Innerhofer:"migliorato in queste condizioni"
Davanti al suo pubblico, su una pista che non gli hai mai dato troppe soddisfazioni, Christof Innerhofer è quinto, e trova il suo miglior risultato in discesa sulla Saslong: "Le sensazioni di ieri erano buone, ma ogni giorno si riparte da zero. Mi sono concentrato sulle cose che contano, quindi a sciare bene e non quali linee fare. Sono contento per il piazzamento perché significa che sono migliorato in queste condizioni di neve. Era la prima volta che usavo questi sci in gara ed è una buona indicazione per i prossimi impegni. La fiducia per Bormio non è mai mancata, nemmeno prima, amo gareggiare lì e la affronterò con ancora più fiducia dopo oggi. Voglio migliorare in ogni gara. Sono contento del risultato. Oggi ho usato per la prima volta in gara i nuovi sci."
Dominik Paris 6/o, vede il bicchiere mezzo pieno: "Oggi sono contento: ieri è andato tutto male e oggi tutto bene. Mi sono trovato bene con i materiali ma più in generale quello che conta è chi è sugli sci che può essere in giornata o no. Oggi stavo bene anche di testa, non ho voluto strafare come nella precedente gara e il risultato parla da solo. Sul Ciaslat ho fatto fatica perché in prova non sono riuscito a prepararmi bene perché una volta c'era nebbia, l'altra ho sciato male. Ho rischiato perché lì avrei potuto fare la differenza."
Infine c'è tutta l'amarezza di Peter Fill, nativo di Castelrotto a pochi km dalla pista di gara, che al parterre si arrabbia con il suo sci, salvo poi scusarsi e ritrovare la naturale lucidità: "In cima alla pista ho preso un sasso che mi ha poi obbligato a fare delle linee un po' strane. Di fatto ho sciato con un solo sci perchè in tutte le curve mi scappava via, sarebbe stato più sicuro fermarsi. Peccato, ci ho creduto e volevo dare il massimo perché mi sentivo bene, in più anche gli sci erano velocissimi. Questa però è la Val Gardena, non mi ha mai regalato tante soddisfazioni e succede sempre qualcosa. Mi scuso per il gesto a fine gara, ero arrabbiato perché volevo un bel risultato. Mi sentivo bene, era un giorno perfetto su una pista altrettanto perfetta. Comunque mantengo il sorriso e penso che andrà meglio nelle prossime gare".
Riportiamo anche le parole di Aksel Lund Svindal, vincitore per la sesta volta all'ombra del Sassolungo (4 superg, 2 discese): "Da cima a fondo è stata una buona gara. Il mio materiale mi ha reso veramente veloce. Io e Kjetil abbiamo anche lo stesso ski-man. Sono rimasto sorpreso quando sul traguardo ho letto il mio tempo: un secondo e mezzo di vantaggio è davvero tanto. Non l'avrei pensato, anche se sapevo che ero veloce. In gara riesco a non sentire il dolore al ginocchio, cosa che invece non mi riesce in allenamento. Spero che migliori, perché vorrei stare davanti anche nelle prove."
Questa mattina in una intervista alla Gazzetta dello Sport realizzata prima della gara il campionissimo norvegese ha spiegato anche il suo rapporto con la paura: "La paura per me è semplicemente una parte della preparazione. Spesso mi capita di essere nervoso prima di una gara, ma quando ho paura non cerco di negarla, cerco di capire il perché. Credo che sia naturale avere paura, l’importante è comprendere che è un problema da affrontare. Se non la capisci, se non la accetti, non va bene. Bisogna essere onesti con se stessi"
Fonte: Ufficio Stampa FISI, Ufficio Stampa Saslong.org, Gazzetta dello Sport
(sabato 16 dicembre 2017)