Marsaglia: "Mi sono divertito"; Heel:"Fantastico".
di Vittorio Savio
L'Italia delle sorprese.Ll'Italia che non ti aspetti. L'Italia delle conferme e dei ritorni. La conferma è quel Matteo Marsaglia, fresco vincitore di Beaver Creek, che sembra averci preso gusto. "Mi sono divertito molto anche su questa pista dove di solito non andavo - spiega l'atleta dell'Esercito - C'erano tanti dossi, è stato bello, l'obiettivo era riuscire a sciare come volevo anche su questa pista molto facile e ci sono riuscito. Mi sono reso conto di essere forte già in ricognizione, avevo visto che il tracciato era adatto a me. La differenza era da fare sul Ciaslat e in queste due ultime curve finali, in fondo la neve è rimasta duro e non è caduta troppa neve, per cui c'erano le condizioni giuste per far bene. Quest'anno ho fatto tantissimi miglioramenti, mi manca ancora qualcosina in discesa, ma conto di raggiungere presto il top anche in questa disciplina". Il ritorno è quello di un Werner Heel, uscito fuori da quel tunnel buio nel quale era precipitato da alcune stagioni. Un terzo posto che vale come una vittoria e con una dedica speciale:"A Manuela( Moelgg ndr.) che mi è stata vicina in tutto questo tempo, anche nei momenti più duri e difficili e al mio nuovo ski-man, un mago dei materiali. Da quando ho cambiato mi sono reso subito conto che le cose andavano meglio, questa è proprio la gara che ci voleva per darmi la scossa definitiva". Qualche errore di troppo sono costati qualche posizione, invece, a un Christof Innerhofer, critico con se stesso, ma contento per il miglior piazzamento in carriera sulla Saslong.: "Ero con il c**o per terra alla prima porta del muro, volevo fare carving e invece ho rischiato di cadere - spiega il finanziere di Gais - Si è trattato di un errore che mi ha fatto perdere molto tempo, alla fine ho comunque ottenuto l'obiettivo che mi ero prefissato, ossia quello di entrare nei dieci, anche perchè la condizione non è certo al massimo. Complimenti a Marsaglia e Heel, è bello vedere così tanti italiani nelle prime posizioni". A ruota del pusterese anche il compagno Dominik Paris, che migliora di una posizione la sua miglior prestazione sulle Dolomiti di Gardena. "Personalmente era importante raccogliere punti importanti per risalire nella classifica di specialità. Sono molto contento, la nostra squadra sta dimostrando di avere intrapreso la giusta strada, faccio i complimenti ai miei compagni, spero in tempi brevi di essere anch'io lì con loro a festeggiare un piazzamento sul podio". Forse uno stato febbrile sono all'origine della prestazione di Peter Fill, che non può essere li nei piani alti di questo super-g con gli altri quattro compagni di squadra. "Oggi non mi sentivo molto bene fisicamente, già durante la ricognizione sudavo - ci dice il carabiniere di Castelrotto - non vorrei avere preso la febbre. Per questo il diciannovesimo posto non è da buttare, adesso cerco di recuperare le forze per la discesa dove posso veramente divertirmi".