Brignone:forse non finisco la stagione ma lotterò
a cura della redazione
In una interessante intervista concessa ad Eurosport Federica Brignone parla della sua stagione, tra risultati che non possono soddisfarla e un problema fisico, la cisti alla caviglia destra, che la sta condizionando, e che potrebbe impedirle di lottare per tutta la stagione.
"La caviglia non va per niente bene e negli ultimi giorni è peggiorata. La sola cosa che mi interessa adesso è riprendermi e stare bene. Purtroppo la cisti ha influito quest'estate in fase di preparazione perché non sono riuscita ad allenarmi come avrei voluto; sapevo di avere un problema e non mi tiravo mai al massimo per paura di farmi male e allo stesso modo sta influenzando adesso le gare. Non so dire quanto sia un problema fisico o una cosa che ho in testa, ma sta di fatto che non mi sento mai a posto al cento per cento.
Quando ho scoperto di avere un problema alla caviglia pensavo comunque di poter tirare avanti fino ad aprile e farmi operare una volta finitala Coppa del Mondo, ma ora è tutto molto peggio. Allo stato attuale delle cose non assicuro di riuscire a finire la stagione, ma non voglio arrendermi e combatterò fino alla fine."
Nei giorni scorsi Fede era a Milano per sottoporsi a risonanza magnetica: la cisti è cresciuta. La milanese ha continuato a lottare come sempre, con l'aggravio di dover testare i nuovi materiali, che nella sua disciplina hanno avuto l'impatto maggiore. A Soelden è uscita nella seconda manche, così come a St.Moritz, mentre ad Aspen un grave errore non le permette di qualificarsi. Tra i pali stretti continua a cercare quella qualifica alla seconda manche che in carriera ha ottenuto una sola volta in CdM.
"Avevo delle aspettative molto alte e speravo di riuscire a fare anche meglio rispetto alla scorsa stagione. Per fortuna non mi sono preoccupata delle pressioni dei media o cose simili perché cerco di pensare ai miei programmi e ai miei obiettivi senza badare a quello che dicono gli altri, anche se ultimamente ho letto e sentito anche delle cose abbastanza cattive dette su di me e sulle mie gare. In ogni caso non mi faccio dei problemi e per il momento continuo a sciare, la cosa che mi piace fare di più in assoluto.
Sui nuovi sci devo dire che prima di farmi male mi trovavo benissimo. E' vero, bisogna cambiare un pochino il modo di impostare le curve e quando si fa un errore c'è meno possibilità di recuperare, come dimostrano le tante cadute di queste prime gare, ma davvero, io mi trovavo bene. Purtroppo da quando ho iniziato ad avere problemi scio male, ma non è questione di sci, perché sarebbe stata la stessa cosa anche con gli sci vecchi."
Fede racconta anche dei suoi inizi, da piccola, piccolissima, figlia d'arte di Maria Rosa Quario e Daniele Brignone.
"Ho ricevuto in regalo il mio primo paio di sci a due anni e mezzo, ma il primo ricordo che ho come sciatrice risale a quando di anni ne avevo quattro. Mia madre era a Lillehammer per le Olimpiadi invernali e mi aveva lasciato a La Salle con mia nonna, che non ne voleva sapere di venire a sciare con me e mi aveva iscritto alla scuola sci. Ogni giorno mi avanzavano di gruppo perché miglioravo più velocemente degli altri e questa cosa mi rendeva molto orgogliosa anche se ero proprio piccola. Poi a sei anni ho iniziato la scuola sci vera a propria, ma il salto di qualità l’ho fatto nel 2006, quando ho vinto Campionati Italiani Giovanili. La mia carriera era ancora agli inizi, c’era ancora da fare la Coppa Europa, ma lì ho iniziato a prendere consapevolezza nei miei mezzi."