Il vento ferma la Saslong, ma non le polemiche
LIVE - Il dio Eolo detta la sua legge sulla Saslong. Dopo la neve di ieri nel superG questa volta è toccata al dio vento metterci lo zampino chiudendo i conti per la vittoria finale già dopo i primi 16 atleti al traguardo e dopo che si era deciso di abbassare di 150 metri circa la partenza. Una vittoria di Pirro perchè purtroppo alla fine si è dovuto alzare bandiera bianca nel rispetto per la sicurezza degli atleti. Per una volta Guenther Hujara ha fatto la scelta giusta hanno commentato all'unisono i discesisti di tutte le squadre, anche se qualche polemica prenderà sicuramente vigore nelle prossime ore: si doveva o no cancellare. Una discesa apparsa comunque subito mutilata e che ha relegato i big a semplici comprimari, con il francese Clarey che sembrava poter assaggiare insieme al suo compagno di squadra Theaux, secondo, e allo svizzero Kueng, terzo il piacere della vittoria e del podio. Guarda a caso i tre sono scesi tutti uno dopo l'altro rispettivamente con i pettorali 10, 9 ed 8: nell'unico momento in cui le condizioni meteo erano regolari. Poi il vento ha fatto i dispetti ed a pagare più di tutti è stato Didier Cuche letteralmente sballottato a destra e sinistra e finito a quasi due secondi e mezzo dal francese. Lunga interruzione (mezz'ora circa), poi la ripresa con Svindal e Kroell incapaci anche loro di tenere a bada le folate di vento. A quel punto la decisione di Hujara è giunta inevitabile: tutti a casa!. In casa azzurra anche con il vento in poppa la rotta non è cambiata gran chè. Due soli nostri portacolori al traguardo fino alla cancellazione: Heel ed Innerhofer che non hanno mostrato nulla di particolarmente diverso rispetto a ieri. Innerhofer sicuramente avrebbe voluto festeggiare in modo diverso i suoi 27 anni. La torta fatta dalla mamma con la quale ha festeggiato al parterre d'arrivo ha solo addolcito un po' l'amaro in bocca lasciato da una prestazione non certo all'altezza del "Winnerhofer" di bavarica memoria. Il campione iridato di superG comunque non rinuncerà ad un po' di riposo. Farà bene? Lui replica così: "Domani c'è il gigante in Alta Badia, quindi la gara esibizione ad Andalo e poi Bormio. Io sono sempre pronto e vediamo". Su Werner Heel abbiamo speso molte parole in queste settimane per cercare di capire il suo momento no. Anche oggi stava per chiudere con un ritardo elevato (+2.14 da Clarey): ancora troppo sulla difensiva, incapace di trova la giusta chiave di lettura di questa Saslong e con dei materiali coi quali non sembra trovare mai il giusto feeling. “Sulla neve molle non andiamo – si difende il finanziere della Val Passiria – e con le condizioni che si sono venute a creare nella notte con la nevicata per noi è stato ancora più difficile. Non siamo abituati”. A questo punto sorge spontanea una domanda anche in chiave Sochi 2014 dove le condizioni neve potrebbero essere le stesse di quelle odierne: non sarebbe il caso di cambiare i tracciati sui quali ci si allena?
Ora però l'attenzione di tutti si sposta dall'altra parte del passo Gardena dove domani si festeggiano i 30 anni del gigante in Alta Badia: il gigante per eccellenza insieme ad Adelboden. Prima manche ore 10.30; seconda alle ore 13.30.
(sabato 17 dicembre 2011)
Ora però l'attenzione di tutti si sposta dall'altra parte del passo Gardena dove domani si festeggiano i 30 anni del gigante in Alta Badia: il gigante per eccellenza insieme ad Adelboden. Prima manche ore 10.30; seconda alle ore 13.30.
(sabato 17 dicembre 2011)