Marlies Schild torna sul trono, Chiara Costazza 6a di Luca Perenzoni
Riecco la Regina dello slalom, anche se a metà servizio. E' bastata una prima manche sontuosa a Marlies Schild per mettere in cassaforte la vittoria nello slalom di Ofterschwang: gli oltre otto decimi di vantaggio sulla concorrenza le hanno permesso di vivere con tranquillità l'intervallo tra le due frazioni, per dedicarsi quindi ad una seconda manche un po' tribolata. Verrebbe da dire che la salisburghese ha provato a gettare alle ortiche un'altra gara, ma il vantaggio era talmente cospicuo che le ha consentito di restare sul gradino più alto del podio nonostante un paio di errori piuttosto vistosi. Alla fine il vantaggio si è ridotto a 42 centesimi, più che sufficienti per far tornare il pieno sorriso sul volto della ventiseienne di Saafelden che subito dopo aver tagliato il traguardo è apparsa davvero rilassata, quasi fosse riuscita a respingere l'ennesimo attacco di quei fantasmi che troppo spesso nelle ultime settimane ne hanno minato il cammino. Alle spalle dell'austriaca si è inserita la svedese Therese Borssen, terza a metà gara e capace di scalare una posizione precedendo Nicole Hosp, al secondo podio in 2 giorni che vede davvero rilanciate le sue azioni in ottica Coppa del Mondo.
Scendendo dalla classifica si trova la febbricitante slovacca Veronika Zuzulova, la finlandese Tanja Poutiainen e la nostra Chiara Costazza, sesta e soddisfatta dopo uno slalom dal duplice volto. Non era partita bene, nella prima manche ("Mi sveglio sempre tardi...per fortuna a Zagabria si corre la sera!"), e si era ritrovata in nona piazza alla pari con la svizzera Sandra Gini. Nella seconda ha inserito il turbo, ha sofferto dopo una manciata di secondi ("Ero molto inclinata, sono rimasta in piedi per un pelo") ma poi ha sciato meglio di tutte le altre, strappando il secondo tempo di manche e facendo rimpiangere ai tecnici quei due decimi lasciati sul terreno. Perchè in fondo, il podio è rimasto a soli 14 centesimi, un niente, e senza quell'errore... ma questo piccolo rammarico è compensato dall'ingresso nel primo sottogruppo che consentirà alla fassana di partire con un pettorale ancora migliore nei prossimi slalom. "Sì, in fondo sono soddisfatta, un sesto posto alla fine è un bel risultato che mi fa capire che ormai so restare al passo con le altre anche se non scio alla grandissima come ho fatto a Lienz. Un passo alla volta per crescere sempre di più, adesso mi dedicherò a qualche giorno di discesa per poi riprendere a lavorare. Se riuscirò ad allenarmi bene posso ancora togliermi qualche soddisfazione tra Zagabria e Zwiesel. La pista ha tenuto bene, la neve era un po' brutta, ma le condizioni non erano assolutamente paragonabili con quelle di Maribor o Spindleruv, sono stati bravi a prepararla perchè oggi è davvero caldo..."
Il sesto posto della poliziotta trentina permette alla nazionale azzurra di digerire meglio le due uscite di Nicole Gius e Manuela Moelgg che tra i rapid gates lamentano ancora un leggero ritardo di condizione rispetto al gigante. A metà classifica dopo la prima manche, le due altoatesine hanno provato a dare il tutto e per tutto nella seconda, incappando però in due uscite: la venostana è scivolata sull'esterno sul muro finale, la marebbana ha inforcato dopo essere uscita in ritardo di linea dal primo pianetto ma l'importante è che la sua schiena non continui a dolere.
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