La regola della doppietta premia Lizi "la dura"
Da quindici discese quelle due non lasciavano spazio a nessun'altra. Ci è voluta una Goergl in formato super per interrompere il dominio di Vonn e Riesch, padrone indiscusse della libera da due anni a questa parte. Un back to back, quello della stiriana, che trova conforto anche nelle statistiche: è infatti curioso notare come nella storia dei Campionati Mondiali solo 4 volte si è assistito, al femminile, ad una doppietta in superG e discesa. Ma il fatto strano è che la cosa sembra essere diventata una consuetudine, essendo la terza edizione di fila che la pregevole doppietta si materializza sulla neve iridata. Nel 2007, ad Are, era toccato ad Anja Paerson firmare le nevi di casa; due anni dopo in Val d'Isere l'impresa è riuscita a Lindsey Vonn, oggi è stata Lizz Goergl ad imitarle. E dire che in precedenza l'impresa era riuscita alla sola Maria Wallisier, sulle nevi svizzere di Crans Montana, nel 1987.
E poi...e poi il pettorale odierno era lo stesso di martedì, giorno del successo in SuperG, il 16. "Ma oggi era un altro giorno. E anche stanotte non ho quasi chiuso occhio, per la tensione ed il nervosismo. Ed anche in gara non avrei mai creduto di poter vincere, di andare così forte: nella parte alta ho fatto qualche errorino, un paio di curve sull'interno e pensavo che il treno giusto fosse ormai passato. Evidentemente con una medaglia d'oro già in valigia è più facile andare forte..."
Due sigilli da Lizz, uno da Anna Fenninger: per l'Austria in rosa è un momento d'oro, "Impossibile anche da sognare" sottolinea il responsabile Hans Pum che poi rilancia "Lizz è stata fenomenale, lei vive per lo sport e sa dare tutto quando serve". Un concetto rimarcato anche da Renate Goetschl, al parterre per applaudire colei che, in un certo senso, diventa la sua erede: "E' una vera lottatrice".
Ma come spesso accade, la fame non è saziata. C'è ancora un gigante da affrontare... "Ovvio, ci proverò anche lì: non resta che divertirsi ancora".
E di divertirsi un po' di più se lo augura anche Lara Gut, ancora zoppicante dopo il gran volo di venerdì in slalom, ancora una volta - come in superG - ai piedi del podio. "Eh sì, ancora quarta... non posso dire che per ora stia andando alla grande. Ora vedremo il gigante, andrò a tutta sperando vada meglio. Il ginocchio non mi da molto fastidio, ma è la caviglia che fa più male, dopo il volo".
E così le due Regine della velocità si sono dovute inchinare alla Goergl, difendendo comunque un posto sul podio. "Non pensavo di poter arrivare seconda - sussurra Lindsey Vonn - e va bene così, anche se la condizione non è ancora perfetta. Proprio per questo nei prossimi giorni insieme a Thomas decideremo cosa fare. Oggi Lizz è stata davvero fenomenale... bravissima".
Settimo posto invece per Daniela Merighetti, soddisfatta a metà: "Quando sono arrivata al traguardo credevo addirittura di aver fatto un tempo peggiore. Non posso dire di essere delusa perché pensavo di aver preso molto più distacco; sin dalla prima curva non ho avuto buone sensazioni e non riesco a capire il perché. Mentre scendevo sentivo di non essere veloce anche se nella prima parte stavo andando molto bene; durante la discesa però mi rendevo conto che non riuscivo a prendere la linea giusta”.
Dada si rimprovera solo alcuni piccoli errori: “Nonostante non avessi buone sensazioni ho tenuto duro fino alla fine. Prima di partire i tecnici mi avevano riferito che la pista era ancora in buone condizioni e che con una buona velocità avrei potuto fare un buon tempo. Questi consigli mi avevano caricata, peccato per gli errori commessi, quelli purtroppo si pagano”. E peccato soprattutto di essere scivolata in settima piazza, mancando di poco la cerimonia di premiazione...
(domenica 13 febbraio 2011)
E poi...e poi il pettorale odierno era lo stesso di martedì, giorno del successo in SuperG, il 16. "Ma oggi era un altro giorno. E anche stanotte non ho quasi chiuso occhio, per la tensione ed il nervosismo. Ed anche in gara non avrei mai creduto di poter vincere, di andare così forte: nella parte alta ho fatto qualche errorino, un paio di curve sull'interno e pensavo che il treno giusto fosse ormai passato. Evidentemente con una medaglia d'oro già in valigia è più facile andare forte..."
Due sigilli da Lizz, uno da Anna Fenninger: per l'Austria in rosa è un momento d'oro, "Impossibile anche da sognare" sottolinea il responsabile Hans Pum che poi rilancia "Lizz è stata fenomenale, lei vive per lo sport e sa dare tutto quando serve". Un concetto rimarcato anche da Renate Goetschl, al parterre per applaudire colei che, in un certo senso, diventa la sua erede: "E' una vera lottatrice".
Ma come spesso accade, la fame non è saziata. C'è ancora un gigante da affrontare... "Ovvio, ci proverò anche lì: non resta che divertirsi ancora".
E di divertirsi un po' di più se lo augura anche Lara Gut, ancora zoppicante dopo il gran volo di venerdì in slalom, ancora una volta - come in superG - ai piedi del podio. "Eh sì, ancora quarta... non posso dire che per ora stia andando alla grande. Ora vedremo il gigante, andrò a tutta sperando vada meglio. Il ginocchio non mi da molto fastidio, ma è la caviglia che fa più male, dopo il volo".
E così le due Regine della velocità si sono dovute inchinare alla Goergl, difendendo comunque un posto sul podio. "Non pensavo di poter arrivare seconda - sussurra Lindsey Vonn - e va bene così, anche se la condizione non è ancora perfetta. Proprio per questo nei prossimi giorni insieme a Thomas decideremo cosa fare. Oggi Lizz è stata davvero fenomenale... bravissima".
Settimo posto invece per Daniela Merighetti, soddisfatta a metà: "Quando sono arrivata al traguardo credevo addirittura di aver fatto un tempo peggiore. Non posso dire di essere delusa perché pensavo di aver preso molto più distacco; sin dalla prima curva non ho avuto buone sensazioni e non riesco a capire il perché. Mentre scendevo sentivo di non essere veloce anche se nella prima parte stavo andando molto bene; durante la discesa però mi rendevo conto che non riuscivo a prendere la linea giusta”.
Dada si rimprovera solo alcuni piccoli errori: “Nonostante non avessi buone sensazioni ho tenuto duro fino alla fine. Prima di partire i tecnici mi avevano riferito che la pista era ancora in buone condizioni e che con una buona velocità avrei potuto fare un buon tempo. Questi consigli mi avevano caricata, peccato per gli errori commessi, quelli purtroppo si pagano”. E peccato soprattutto di essere scivolata in settima piazza, mancando di poco la cerimonia di premiazione...
(domenica 13 febbraio 2011)