Moelgg:'Orgoglioso di questo bronzo per l'Italia"
di Vittorio Savio
LIVE DA SCHLADMING - E' medaglia per l'Italia, la terza di questo mondiale. Dopo i due argenti della velocità di Dominik Paris e Nadia Fanchini, questa volta è Manfred Moelgg a regalarci uno splendido bronzo nello slalom gigante iridato, 17 anni dopo l'ultima medaglia di Alberto Tomba (Sierra Nevada '96). Il finanziere di San Vigilio di Marebbe, quarto dopo la prima manche, porta a casa anche la sua terza medaglia in carriera ad un mondiale dopo l'argento di Are e il bronzo di Garmisch, entrambe però conquistate in slalom. Quinto italiano a vincere una medaglia sia in slalom, sia in gigante, dopo Zeno Colò, Gustavo Thoeni, Piero Gros e Alberto Tomba.
"Sono passati un po' di anni da quando abbiamo vinto in gigante, questo lo sapevo e sono dunque orgoglioso di questo. Ieri in riunione abbiamo discusso molto tra di noi e con i tecnici e ci siamo detti: andiamo a prendere una medaglia! Sicuramente una medaglia molto importante. Certamente la più difficile – ha raccontato Manny - Le condizioni erano molto difficili. E' stato un bronzo cercato, il più difficile da raggiungere. Non credevo di riuscire nell'impresa".
Una gara anche tattica: "L'obiettivo della prima manche era quello di rimanere a contatto con i mostri sacri del gigante e ci sono riuscito – ha proseguito il finanziere di San Vigilio di Marebbe - Nella seconda sapevo di dovere rischiare e l'ho fatto. Ho sbagliato tantissimo in cima dove ho fatto un errore stupido; dove c'era Jacques (Theolier ndr.) mi sono quasi sdraiato, però sentivo che i piedi andavano comunque e mi sono detto di rimanere concentrato perchè avrei potuto recuperare. Dopo quattro quarti posti in stagione, stavolta la fortuna è stata dalla mia parte. E' incredibile, di solito sono abbastanza agitato prima della gara, stavolta invece ho riposato bene. Una medaglia nelle discipline veloci e una in quelle tecniche: è molto importante. A Ted faccio i complimenti, tre ori sono un'impresa".
Ora l'azzurro è atteso domenica in slalom, la disciplina dove ha raccolto un argento e un bronzo. "Non devo guardare a loro ( Hirscher e Ligety ndr.)per lo slalom, ma devo dare il massimo e fare la mia gara. Mi manca un piazzamento qua e mi manca una medaglia....vedremo"ha concluso Manfred.
Ma oggi è stata soprattutto la giornata di Ted Ligety. Lo statunitense conquista la sua terza medaglia d'oro, dopo quelle di super-g e super combi ed entra così nella leggenda dello sci."Sono felicissimo e non so cosa dire – ha detto in conferenza stampa Ligety - Negli ultimi anni le mie prestazioni sono state sempre costanti in gigante e questo ne è il risultato. E' bello esser tra i grandi del gigante, tra Von Gruenigen e Tomba, è molto importante per me. Non è stato facilissimo vincere i due ori (super-g e super combinata), ma oggi sapevo anche che non sarei tornato a mani vuote. Ero venuto per vincere in gigante o per fare una medaglia. Ed alla fine ce l'ho fatta. La prima manche era difficile ed ero un po' nervoso, ma poi tutto è andato come volevo".
A qualcuno che gli domandava se ogni tanto frenasse con i suoi sci, il campione di Salt Lake City confessa ridendo:"I miei sci li lascio andare, è un effetto ottico il fatto che io possa frenare".
E poi riguardo ai nuovi materiali precisa: "E' importante avere dei colleghi con gli stessi materiali. Abbiamo messo a punto un nuovo sci e anche l'anno scorso li ho già usati. Il lavoro fatto insieme ad Aksel ( Svindal ndr.) ha dato i suoi frutti. Io ho gli stessi materiali di Aksel e si è visto anche in pista".