Skipass Modena: il discorso del presidente Roda
a cura della redazione
Ecco il discorso integrale tenuto dal presidente FISI Flavio Roda a Modena, presso la fiera degli sport invernali Skipass:
La stagione 2013-2014 è una stagione importante. E' stagione "olimpica" e, come in ogni stagione olimpica, stagione che si conclude con l'assemblea elettiva.
E' una stagione speciale, di consuntivi e di programmi. Solo che quest'anno, questa volta, è un po' più "speciale" del solito: arriva al termine di una gestione che, nella primavera prossima, sarà durata solo un biennio e che, proprio perché così breve, rende un pochino più complicato parlare di veri consuntivi e di veri nuovi programmi.
Possiamo quindi parlare solo di quello che abbiamo iniziato a fare, in questo breve lasso di tempo, e di come vediamo la Federazione oggi e, in prospettiva, nel futuro. Di quanto c'è da fare, da migliorare, di quanto occorre adoperarsi: con dedizione, sacrificio, spirito di servizio.
Cosa abbiamo imparato in questo anno e mezzo trascorso insieme?
In estrema sintesi, che la Federazione è una realtà assai complessa. E che è anche una realtà dei nostri giorni.
E' realtà complessa perché, non lo scopro certo io per primo, la straordinaria varietà di discipline sportive che la compone è una ricchezza (in termini di esperienze, di valori e di importanza agonistica) ma comporta complicazioni organizzative e gestionali altrettanto straordinarie: quasi come se fossimo, effettivamente, undici federazioni diverse (ma con una dotazione patrimoniale ed un risultato di cassa non proprio moltiplicato per lo stesso numero...).
E' poi una realtà dei nostri giorni, perché risente delle medesime problematiche che purtroppo nel nostro paese affliggono molte altre realtà: economiche, istituzionali, sociali.
Ed infatti, la Federazione è figlia ed è tuttora parte integrante della pubblica amministrazione e necessita quindi di grande attenzione nella razionalizzazione delle risorse, nella riduzione dei costi e degli sprechi, nella eliminazione di grandi e piccole inefficienze; è afflitta dagli effetti di una crisi economica che comporta la continua riduzione della base associativa e dei praticanti di discipline che comportano sforzi economici importanti per gli atleti e per le famiglie; è gravata dalla responsabilità di reperire risorse da dedicare all'attività in un momento nel quale le aziende, anche quelle che da sempre sono state a noi vicine, hanno sempre meno mezzi da investire e sono giustamente concentrate sulle loro proprie problematiche di bilancio; è consapevole di non voler, e non poter abusare dell'imprescindibile e fondamentale aiuto e del supporto che comunque le viene garantito dalle istituzioni ed in primis dal Coni, in un momento nel quale le risorse pubbliche debbono esser utilizzate con la massima accortezza.
Consapevoli di tutto ciò, abbiamo messo a fuoco l'unico obiettivo possibile: ottimizzare il reperimento e l'uso delle risorse da dedicare all'attività dei nostri tesserati e dei nostri atleti.
Sul fronte dell'organizzazione interna, dell'attenzione ai costi, degli sprechi, abbiamo subito capito che il lavoro da fare era, ed è ancora molto. C'è molto ancora da fare per recuperare sprechi ed inefficienze che per tanto tempo hanno sottratto risorse importanti ad esclusivo danno di chi pratica i nostri sport e l'agonismo; e la realtà interna della Federazione, cos'è veramente la Federazione e come potrebbe lavorare meglio, sono temi che difficilmente si possono capire se non si è veramente al dentro della gestione quotidiana.
E quindi ....(seconda parte)