Paerson:"Un sogno!" Kildow:"Finalmente è arrivata" di Luca Perenzoni "Stamattina vedevo tanta gente tranquilla e sicura della mia prestazione ma sinceramente non so come facessero, visto che io ero tutt'altro che calma. Ogni volta che mi avvicino ad un appuntamento importante non so come affrontarlo e lo stesso, forse a maggior ragione, è successo oggi. La pista era tutt'altro che semplice, con salti insidiosi e curve da non sbagliare; proprio per questo ho cercato di seguire una tattica semplice: sciare con intelligenza e aggressività. Mi sembra di essere in un sogno; non mi sarei mai aspettata di vincere questo super-g, come d'altronde non mi aspettavo di vincere due annio fa a Bormio." E' la felicità in persona [b]Anja Paerson[/b] nella conferenza stampa che segue la prima premiazione dopo il vittorioso super-g odierno. I tanti dubbi di queste settimane si sono sciolte d'incanto nel tifo dei suoi tifosi: la venticinquenne di Tarnaby ha trovato in un colpo solo la quadratura del cerchio: scarponi che funzionano, sci performanti, brillantezza fisica e tecnica di un tempo. "In questa stagione- continua Anja - ho faticato parecchio, è stata molto dura e proprio pe questo stamattina risentivo del nervosismo: oltretutto non ero più abituata a stare senza gare per due settimane e non sapevo come avrei reagito."
Uguale felicità ma punti di vista leggermente diversi per [b]Lindsey Kildow[/b], argento alle spalle della svedese. "Sono orgogliosa di me - dice la ventitreenne americana - la gara oggi non era difficile; tattica la definirei. Di certo non ho messo in mostra la miglior prova della mia carriera; direi una sciata buona. Ma va benissimo così. E' eccezionale aver conquistato questa medaglia; è il mio primo alloro importante ed il fatto che sia arrivata all'inizio della rassegna di Aare mi infonde la fiducia per le prossime gare."
Soddisfatta anche l'austriaca [b]Renate Goetschl[/b], terza e capace di raccogliere la settima medaglia iridata dalla sua prodigiosa carriera. "Volevo una medaglia e l'ho ottenuta. Oggi la gara era insidiosa, la neve aggressiva e da parte mia sono arrivati due errori di linea che hanno condizionato la prova. Io sono ancora in ottima condizione, ma bisogna fare i conti anche con le altre e quando si vuole vincere bisogna dare il tutto per tutto."
E' toccato invece alla pusterese Johanna Schnarf difendere i colori azzurri; è stata lei, alla prima esperienza in un mondiale la migliore delle ragazze italiane, oltretutto partendo col pettorale numero uno. "Non ho sciato in maniera perfetta, potevo fare meglio ma per l'esordio va bene così. Certo, sentivo un po' di emozione in partenza, ma una volta in gara, come al solito, c'è altro a cui pensare!"
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