Quelli che a Soelden... di Luca Perenzoni
Il rito si ripete e le mani tornano a stringersi ai piedi del Rettenbach. Le ragazze hanno appena finito la sciata in pista, gli uomini si sono concessi l'ultimo allenamento nella parte alta o nel tracciato sul lato destro del Rettenbach (lì qualche sasso spuntava qua e là) per poi tornare a valle e sbrigare le ultime formalità della vigilia. Nel pomeriggio la nazionale azzurra sarà a disposizione della stampa per presentarsi e rompere il ghiaccio, poi l'estrazione dei pettorali per il gigante femminile farà tornare nell'aria il motivetto della Fis e alzare le prima bandiere della nuova stagione. Nel frattempo le nuvole si stanno abbassando ad ammantare le cime oltre i 3000 metri dell'Otztal: per domani e per domenica è prevista neve e l'ingresso di aria fredda sospinta da forti raffiche settentrionali. Qualche dubbio dunque sulle condizioni meteo che potrebbero complicare i due giganti anche se da più parti il ritornello che si ripete è che una soluzione gli organizzatori la troveranno in modo da non annullare le prove dell'opening, se non proprio necessario. Da domani si vedrà, dunque. In fondo anche questa piccola ansia per il meteo fa parte del pacchetto Solden: d'accordo, l'anno passato il fine settimana tirolese seppe regalare due giornate da cartolina come quasi mai negli anni precedenti, adesso le ultime propaggini di estate stanno abbandonando il campo per cedere posto all'inverno vero, pronto ad imbiancare le Alpi fino a quote collinari. Il Rettenbach in ogni caso è pronto e anche tutte le strutture di servizio sono ormai pressochè operative, compresi i palchi per la live music si 2600 metri dell'arrivo e la tribuna per i fansclub. Non resta che attendere le ultime ore che ci separano dalla fine del digiuno estivo. Dodici mesi fa in queste ore gli atleti cercavano di fare scudo alle decisioni della Fis sui cambi di misure degli sci, ora che tutto è stato stabilito e approntato, l'interesse è per vedere all'opera questi nuovi materiali, chi saprà adattarsi meglio (sia in termini di marche che di atleti) e chi soffrirà i nuovi raggi di curvatura. La stessa Solden si sta animando: il giovedì la cittadina dell'Otztal si presenta ancora vivibile ed è dal cuore del venerdì che la temperatura aumenta, si riconoscono i vari fans, si odono i campanacci, si percepisce l'elettricità del debutto che va quasi a coinvolgere maggiormente i tifosi e gli appassionati che gli atleti. Insomma, sono i fans quelli che a Solden sanno costruire un week-end come pochi nel corso dell'inverno. Austriaci, svizzeri, italiani e francesi senza trascurare gli sloveni, i croati e gli scandinavi: le vie di Solden iniziano a colorarsi e a risuonare del loro entusiasmo, dei loro brindisi e dei cori. Basta poco, un paio di gare di sci, per dipingere una cittadina vocata sì al turismo, ma mai come in questo fine settimana capace di diventare baricentro delle Alpi. Sono i tifosi quelli che a Solden rendono magico il tutto; sono loro e sono pronti per affrontare un altro week-end di tifo e festa. E la neve, a loro, non fa paura di certo.
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