Incredibile argento in libera per Nadia Fanchini
di Vittorio Savio
LIVE DA SCHLADMING - Dopo l'argento di Dominik Paris in discesa, l'Italia bissa anche tra le donne. Questa volta è stata la bresciana Nadia Fanchini, una vita fatta di gioie (bronzo a Val d'Isere nel 2009) e dolori (molteplici gli infortuni che hanno costellato la sua carriera), ad arricchire il nostro medagliere con un altro argento. La Fanchini per un giorno si è certamente ricordata di essere stata campionessa del mondo junior (2004) di discesa e super-g, regalandosi una medaglia che premia la sua caparbietà tutta camuna.
Ma che peccato per un oro – che l'Italia attende in questa specialità dal lontano 1932 (Cortina d'Ampezzo) con Paola Wiesinger – sfumato per un niente, 16 centesimi, e strappato sul filo di lana dalla francese Marion Rolland, già però sul podio due volte su questa pista, e che regala alla Francia la terza medaglia di questi mondiali. Il bronzo va alla tedesca Maria Riesch-Hoefl, già oro in super combinata, l'unica delle big a riuscire a stare nella scia della francese e dell'italiana.
La 26enne portacolori della Fiamme Gialle è stata fantastica soprattutto nella parte centrale ,dove ha saputo sviluppare delle linee quasi uniche, di un tracciato non particolarmente impegnativo, ma che nascondeva forse nella consistenza della neve la chiave per ottenere le medaglie. Una giornata da ricordare per la famiglia Fanchini: la sorella Elena (già argento nell'edizione di Bormio 2005) viene eguagliata nel risultato iridato dalla sorella minore, ma può comunque festeggiare grazie al 9/o posto finale, che la colloca tra le migliori dieci della prova odierna. Steccano tutte le favorite della vigilia: da Tina Maze, con il dente avvelenato dopo l'argento in superk, finita fuori dal podio e precipitando in settima posizione, ad Anna Fenninger, fuori anche dalle top10 (11/a a +1.55), passando per Elisabeth Goergl (10/a) e finendo Julia Mancuso (5/a +0.85). Non sono mancate anche le cadute, tutte spettacolari, ma senza conseguenze, che hanno eliminato anche qualche scomoda outsider.
Nella giornata delle lacrime di Nadia Fanchini e della gioia di tutto il clan azzurro, dopo una stagione di magra, a parte il podio in discesa di Dada Merighetti a St.Anton, la fortuna ha voltato le spalle proprio a quest'ultima, caduta a metà tracciato, quando stava viaggiando con tempi migliori della collega Nadia. Dopo due gare sopra le righe, la debuttante Sofia "Super" Goggia, incappata in un grave errore nella parte alta del tracciato, frutto dell'eccessiva inclinazione che l'ha portata a toccare con lo scarpone nella neve, costringendola quindi ad alzare anticipatamente bandiera bianca. Alla fine la bergamasca chiude 22/a. Una giornata di festa comunque per le ragazze di Raimund Plancker che vede premiate anche alcune scelte che erano state criticate da molti. Ed ora la velocità azzurra lascia spazio alle prove tecniche, sperando che questa medaglia d'argento possa dare il "la" anche a gigantiste e slalomiste.