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FantaskiNews
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Inserito il - 25 ott 2013 : 12:50:50
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Andrea Massi: "Non credo nei team nazionali!" di Vittorio Savio
LIVE DA SOELDEN - Ha le idee chiare Andrea Massi, il tecnico, manager e quant'altro di Tina Maze, sullo sci di oggi, incontrato ieri sera al termine del Milka Day all'Hotel Bergland di Soelden. Sempre disponibile e sempre pronto a dire la sua sul circo bianco, il tecnico goriziano non si è sottratto nemmeno ieri ed è andato un po' a ruota libera su alcuni temi legati al mondo dello sci, in particolar modo quello sulle nazionali. "Non credo nelle squadre nazionali e negli allenamenti di squadra così come sono effettuati oggi. Per me gli sport di squadra sono il basket, il calcio o la pallavolo. Lo sci deve restare uno sport individuale come il nuoto o l'atletica. Quando qualche collega di altre nazioni o atleta mi racconta che sono andati ad allenarsi da qualche parte tutti insieme, io rispondo così: siete andati a fare delle settimane bianche". Gli chiediamo allora, in modo provocatorio, se il giorno che non dovesse più allenare Tina, non potrebbe pensare ad allenare una squadra come l'Italia, o la Svizzera o l'Austria? "Quando finirò con Tina mi comprerò un pezzo di terra e mi metterò ad ararla con un trattore! Scherzi a parte, per me le squadre non hanno più senso ad esistere, o quanto meno come sono strutturate oggi la maggior parte delle nazionali. Un discorso a parte merita l'Austria: li le cose sono leggermente diverse. Pe me i team personali sono l'unica strada del futuro, del resto: Alberto Tomba docet.....ed è sempre stato così da allora in avanti, vedi anche la Compagnoni, o la Kostner, Miller e lo stesso Hirscher. Naturalmente uno, oltre ad allenarsi, deve anche avere del talento se vuole emergere. Anche TIna si allena tantissimo, ma i risultati che ha avuto sono merito anche del suo talento. Senza quello non si va da nessuna parte". La visione di Massi che ci da dello sci che dovrebbe essere è un po' la stessa che ha chi vi scrive. Lo sci deve assomigliare sempre più al tennis o al golf professionistico. Ci si allena e si partecipa alla coppa del mondo, scegliendosi le gare a cui andare, come fanno i tennisti o i golfisti con i tornei, e poi solo in occasione dei Mondiali o dell'Olimpiade entrano in ballo le nazionali che selezionano i propri atleti. Secondo il tecnico italiano si potrebbe pensare anche a dei team sponsorizzati, ma le squadre nazionali in coppa del mondo vanno abolite. Naturalmente diciamo noi: Fis permettendo!!!
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
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Inserito il - 25 ott 2013 : 14:01:11
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Partirò dal fondo: a mio avviso il paragone con il tennis o il golf non regge minimamente! A meno di trasformare il circuito in qualcosa di totalmente diverso, senza cioè la sfera di cristallo o le varie coppette in palio, ma solo con una serie di gare di importanza variabile, con alcuni appuntamenti clou per ogni disciplina, paragonabili in qualche modo, ma davvero "in qualche modo", ai tornei dello Slam. Per il resto, della questione abbiamo discusso più volte e credo che ognuno rimanga della sua opinione. A me, per esempio, lo sci piace così com'è e certamente mi attrarrebbe molto meno se si trasformasse in qualcosa tipo Formula 1 con il team A, il team B e via dicendo. E forse non ci si rende conto che si tratterebbe di una rivoluzione epocale... sarebbe il grande pubblico pronto ad accettarla? Non ne sono così sicuro! Eppoi, parliamoci chiaro, un simile gruppo di lavoro quante possibilità darebbe di emergere davvero a uno sciatore normale o semplicemente meno dotato?? Tutto ruoterebbe intorno ai grandi campioni e alle loro esigenze e gli altri sarebbero giocoforza costretti ad adeguarsi... ubi maior minor cessat! Peraltro i team privati per questo o quell'atleta sono sempre esistiti e non ci trovo nulla di male, a patto che, stante l'attuale situazione, ci siano anche delle sedute di lavoro comune con i propri connazionali, cosa che purtroppo si verifica molto di rado (basti ricordare cosa avveniva, o meglio non avveniva con Alberto o Deborah). |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 14:58:03
