Ancora uno stop per Larisa Yurkiw
Dopo essere finita fuori squadra nella scorsa estate per penuria di risultati, la velocista canadese Larisa Yurkiw non si è persa d'animo: ha aperto una sottoscrizione per ricevere fondi dai fan e grazie ai soldi raccolti (pare 150.000 dollari) ha potuto finanziare la stagione agonistica in corso, creando il "Team Larisa" con l'aiuto dell'ex coach della velocità canadese Kurt Mayr.
La voglia di tornare, il duro lavoro e la giusta preparazione hanno permesso a Larisa di tornare in Coppa conquistando un 7/o posto a Lake Louise in discesa nello scorso dicembre, seguito qualche giorno più tardi da una vittoria in Coppa Europa a St.Moritz, cui sono seguiti due secondi posto in superg.
L'obiettivo ultimo era riuscire a qualificarsi per le Olimpiadi di Sochi da indipendente, risultato che, contro i pronostici, Larisa è riuscita ad ottenere.
Ma nell'ultima tappa prima dei Giochi, a Cortina, durante la prima delle 4 gare ampezzane, Larisa ha sentito un dolorino all'atterraggio di un salto.
Sul suo blog ha confessato di essersi messa a piangere arrivata al traguardo, temendo il peggio, e ricordando i moltissimi infortuni che avevano minato la sua carriera fino a quel momento.
Nei giorni successivi Larisa si è sottoposta a risonanza magnetica, e si è dovuta fermare per 10 giorni rinunciando all'allenamento pre-olimpico per non sforzare il ginocchio.
Quattro anni fa, poco prima dei Giochi di casa, si era rotta i crociati del ginocchio sinistro in Val d'Isere.
Nonostante i problemi al ginocchio Larisa e il suo team hanno deciso di prendere il via ai Giochi russi, chiudendo la discesa con il 20/o tempo e uscendo nel superg. Stessa sorte a Crans Montana, dove Larisa ha alzato bandiera anche in discesa: troppo dolore e troppa instabilità al ginocchio per pensare di sciare ancora per questa stagione, nonostante si fosse qualificata per le finali di Lenzerheide.
Così Larisa è tornata nei giorni scorsi in patria: il prossimo 20 marzo dovrà operarsi per ricostruire il legamento collaterale mediale e ripulire il menisco.
Carriera finita? Assolutamente no, almeno nelle parole dell'indomita canadese che vuole ripartire dopo la riabilitazione sulla base dei buoni risultati ottenuti quest'inverno, sognando una medaglia mondiale a Vail 2015.
(venerdì 7 marzo 2014)