Hermann Maier motivatore della nazionale Austriaca
di Matteo Pavesi
In Austria, si sa, lo sport nazionale è lo sci e non il calcio. Proprio oggi la nazionale biancorossa di calcio comincerà il suo percorso di qualificazione a Euro 2016 in previsione del match di lunedì prossimo contro la Svezia, e per dare una carica in più ai suoi giocatori, la federcalcio ha pensato di ingaggiare Hermann Maier, il campione di Flachau, come "mental coach e motivatore".
Tranne la parentesi di Euro 2008 dove l'Austria era paese organizzatore insieme alla Svizzera, è dal 1998 che il paese d'Oltrebrennero non entra in una grande competizione internazionale, quando si qualificò per Francia e finì nel gruppo B con l'Italia.
Sulla grinta e sulla forza mentale di Maier nessuno può dubitare: oltre ai suoi innumerevoli trionfi (54 vittorie in Coppa del Mondo), dobbiamo ricordare l'oro in superg vinto a Nagano 1998, tre giorni dopo una terrificante caduta in discesa, e il ritorno ad alti livelli dopo aver quasi perso la gamba destra in un incidente in moto nell'estate 2001.
"Voglio passare la mia esperienza ai giocatori, la capacità di fissare obiettivi e raggiungerli che deve avere un atleta - dichiara Maier - Non sono uno psicologo dello sport o un guru, e non voglio allenarmi con loro perchè non è il mio ruolo, ma credo che puoi sempre imparare dagli atleti esperti, anche se di uno sport differente. So cosa sono le vittorie ma anche le sconfitte e recuperare da situazioni difficili."
Felice il DT Marcel Koeller: "Hermann ha avuto un incredibile successo ed è tornato da infortuni serissimi. Sa quanto è difficile raggiungere gli obiettivi, è la solidità personificata"
Inoltre "il maiale volante di Flachau" è per il suo paese natale un mito assoluto, un personaggio indimenticabile e conosciutissimo. Un anno fa, a fine agosto, è diventato papà di due gemelle Lieselotte e Valentina.