Christian Deville tra Beaver Creek e Badia
di Luca Perenzoni
L'undicesimo posto di Beaver Creek è stato il miglior piazzamento in Coppa del Mondo per lo slalomista di Moena, anche se...
"Sono sicuramente contento del risultato, di certo non di come ho sciato; - dice il ventiquattrenne finanziere - la prima manche è stata disastrosa, in condizioni normali non sarei nemmeno riuscito a qualificarmi ma per fortuna molti big sono usciti e ce l'ho fatta. Poi nella seconda è andata meglio e l'undicesimo posto finale mi ha soddisfatto, anche se cercherò a breve di migliorare.
La gara di per sè è stata strana, non capita spesso di vedere tanti campioni uscire e non ho ben capito il perchè, se fosse dovuto alla neve o ad un tracciato difficile. Con l'andare delle discese la pista è vero che si è lisciata, ma è altrettanto vero che Myrher ha fatto uno dei migliori tempi anche nella seconda manche, quando è partito per ultimo. Probabilmente solo una serie di coincidenze."
E l'occasione per continuare la scalata, Deville potrebbe trovarla già tra una decina di giorni sulla Gran Risa, pista che lunedì prossimo si concederà anche agli amanti dei rapid gates dopo aver ospitato il grande spettacolo del gigante domenicale. Se tutto va come deve andare già dopodomani sera il fassano raggiungerà la Val Badia per una serie di allenamenti (non sulla pista di gara) con l'intera pattuglia azzurra di ritorno dalla supercombinata di Reiteralm per poi trasferirsi in quel di San Vigilio di Marebbe, sede di un gigante di Coppa Europa con possibile funzione di qualifica per i rimanenti posti sulla Gran Risa. Proprio in Colorado Deville ha debuttato tra le porte larghe nel massimo circuito: "Difficilmente riuscirò a fare anche il gigante a La Villa. Come punteggio non sono messo benissimo e a Beaver Creek ho potuto vantare la qualificazione ottenuta per Sölden. Nelle settimane scorse i ragazzi di Coppa Europa hanno dato ottimi segnali e a San Vigilio proverò a giocare con loro le mie carte, in allenamento ho avuto buoni riscontri, anche se l'obiettivo principale resta ovviamente lo slalom."
E dopo un paio di mesi di attività intensa, come giudica il fassano il nuovo assetto delle squadre federali, con il gruppo principale composto da Rocca, Fill, Simoncelli e Blardone ed i due sottogruppi a seguire? "Beh, sicuramente complici anche le ristrettezze economiche forse i quattro del team principale hanno avuto un bricciolo di attenzione in più rispetto agli altri, ma sono meriti guadagnati sul campo, in fondo loro sono i più forti in Italia al momento e questo avvio di stagione ha confermato il loro valore. Con questa situazione è forse più difficile per un giovane emergere, ma non è certo colpa nè degli allenatori nè tantomeno degli atleti..."
(venerdì 8 dicembre 2006)
E l'occasione per continuare la scalata, Deville potrebbe trovarla già tra una decina di giorni sulla Gran Risa, pista che lunedì prossimo si concederà anche agli amanti dei rapid gates dopo aver ospitato il grande spettacolo del gigante domenicale. Se tutto va come deve andare già dopodomani sera il fassano raggiungerà la Val Badia per una serie di allenamenti (non sulla pista di gara) con l'intera pattuglia azzurra di ritorno dalla supercombinata di Reiteralm per poi trasferirsi in quel di San Vigilio di Marebbe, sede di un gigante di Coppa Europa con possibile funzione di qualifica per i rimanenti posti sulla Gran Risa. Proprio in Colorado Deville ha debuttato tra le porte larghe nel massimo circuito: "Difficilmente riuscirò a fare anche il gigante a La Villa. Come punteggio non sono messo benissimo e a Beaver Creek ho potuto vantare la qualificazione ottenuta per Sölden. Nelle settimane scorse i ragazzi di Coppa Europa hanno dato ottimi segnali e a San Vigilio proverò a giocare con loro le mie carte, in allenamento ho avuto buoni riscontri, anche se l'obiettivo principale resta ovviamente lo slalom."
E dopo un paio di mesi di attività intensa, come giudica il fassano il nuovo assetto delle squadre federali, con il gruppo principale composto da Rocca, Fill, Simoncelli e Blardone ed i due sottogruppi a seguire? "Beh, sicuramente complici anche le ristrettezze economiche forse i quattro del team principale hanno avuto un bricciolo di attenzione in più rispetto agli altri, ma sono meriti guadagnati sul campo, in fondo loro sono i più forti in Italia al momento e questo avvio di stagione ha confermato il loro valore. Con questa situazione è forse più difficile per un giovane emergere, ma non è certo colpa nè degli allenatori nè tantomeno degli atleti..."
(venerdì 8 dicembre 2006)