Svindal: "Ho sciato bene fino al traguardo"
di Vittorio Savio
Aksel Lund Svindal non poteva che essere soddisfatto di questa ennesima vittoria sulla Saslong. “Ho sciato bene dall’inizio sino al traguardo - ha dichiarato il lungone norvegese in conferenza stampa - E qui bisogna andare forte sempre ed essere precisi, senza commettere errori. Qualche sbavatura ci può stare...fa parte del gioco".
La centesima vittoria in coppa del mondo per la sua Norvegia lo fa sorridere, ma replica che lui alle statistiche non presta molta attenzione. Le sue attenzioni sono tutte rivolte alla ricognizione, come quella odierna che è stata accurata: "Le gobbe del cammello quest'oggi hanno reso la pista particolarmente difficile. Una volta che entri in ritardo vieni sbalzato dal dosso ed è impossibile una correzioneoe.
Più felice del norvegese è decisamente il canadese Jan Hudec, sul secondo gradino del podio. Gli uomini-jet targaie foglia d'acero su questa pista hanno sempre raccolto piazzamenti importanti. Oggi il canadese deve lasciare spazio solo al mostro sacro Svindal. “Per me questo è un gran giorno, probabilmente perché sono riuscito a sciare come volevo. Ho commesso qualche errore: nella nebbia non ho spinto sul muro e ho sbagliato sulle Gobbe del Cammello. Però, nonostante questo, sono esterrefatto per essere riuscito ad essere il più veloce nel tratto finale. Non potrei essere più soddisfatto della mia prestazioneoe.
E poi c'è lui sul terzo gradino del podio, il francese Adrien Theaux. Sempre pronto il transalpino a cogliere l'occasione giusta. “Pista e neve erano in buone condizioni, ma c’erano molte gobbe e lunghi salti. Il tracciato non era molto difficile, ma a complicare ci hanno pensato le gobbe e i dossi. Chi pensava che oggi fosse facile, si è sbagliatooe.
Due parole le spende anche il funambolico Bode Miller, che con famiglia al seguito non ha disdegnato - a gara finita e conclusa in ottava posizione - anche una visita nel Motorhome di Audi Italia, la casa degli azzurri per un pasto made in Italy. “Qualcuno oggi ha rischiato molto e l'ha pagato caro. Io ho perso molto tempo tra la parte inferiore del Ciaslat e nel finale. Una volta arrivato ho capito subito che la mia prova di oggi non sarebbe stata sufficiente per salire sul podio. La pista era molto facileoe.
Infine il migliore degli azzurri, il nostro Christof Innerhofer, nono, soddisfatto per questo piazzamento tra i top10. "Prima della partenza, ero abbastanza aggressivo. Sapevo dall'anno scorso che potevo finire nei top 10. Al Ciaslat ero tra i migliori e questo mi dà molta fiducia per il futuro. In aggiunta vedo che posso ancora condurre delle curve in modo molto veloce. Posso solo concludere dicendo che sono molto, molto soddisfatto. "