Quattro moschettiere all'attacco di un gigante
di Luca Perenzoni
Denise Karbon, Nicole Gius, Karen Putzer e Manuela Moelgg: sono queste le quattro protagoniste della giornata odierna, la prima di questa rassegna iridata ad essere interamente ospitata dalla luce dei riflettori. Quattro ragazze che covano in diverse maniere sogni di gloria, nella speranza di poter scalare il podio mondiale di Aare o, per lo meno, di provarci. Tutte e quattro hanno inziato la stagione in sordina, chi per recuperare da un'operazione, chi per completare il cammino di ritorno dopo l'ennesimo grave incidente, chi per l'incognita di una schiena che continua a fare i capricci e chi per vedere di ritrovare un posto in squadra dopo l'esclusione estiva.Tutte e 4 con sci nuovi da conoscere.
I precedenti di Denise
Se tra le azzurre c'è una ragazza cui Aare ha portato bene è senza dubbio Denise Karbon, terza e quarta sulla pista che ospiterà il gigante mondiale negli inverni 2003 e 2004. In entrambe lo occasioni la dominatrice di giornata fu Anja Paerson e chissà che i ricorsi storici non possano riproporre anche oggi le stesse protagoniste. Ma come arriva la ventisettenne di Castelrotto all'appuntamento iridato? Sicuramente tranquilla e determinata, da far suo. Ma assolutamente rinfrancata dal podio di Cortina e da un ginocchio che ha finalmente dimenticato (insieme alla mente) l'ennesimo grave infortunio. Sulla carta il tracciato di gara non sembra favorirla, ma i precedenti parlano a su favore: negli ultimi allenamenti sul Lusia Denise è apparsa decisa e brillante come ai bei tempi; condizioni ideali per lasciare il segno, magari con un pizzico di aiuto da parte della dea bendata: cacciatrice.
La classe di Karen
Agli ottimi precedenti della Karbon fanno da contraltare le difficoltà di Karen Putzer, mai capace di esprimersi al meglio sul tracciato svedese. Il miglior risultato della poliziotta di Nova levante ad Aare è un nono posto, arrivato agli sgoccioli della stagione 2002-03, quella dei record per intendersi. Ma da allora molto è cambiato, per non dire tutto. Nuove esperienza, nuovi sci, nuova Karen: l'altoatesina sa che non ha niente da dimostrare, dopo una carriera già ricca di successi. La vittoria di Cortina l'ha riportata agli onori della cronaca, permettendole di acquistare ancora maggiore sicurezza dei suoi mezzi. Con la ritrovatà serenità avrà tutte le carte in regola per piazzare la stoccata decisiva, avversarie permettendo. Condizione fisico-psichica vicina all'optimum, dunque, allenamenti costanti e redditizi sulle piste dolomitiche prima dei 4 giorni di ambientamento ad Aare: c'è un tabù da sfatare.
La serenità di Nicole
Se solo 4 mesi fa qualcuno le avesse detto che ad Are avrebbe potuto cullare sogni di medaglia, Nicole Gius l'avrebbe preso per matto. Invece eccola qui, pronta a far saltare il banco mondiale. Un'estate passata nella tranquillità del suo Stelvio ha rigenerato la ventisettenne dell'esercito, tornata a sciare con leggerezza, senza troppi patemi d'animo. E' arrivato il suo primo podio in gigante e la consapevolezza di aver cancellato il periodo nero: ad Aare vanta un 8° posto (anche lei nel '03) ma nessuna tra le favorite può godere di una serenità come la sua. Pronta a stupire.
