Hujara sui nuovi materiali:"giusta direzione"
di Matteo Pavesi
Giunti a ridosso di Natale è il momento di fare un bilancio sulla prima parte di stagione, ed ecco che il sito FIS pubblica una interessante intervista a Guenther Hujara, Chief Race Director del circuito maschile.
"A Soelden è stato interessante, difficile, abbiamo fronteggiato vari problemi dovuti al tempo. A Levi siamo stati in grado di correre sotto la pioggia, dopo l'annullamento dello scorso anno. Poi siamo andati in Nord America, per i primi appuntamenti con la velocità e Lake Louise è andata bene. Beaver Creek è il paradiso dello sci, tutto è andato benissimo, il tempo e il tracciato erano in condizioni ottime e la stazione si è ben preparata in vista dei Mondiali 2015.
Tornando in Europa abbiamo trovato moltissima neve in Val d'Isere, e condizioni difficili anche in Gardena, dove comunque siamo riusciti a correre. In Alta Badia e Madonna di Campiglio tutto è andato come previsto. Abbiamo avuto belle gare finora e non vediamo l'ora di affrontare le prossime"
Sui nuovi materiali, che tante polemiche continuano a scatenare, il Gran Capo dello sci maschile non ha alcune ripensamento:
"finora, dopo alcune gare con caratteristiche diverse, mi sento abbastanza fiducioso circa la direzione che abbiamo preso coi nuovi materiali, possiamo dire che è quella giusta. E' ancora troppo presto per dire che tutto è stato perfetto. Dovremo vedere come vanno le cose nell'arco di tutta la stagione. Il feedback che abbiamo ricevuto dagli atleti è comunque migliore di quel che riportano i media.
Vediamo che alcuni atleti riescono a gestire i nuovi sci molto bene, probabilmente meglio degli altri, specialmente su pendii ripidi e angolati. Per esempio in Badia abbiamo avuto distacchi alti tra i primi atleti. Vedere questi atleti gareggiare su un pendio così difficile su questi nuovi sci è stato un bel momento per il nostro sport..."
Insomma i due grandi protagonisti della querelle sui materiali, Ligety e Hujara, dichiarano e dimostrano di aver vinto entrambi...e nel mezzo? Cosa rimane in mezzo tra il più grande interprete di questi nuovi materiali e primo critico degli stessi e colui che li ha voluti ed introdotti nel Circus?