La prima di Paris sulla Stelvio; che Italia
di Vittorio Savio
LIVE - Che vittoria, che gara, che spettacolo sulla Stelvio. In una giornata che lo sci internazionale ricorderà per molto tempo, l'Italia chiude l'anno con una vittoria, la prima in carriera dell'emergente Dominik Paris dopo il secondo posto di Chamonix. Il forestale della Val d'Ultimo ci regala l'ennesimo successo di questo 2012 dei nostri uomini jet, riportandoci ai fasti del passato, anche se in coabitazione con l'austriaco Hannes Reichelt. "La mia prima volta qui sulla Stelvio è stata come apripista e ho preso 14 secondi da Innerhofer - racconta un euforico Paris - Ho però capito subito che era la mia pista e vincere qui è magnifico perchè è la mia pista preferita. Ho sciato al massimo, ho rischiato la vita, ma la soddisfazione di essere davanti è davvero grandissima. Mi diverto e continuo a farlo, perché lo sci è divertimento". Una gara avvincente e giocata sul filo dei centesimi: 4 atleti racchiusi in due centesimi. Alle spalle dell'azzurro - dato tra i favoriti alla vigilia dopo le ottime due prove chiuse con il terzo tempo - troviamo il leader della graduatoria generale Aksel Lund Svindal, reduce da una giornata di riposo a causa di malanni stagionali (mal di gola e raffreddore). Il norvegese però, senza una leggera sbavatura a metà tracciato, avrebbe forse potuto chiudere davanti ai due vincitori odierni in tutta tranquillità, ma la storia questa volta è andata in modo diverso. Chi mastica amaro è, invece, Klaus Kroell, il più veloce in prova ieri. L'austriaco perde la vittoria per due centesimi, ma quel che più rode allo stiriano è il rimanere fuori dal podio per un solo centesimo. Se Kroell mastica amaro, l'Italia sorride. Una giornata magica per i colori azzurri suggellata anche dal sesto posto di un ormai redivivo Werner Heel, capace di ritrovare, gara dopo gara, sciata e grinta dei tempi d'oro. "Non mi aspettavo di più, sono molto soddisfatto, - spiega Heel - mi sono divertito un sacco e sono pronto per le prossime gare. Vorrei ringraziare gli ski-men, i materiali sono competitivi e i risultati parlano chiaro". Tra i to10 anche un arrabbiato Christof Innerhofer autore di un numero da circo alla Miller che gli sono costati un piazzamento sicuro tra i migliori cinque. L'altoatesino chiude nono, ma incolume e pronto per partire per Monaco dove si sottoporrà a fisioterapia, per i noti dolori di schiena, per ritornare al top in vista di Wengen e Kitzbuehel. Soddisfatto anche Peter Fill, undicesimo, che ha pagato pesantemente una seconda parte di gara, dopo però aver realizzato uno dei migliori tempi nel tratto iniziale. Tra i top10 spazio per Francia con Johan Clarey (5/o) e Adrien Theaux (10/o), Austria con Romed Baumann (8/o) e Stati Uniti con Travis Ganong (7/o). Affonda, invece, la Svizzera - ancora a secco di podi stagionali al maschile - che ha nel solo Didier Defago il salvatore della patria con un 20/o posto finale. Ora dopo l'intermezzo del parallelo di Monaco del 1. gennaio, il circo bianco si sposta in Svizzera per una delle classiche, quella di Adelboden, gigante e slalom tra i più belli del mondo.