La rabbia di Manuela
Agonistica, si intende. Se c'è una cosa di cui Manuela Moelgg non fa difetto sono grinta e voglia di attaccare. Le stesse che le hanno permesso di affrontare con ottimi risultati una stagione caratterizzata dai continui problemi alla schiena: ad allenamenti spesso interrotti per il dolore ha risposto con la caparbietà di dare tutto per confermarsi stabilmente tra le prime 10. Tra le 4 azzurre, il cammino più travagliato verso questi mondiali è il suo: ora le cose vanno un po' meglio e la "finanziera" di San Vigilio ha la convinzione di poter fare bene, come l'anno scorso, quando chiuse quinta. Sarà la prima italiana in pista oggi, con il numero nove: outsider.
(martedì 13 febbraio 2007)
I precedenti di Denise
Se tra le azzurre c'è una ragazza cui Aare ha portato bene è senza dubbio Denise Karbon, terza e quarta sulla pista che ospiterà il gigante mondiale negli inverni 2003 e 2004. In entrambe lo occasioni la dominatrice di giornata fu Anja Paerson e chissà che i ricorsi storici non possano riproporre anche oggi le stesse protagoniste. Ma come arriva la ventisettenne di Castelrotto all'appuntamento iridato? Sicuramente tranquilla e determinata, da far suo. Ma assolutamente rinfrancata dal podio di Cortina e da un ginocchio che ha finalmente dimenticato (insieme alla mente) l'ennesimo grave infortunio. Sulla carta il tracciato di gara non sembra favorirla, ma i precedenti parlano a su favore: negli ultimi allenamenti sul Lusia Denise è apparsa decisa e brillante come ai bei tempi; condizioni ideali per lasciare il segno, magari con un pizzico di aiuto da parte della dea bendata: cacciatrice.
La classe di Karen
Agli ottimi precedenti della Karbon fanno da contraltare le difficoltà di Karen Putzer, mai capace di esprimersi al meglio sul tracciato svedese. Il miglior risultato della poliziotta di Nova levante ad Aare è un nono posto, arrivato agli sgoccioli della stagione 2002-03, quella dei record per intendersi. Ma da allora molto è cambiato, per non dire tutto. Nuove esperienza, nuovi sci, nuova Karen: l'altoatesina sa che non ha niente da dimostrare, dopo una carriera già ricca di successi. La vittoria di Cortina l'ha riportata agli onori della cronaca, permettendole di acquistare ancora maggiore sicurezza dei suoi mezzi. Con la ritrovatà serenità avrà tutte le carte in regola per piazzare la stoccata decisiva, avversarie permettendo. Condizione fisico-psichica vicina all'optimum, dunque, allenamenti costanti e redditizi sulle piste dolomitiche prima dei 4 giorni di ambientamento ad Aare: c'è un tabù da sfatare.
La serenità di Nicole
Se solo 4 mesi fa qualcuno le avesse detto che ad Are avrebbe potuto cullare sogni di medaglia, Nicole Gius l'avrebbe preso per matto. Invece eccola qui, pronta a far saltare il banco mondiale. Un'estate passata nella tranquillità del suo Stelvio ha rigenerato la ventisettenne dell'esercito, tornata a sciare con leggerezza, senza troppi patemi d'animo. E' arrivato il suo primo podio in gigante e la consapevolezza di aver cancellato il periodo nero: ad Aare vanta un 8° posto (anche lei nel '03) ma nessuna tra le favorite può godere di una serenità come la sua. Pronta a stupire.
La rabbia di Manuela
Agonistica, si intende. Se c'è una cosa di cui Manuela Moelgg non fa difetto sono grinta e voglia di attaccare. Le stesse che le hanno permesso di affrontare con ottimi risultati una stagione caratterizzata dai continui problemi alla schiena: ad allenamenti spesso interrotti per il dolore ha risposto con la caparbietà di dare tutto per confermarsi stabilmente tra le prime 10. Tra le 4 azzurre, il cammino più travagliato verso questi mondiali è il suo: ora le cose vanno un po' meglio e la "finanziera" di San Vigilio ha la convinzione di poter fare bene, come l'anno scorso, quando chiuse quinta. Sarà la prima italiana in pista oggi, con il numero nove: outsider.
(martedì 13 febbraio 2007)