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Una precisazione: io mi sono soffermato solo sui team privati modello Formula 1 perchè ritengo pura utopia pensare di poter dar vita a un circuito dove ogni atleta abbia un proprio gruppo di lavoro! Ma quanti atleti potrebbero permetterselo?? Allora facciamo solo gare con una decina di superstar e sai che bella varietà. Eppoi questi campionissimi agli inizi della carriera come dovrebbero fare?? Sperare che qualcuno li noti chissà dove e investa a scatola chiusa su di loro?? Oppure sperare in una famiglia super facoltosa che ingaggi questo o quel tecnico, preparatore, skiman?? Il signor Massi mi pare che dovrebbe guardare un po' più al di là di Tina, che tra l'altro è unica... |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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humdrum
Sono Azzurro di Sci
Emilia Romagna
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Inserito il - 25 ott 2013 : 15:25:38
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concordo al 100% con luxas |
L'importante e'qualificarsi |
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Katunga
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
6162 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 16:11:47
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@Lucas: non so cosa avvenisse (o non avvenisse) con Tomba, ma so della Compagnoni. La sua fu una scelta costretta, se avesse potuto avrebbe continuato nel gruppo: le piaceva. Purtroppo però le sue ginocchia non glielo permettevano, le sedute in pista dovevano essere mirate, poche discese, colloquio con il tecnico al termine di ognuna e poi video. Lo stesso valeva per la preparazione a secco. Non poteva reggere il carico di lavoro delle altre nei ritiri collegiale, lei lavorava in palestra per potenziare la parte superiore del corpo e molto in piscina per potenziare le gambe, con l'acqua a sorreggerla per non affaticare le ginocchia. Ovvio che era un lavoro particolare, mirato e non condivisibile con il gruppo. Comunque lei ha sempre lavorato con il gruppo nelle trasferte in Sudamerica in estate e nelle località delle gare quando c'era il tempo per farlo, specialmente ina Usa, Canada e Paesi Nordici, ovviamente sempre a modo suo: poche discese. |
Franco |
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Ciclone
Conduzione
Emilia Romagna
1198 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 16:13:06
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Andrea Massi ha ragione da vendere. I Team nazionali non hanno più ragione di esistere, ben vengano le squadre “private” come avviene in moltissimi sport. La CdM ha bisogno di essere “modernizzata”, riconoscendo maggior valore alle specialità (basta con il chiamare “coppette” il titolo in una disciplina) ed una fase finale riservata ai primi 5/10 di ogni specialità per assegnare il titolo assoluto. La prova che il sistema così non funziona sono i pochissimi gli spettatori che vanno a vedere le gare di sci alpino (Austria a parte) ed i pochissimi interessati allo sci agonistico; anche in questo forum leggo sempre meno commenti e sempre dalle stesse persone. Purtroppo in questo momento di crisi sarebbe molto difficile trovare sponsor (anche di settori estranei al mondo della neve) disposti a spendere ed investire in un movimento che ha poca visibilità e sta perdendo spettatori e praticanti. Per le Olimpiadi e i Campionati del Mondo invece gli atleti correrebbero sotto la loro bandiera. In casa FIS poi sono confusi, ho sentito dire che sulle sciancrature vogliono fare retromarcia … sarà vero?
