Statuto FISI: il parere del Comitato Alpi Centali
a cura della redazione
(comunicato stampa) Condivisione degli obiettivi, rispetto dei consiglieri, cambio di politica all'interno della Federazione Italiana Sport Invernali e maggiore attenzione alla base.
Ecco i motivi principali che hanno spinto il Comitato FISI Alpi Centrali a proporre alle società del comitato regionale la candidatura alla presidenza della FISI dell'ingegnere Pietro Marocco che nei giorni scorsi è stato ospitato nella sede del Comitato FISI Alpi Centrali per un incontro con i club ed i comitati provinciali.
Un'occasione per presentare la sua "vision" di FISI che ha raccolto i consensi dei presenti all'incontro milanese. Un incontro nel quale si è parlato anche del nuovo statuto, ritenuto una elaborazione per consentire al presidente federale un potere assoluto sminuendo, anzi, cancellando il ruolo del consigliere federale.
Ed è questo l'aspetto più preoccupante: la svolta in senso presidenzialista e anti democratico che, se approvato il nuovo statuto, garantirà al nuovo presidente federale. Dalla lettura di tutte le modifiche si evince anzitutto chiaramente che il consiglio federale sarà svuotato di poteri a favore del presidente che diventerà un uomo solo al comando della Federazione. In secondo luogo l'innalzamento del numero delle deleghe possibili (pur se rispettoso dei principi del Coni) e la riduzione di vari quorum assembleari favoriranno senza dubbio il controllo della Fisi da parte di una oligarchia. Uno statuto, redatto senza tenere conto delle esigenze della base di quegli uomini e donne che quotidianamente lavorano per far crescere gli atleti per affezionarli a questo sport che, alla luce anche del trend dei tesseramenti, rischia seriamente di non esistere più.
Altro aspetto importante della impostazione comunicata dal candidato Marocco è la reale suddivisione di compiti tra i componenti il consiglio federale, con deleghe reali, consistenti, corredate da preciso impianto di controllo e gestione, come ogni moderna azienda deve avere.
A precisa domanda, Pietro Marocco ha ribadito che il presidente della FISI è un dirigente pro-tempore, che deve creare un coordinamento tra le molteplici strutture e realtà degli sport invernali e non deve atteggiarsi a padre-padrone della federazione.
Questo è esattamente lo spirito che il Comitato FISI Alpi Centrali aveva posto come elemento essenziale per la figura di presidente federale. Marocco ha anche ribadito che non chiede a nessun candidato consigliere di far parte di una lista, sarebbe sminuire la capacità di espressione del territorio ed il presidente federale lavorerà con gli elementi che il territorio esprimerà, senza forzature.