere. La finanziera bresciana dopo nove anni torna dunque sul gradino più alto del podio in discesa e lo fa proprio nella perla delle Dolomiti: Cortina d'Ampezzo, ai piedi delle Tofane che tre anni fa incoronarono un'altra azzurra Daniela Merighetti, oggi settima. Ma è da un'altra grande vincitrice qui che Elena si è ispirata per questa successo. "Ieri sera insieme a mia sorella Nadia siamo andate a vedere un video con l'ultima vittoria di Isolde Kostner qui - racconta la bresciana - e osservando come ha sciato lei che mi sono ispirata per vincere oggi".
E' stata però una gara strana questa quarta discesa di coppa del mondo, recupero di quella cancellata per il vento a Bad Kleinkirchheim. Accorciata per la nebbia già in mattinata - si è partito dal Duca d'Aosta con 20 secondi in meno di gara - che ha messo ko tutte le protagoniste più attese, da Lindsey Vonn a Tina Maze, da Tina Weirather e Anna Fenninger, tutte con distacchi consistenti e finite quasi tutte nelle retrovie ad eccezione della Fenninger, quinta a 58 centesimi dalla Fanchini. 13/a Tina Maze incredula per quanto perso nella parte centrale dove si vedeva meglio e dove quasi tutte hanno perso inspiegabilmente. "E' incredibile quanto abbia perso - ha dichiarato la slovena in una giornata dominata da sole, neve e nebbia che nel breve volgere di pochissimi minuti hanno cambiato le condizioni della pista - forse è stato proprio questa instabilità meteo che non ci ha consentito fare i tempi, senza nulla togliere alla bellissima gara di Elena Fanchini".
Con la nostra Elena sorridono anche la seconda di questa gara, la canadese, ma di origini ucraine Larisa Yurkiw, al primo podio in carriera. Una canadese anomala con un team personale - il Larisa Racing Team - che si autofinanzia con delle collette e delle aste di beneficenza nella sua comunità di , visto che non esistepiù una squadra di velocità tra le foglie d'acero.
Sul terzo gradino del podio sale anche la tedesca Viktoria Rebensburg, al secondo podio in carriera in questa specialità, abile come la canadese a sfruttare il pettorale basso - 3 e 5 - quando forse c'era la finestra migliore dal punto di vista del meteo.
Una giornata per i colori azzurri che si completa con il settimo posto di Daniela Merighetti (+0.63), il 15/o di Nadia Fanchini, il 22/o di Johanna Schnarf, alle prese con un forte mal di schiena, 32/a Verena Stuffer, 36/a Francesca Marsaglia e 39/a Elena Curtoni.
Andata in archivio questa discesa quasi sprint, domani si replica sempre con una discesa, meteo permettendo: a Cortina è attesa nella notte oltre mezzo metro di neve fresca.