Maria Riesch ci teneva tantissimo a fare bene sulla pista di casa, davanti al suo pubblico, fresca medagliata mondiale e consapevole della sua classe: quell'undicesimo posto nel superg di venerdì aveva lasciato l'amaro in bocca, solo parzialmente addolcito ieri dal podio in discesa. Per oggi, nella testa della campionessa bavarese, era in programma il bottino pieno, e ci era quasi riuscita, andando al comando con tre soli centesimi sulla americana Julia Mancuso, che a sua volta si era superata ed aveva visto scivolare alle spalle, per due decimi, l'ammazza-gare Tina Maze.

Ma non è bastato, perchè oggi è il giorno di Anna Fenninger, che va a cogliere il terzo successo della carriera, il primo in superg. Anna ha fatto un capolavoro da metà tracciato in giù: è arrivata nei primi intermedi con 4 decimi di ritardo dalla Riesch, e sembrava destinata ad un posto a ridosso del podio, ma poi ha saputo disegnare traiettorie perfette nel settore più tecnico, quello più vicino alle corde di una grande gigantista, portando fuori tanta velocità per il tratto finale, proprio come aveva fatto venerdì Tina Weirather.
Rispetto a quella tracciatura, il coach americano Chip White aveva posizionato le porte in modo diverso, seguendo maggiormente le ondulazioni della Kandahar2, sfruttandone dossi e cunette.

Ai piedi del podio, per due decimi, rimane Tina Maze che mantiene la leaderchip della coppa di specialità, ma per la certezza della vittoria dovrà aspettare l'ultima gara, perchè la principale rivale, Julia Mancuso, le ha rosicchiato qualche punto, ed ora si trova staccata di 55 lunghezze.

Ottimo quinto posto per Veronique Hronek, poi seguono Niki Hosp, Lara Gut, Tina Weirather, Fabienne Suter e Viktoria Rebensburg, ultima del lotto delle migliori 10.

Le azzurre meritano un discorso a parte: come spesso avviene la migliore è Elena Curtoni, 12/a, non a caso anche l'unica azzurra che si qualifica per le finali in superg. Tre posizioni più in la c'è Verena Stuffer, al miglior risultato nella specialità, e poi Nadia Fanchini 18/a nonostante un grave errore, ma gara dopo gara più decisa e convinta dei propri mezzi anche nella velocità. Qualche punticino anche per Lisa Agerer 22/a, poi registriamo ben 5 uscite: Dada Merighetti, Elena Fanchini, Camilla Borsotti, Anna Hofer e Francesca Marsaglia non finiscono la prova.
Tante, troppe uscite, alcune avvenute mentre le atlete viaggiavano con ottimi tempi, come nel caso di Camilla Borsotti e Dada Merighetti, quest'ultima addirittura in vantaggio di 13 centesimi al secondo intermedio. Una gara sprecata per la bresciana, che ha saltato una porta cieca posta dopo un dosso, e che in questa specialità non ha ha visto il traguardo in 3 dei 6 superg stagionali. Peccato anche per Elena Fanchini, autrice di una prova discreta ma caduta rovinosamente a terra in prossimità del traguardo perchè il bastoncino, rimasto impigliato in un porta, l'ha mandata in rotazione facendole perdere l'equilibrio.
E' vero che in superg non si può provare, e dunque è più facile uscire dal tracciato, ma 5 altete su 9 che non arrivano al traguardo sono un po' troppe. E il livello delle nostre, in base ai risultati, è certificato dalla classifica: in 4 occupano le posizioni intorno al 30, bisognerà lavorare molto questa estate per crescere in vista della stagione olimpica e soprattutto per trasformare in risultato le buone sezioni di gara che le nostre riescono a fare.

Cala dunque il sipario di Coppa per la velocità femminile azzurra: solo Dada Merighetti, Elena Curtoni ed Elena Fanchini saranno al cancelletto a Lenzerheide.