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 16:31:27
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Beh Ciclone, i team privati non per singolo atleta -che, te lo sottolineo, non sono esattamente la prima opzione di Massi- sono un qualcosa di realizzabile, rimane il fatto che, lo ripeto, rischierebbero di essere oltremodo penalizzanti per tutti coloro che fuoriclasse non sono. E a me non piacerebbero, ma questa è solo un'opinione personale, ovviamente. Poi ti faccio una domanda: tu dici che c'è poco seguito (che poi non è sempre così vero), ebbene sei davvero convinto che facendo una rivoluzione, anche nella formula, il numero di spettatori aumenterebbe di botto?? Cambiare radicalmente la fisionomia di uno sport non è affare da poco: la gente avrebbe bisogno di abituarvisi e la cosa potrebbe anche non piacere! |
Modificato da - Lucas in data 25 ott 2013 16:39:08 |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 16:37:05
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@Katunga: hai ragione, Deborah aveva i suoi bei problemi ed è altrettanto vero che gli allenamenti comuni per lei sono stati un pò più frequenti che per Alberto! Ma il mio era un discorso generale, relativo alla possibilità di far allenare un campionissimo, quando possibile, coi compagni di squadra, onde dare a questi ultimi un'opportunità di confronto e di crescita. |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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Ciclone
Conduzione
Emilia Romagna
1198 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 16:57:33
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Secondo me si dovrebbe superare la logica della squadra nazionale e formare dei team che “ingaggiano” atleti di varie nazionalità , investendo casomai su giovani emergenti che si allenerebbero con i compagni più forti. Lo sport “pro” è pieno di esempi, dove il team vive di sponsor e manager privati. La nostra nazionale campa con i gruppi militari che a loro volta campano con i nostri soldi di contribuenti. Diverso è il discorso della formula CdM: è vecchia; il regolamento privilegia la polivalenza che, a parte casi più unici che rari, NON esiste. Per quanto riguarda il pubblico che segue le gare (pochissimo in quelle maschili, inesistente in quelle femminili se non i rare eccezioni) di sicuro se le cose non cambiano non aumenterà; così come in caduta libera è il numero dei praticanti. Come ho già altrove scritto continua infatti a flettere il numero di coloro che praticano lo sci (mancanza di ricambio generazionale a fronte dell’invecchiamento della popolazione italiana), che si attesta poco oltre i 2 milioni di praticanti. Il giro d’affari complessivo del “Pianeta Neve” è crollato dal 2007/08 12,9 mld. di euro, al 2011/12 10,8 mld. di euro. E con la recessione che ci sta colpendo sarà ancora peggio.
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GM1966
Agonista
Lombardia
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Inserito il - 25 ott 2013 : 18:01:13
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Bisogna anche considerare un diverso orizzonte temporale rispetto a golf e soprattutto tennis, che vengono praticati quasi tutto l'anno e dove uno può scegliere dove gareggiare.
Lo sci c'è solo d'inverno e se uno sceglie solo le gare più importanti o soprattutto più remunerative, finisce per farsi vedere solo 5/10 volte all'anno. |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 18:21:53
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Parlando di team privati, vorrei sottolineare una cosa (in aggiunta a quanto ho già detto). Una siffatta configurazione porterebbe ad avere anche un concetto piuttosto diverso di competizione, perchè se adesso, vivaddio, continua a prevalere l'individualità, lì invece entrerebbero prepotentemente in gioco interessi di squadra. Perchè qualsiasi proprietario/sponsor avrebbe a cuore prima di tutto la vittoria del proprio team (come del resto accade negli sport motoristici) e se nel finale ci fosse qualche atleta in grado di portar via punti pesanti al compagno messo meglio in classifica non credo proprio che tale atleta sarebbe libero di gareggiare al meglio puntando al massimo risultato. Qualcuno potrebbe obiettare che nello sci il "gioco di squadra" è più difficile che altrove, ma i sistemi ci sono eccome, dai finti infortuni, alla discesa col freno a mano tirato, fino all'errore volontario e quant'altro.. E se questi mezzucci qualche volta (per fortuna molto raramente) si sono intravisti con le squadre nazionali figuratevi cosa non succederebbe con quelle private. |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 18:24:18
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| Ciclone ha scritto:
investendo casomai su giovani emergenti che si allenerebbero con i compagni più forti.
