SuperTina! poi Zettel e Kohle, Karbon 7a Curtoni 8
Nella prima manche aveva inserito le marce alte, nella seconda ha acceso i fendinebbia ed è andata a prendersi la sua terza vittoria sul Rettenbach. Come nel 2002 e nel 2005 è di Tina Maze la firma alla prima gara della stagione, una vittoria legittimata da una prima manche irresistibile e da una seconda giudiziosa e per niente timorosa nei confronti della nebbia che nel frattempo era scesa sul tracciato di gara che le ha consentito di resistere al ritorno delle austriache guidate da una ritrovata Kathrin Zettel (+0.42, quarta a metà gara) e dalla coetanea tirolese Stefanie Kohle, al primo podio in carriera dopo l'undicesimo tempo della prima frazione.
Proprio le due austriache hanno ottenuto nell'ordine i migliori riferimenti di una seconda manche rinviata di un'ora proprio nel tentativo (fruttuoso) di arginare il maltempo incipiente; una manche che peraltro ha consegnato al team azzurro un buon settimo posto per Denise Karbon seguita a ruota da Irene Curtoni, ottava in rimonta nella frazione decisiva.
Ma oggi nulla avrebbe potuto frenare la corsa di Tina Maze, al 16imo centro in carriera per spezzare un digiuno che perdurava dal marzo 2011: a suo agio con i nuovi materiali, fisicamente in forma spumeggiante, decisa e sicura di sè ha scavato gran parte del suo vantaggio sul muro della prima manche, chiusa con vantaggio abissale nei confronti di una concorrenza che successivamente ha sembrato patire più di lei anche la scarsa visibilità. Perchè per le prime 20 atlete la situazione era ancora gestibile, andando poi peggiorando al momento del via delle discese decisive; una condizione che ha finito col tradire nomi del calibro di Tessa Worley e Viky Rebensburg, provvisoriamente sul podio a metà gara, e la stessa Federica Brignone, ottava dopo la prima e poi scivolata nel cuore della seconda per mettere fine ad una discesa comunque non particolarmente incisiva complice il forte dolore alla caviglia.
Ed incisiva non è stata neppure la vincitrice dell'anno passato, Lindsey Vonn: male nella prima manche, non meglio nella seconda dove è uscita in seguito all'impatto con il polso sinistro contro la base di un palo.
Insomma, la prima giornata della nuova stagione offre la festa di Tina Maze e del team austriaco, con la hit della slovena ("My way is my decision") che non poteva trovare momento migliore per risuonare nei parterre di Coppa del Mondo. Ma le sorprese non finiscono qui perchè ai piedi del podio trova posto la svizzera Dominque Gisin che sembra intenzionata a riscuotere il credito con la sfortuna con un quarto posto che cancella la precedente assenza nelle top 10 del gigante e le consente di precedere l'altra austriaca Anna Fenninger, la canadese Marie Michelle Gagnon e le due azzurre, entrambe soddisfatte delle rispettive prove. A completare il quadro del team allenato da Stefano Costazza contribuisce il 21imo posto di una debilitata Lisa Agerer mentre anche Nadia Fanchini ha dovuto alzare presto bandiera bianca. Dati alla mano le aspettative della vigilia chiedevano qualche colpo in più, ma il primo confronto effettivo ha messo in evidenza come alcune avversarie siano al momento più avanti con i lavori. E gli acciacchi che hanno coinvolto quasi l'intera truppa azzurra hanno pesato non poco in questa prima giornata positiva, ma non memorabile.
Così nella concitata seconda manche c'è stata gloria anche per la debuttante tedesca Susanne Weinbuchner, capace di risalire sino alla 12ima piazza e per la diciottenne svizzera Wendy Holdener, 17ima.
(sabato 27 ottobre 2012)
Proprio le due austriache hanno ottenuto nell'ordine i migliori riferimenti di una seconda manche rinviata di un'ora proprio nel tentativo (fruttuoso) di arginare il maltempo incipiente; una manche che peraltro ha consegnato al team azzurro un buon settimo posto per Denise Karbon seguita a ruota da Irene Curtoni, ottava in rimonta nella frazione decisiva.
Ma oggi nulla avrebbe potuto frenare la corsa di Tina Maze, al 16imo centro in carriera per spezzare un digiuno che perdurava dal marzo 2011: a suo agio con i nuovi materiali, fisicamente in forma spumeggiante, decisa e sicura di sè ha scavato gran parte del suo vantaggio sul muro della prima manche, chiusa con vantaggio abissale nei confronti di una concorrenza che successivamente ha sembrato patire più di lei anche la scarsa visibilità. Perchè per le prime 20 atlete la situazione era ancora gestibile, andando poi peggiorando al momento del via delle discese decisive; una condizione che ha finito col tradire nomi del calibro di Tessa Worley e Viky Rebensburg, provvisoriamente sul podio a metà gara, e la stessa Federica Brignone, ottava dopo la prima e poi scivolata nel cuore della seconda per mettere fine ad una discesa comunque non particolarmente incisiva complice il forte dolore alla caviglia.
Ed incisiva non è stata neppure la vincitrice dell'anno passato, Lindsey Vonn: male nella prima manche, non meglio nella seconda dove è uscita in seguito all'impatto con il polso sinistro contro la base di un palo.
Insomma, la prima giornata della nuova stagione offre la festa di Tina Maze e del team austriaco, con la hit della slovena ("My way is my decision") che non poteva trovare momento migliore per risuonare nei parterre di Coppa del Mondo. Ma le sorprese non finiscono qui perchè ai piedi del podio trova posto la svizzera Dominque Gisin che sembra intenzionata a riscuotere il credito con la sfortuna con un quarto posto che cancella la precedente assenza nelle top 10 del gigante e le consente di precedere l'altra austriaca Anna Fenninger, la canadese Marie Michelle Gagnon e le due azzurre, entrambe soddisfatte delle rispettive prove. A completare il quadro del team allenato da Stefano Costazza contribuisce il 21imo posto di una debilitata Lisa Agerer mentre anche Nadia Fanchini ha dovuto alzare presto bandiera bianca. Dati alla mano le aspettative della vigilia chiedevano qualche colpo in più, ma il primo confronto effettivo ha messo in evidenza come alcune avversarie siano al momento più avanti con i lavori. E gli acciacchi che hanno coinvolto quasi l'intera truppa azzurra hanno pesato non poco in questa prima giornata positiva, ma non memorabile.
Così nella concitata seconda manche c'è stata gloria anche per la debuttante tedesca Susanne Weinbuchner, capace di risalire sino alla 12ima piazza e per la diciottenne svizzera Wendy Holdener, 17ima.
(sabato 27 ottobre 2012)