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Questo sarebbe senz'altro un punto a favore, ma io continuo a vedere anche diversi aspetti negativi |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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jos235
Sono Azzurro di Sci
9543 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 19:42:57
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mah, penso che quello delle squadre nazionali / team privati sia un problema che riguardi più gli addetti ai lavori e gli atleti, non penso possa influire più di tanto sulla popolarità in generale di questo sport. Anche la Carving Cup è organizzata in team privati, non mi sembra abbia molta più popolarità dello sci alpino classico. Il problema in Italia (almeno finchè non c'è un campione alla Tomba che vince tutto) è che in generale manca proprio una cultura generale di questo sport, almeno nelle grandi città dove sfortunatamente risiede la stramaggioranza della popolazione. In Austria o Svizzera il discorso è ben diverso e gli spettatori ci sono. E purtroppo col trattamento che riceve lo sci sui media nostrani (sulla carta stampata soprattutto ma anche sulla tv) sarà difficile che da noi riceva un'impennata di popolarità. Dico sulla tv perchè anche se è vero che la rai trasmette ormai da parecchie stagioni tutte le gare, è anche vero che lo fa su raisport che in molte zone ancora non si vede (e chissà se mai si vedrà). Guarda caso queste zone spesso sono proprio quelle di montagna che sono l'unico bacino che può fornire praticanti continuativi allo sci, inteso sci come sport e non come turismo, perchè chi abita lontano dalle piste a meno di grossissimi sacrifici al massimo al massimo al turismo può aspirare (io vedo sempre più imbranati a rendere pericolose le piste, sarà anche vero che le gare non sono popolari ma per il resto tutta sta crisi non la vedo sinceramente? Ma forse sbaglio io. Discorso popolarità a parte, vedo svantaggi e vantaggi in entrambi i sistemi, non penso che comunque basti questo per far diventare lo sci uno sport ricco. E se poi poco poco lo sci cominciasse grazie ai soldi a diventare a circolo chiuso come la formula uno o la motogp, dove gira e rigira vedi sempre le stesse facce per anni fino a sopraggiunti limiti di età, e dove le possibilità di vittoria sono solo per chi ha più peso contrattuale, personalmente cambierei subito canale. Mica è detto che debba succedere ma col secondo sistema il rischio c'è |
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quilodico
Conduzione
1266 Messaggi |
Inserito il - 25 ott 2013 : 23:44:06
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Argomento interessante.
Superare le squadre nazionali? Se muoviamo dal fatto che lo sci è e rimane uno sport SINGOLO e non DI SQUADRA, ci si può ragionare sopra.
Completamente d'accordo poi con quanto detto nei commenti relativamente al tema "coppette". E' assurdo considerarle tali; un circuito ad hoc per ogni disciplina potrebbe essere la soluzione. |
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humdrum
Sono Azzurro di Sci
Emilia Romagna
6998 Messaggi |
Inserito il - 26 ott 2013 : 11:31:36
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D'accordo anche io che cambiando con team privati non migliorerebbe la popolarità.
Sono stato l'anno scorso a vedere a Flachau le gare ed era STRAPIENO di gente. Non è solo l'Austria: in Croazia Germania e Scandinavia le gare sono seguitissime, anche quelle femminili; e non va malaccio nemmeno in Svizzera. Non parliamo poi della Slovenia, da sempre "matta" per lo sci e per la Maze poi... |
L'importante e'qualificarsi |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37290 Messaggi |
Inserito il - 26 ott 2013 : 11:46:03
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"Quando finirò con Tina mi comprerò un pezzo di terra e mi metterò ad ararla con un trattore! Scherzi a parte, per me le squadre non hanno più senso ad esistere, o quanto meno come sono strutturate oggi la maggior parte delle nazionali. Un discorso a parte merita l'Austria: li le cose sono leggermente diverse. Pe me i team personali sono l'unica strada del futuro, del resto: Alberto Tomba docet.....ed è sempre stato così da allora in avanti, vedi anche la Compagnoni, o la Kostner, Miller e lo stesso Hirscher. Naturalmente uno, oltre ad allenarsi, deve anche avere del talento se vuole emergere. Anche TIna si allena tantissimo, ma i risultati che ha avuto sono merito anche del suo talento. Senza quello non si va da nessuna parte".
A parte il fatto che preferisco il mare direi che non c'è nulla da aggiungere |
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