Blardone non ce la fa: gara e coppa a Raich
di Matteo Pavesi
L'ossolano Max Blardone non è riuscito a conquistare la coppetta di specialità in gigante: con il secondo posto dietro a Raich ogni speranza sfuma e la coppetta va all'olimpionico austriaco che con una seconda manche fenomenale ha annientato la concorrenza. Max, primo alla fine della prima manche, ha segnato l'11esimo tempo di manche, oltre 1 secondo più lento dell'austriaco: troppo poco per impensierire Benni che ha ribadito la sua supremazia nella specialità.
Si conclude quindi in trionfo la stagione del ventottenne della Piztal, capace di mettere in bacheca in una sola stagione due ori olimpici, una coppa del Mondo e la coppetta di gigante conquistata oggi. Ma più degli allori, è l'impressione destata a parlare in favore dell'austriaco che, nonostante un avvio di stagione titubante, soprattutto in slalom, ha messo in mostra un inizio di 2006 da autentico dominatore, sia in termini di tecnica, sia di stabilità ed equilibrio mentale. Difficile trovare punti deboli nella sciata di Raich; anzi, visto lo stato di forma attuale viene quasi spontaneo ringraziare il fato per quelle millimetriche inforcate che qualche mese fa l'hanno privato di almeno un paio di "facili" vittorie in slalom. Senza quegli incidenti probabilmente oggi il tirolese avrebbe in tasca anche la vittoria nella seconda classifica di specialità.
Ma la grande stagione di Raich deve riempire d'orgoglio anche Max Blardone che con una vittoria e ben 3 secondi posti è riuscito a contendere fino all'ultimo la leadership a cotanto campione: a differenza di altre volte, il piemontese non esce sconfitto dallo scontro diretto, anzi. Ormai ha capito che l'unico in grado di batterlo è proprio Raich, tutti gli altri, chi più, chi meno, sono dietro. Onore anche a "nonno" Nyberg capace di salire sul terzo gradino del podio odierno al termine di una stagione incredibile, impensabile, impronosticabile. Il trentasettenne svedese ha infilato un'annata caratterizzata da una discontinuità impressionabile, nonostante le tantissime primavere alle spalle. E onore oggi anche alla squadra azzurra che piazza ben 3 atleti nei primi 10 e ritrova un Peter Fill davvero in palla anche in gigante dopo le buonissime prove in super-g e discesa dei giorni scorsi. Oggi il carabiniere di Castelrotto ha conquistato un ottavo posto che gli vale il miglior risultato di sempre in gigante, precedendo di pochi centesimi il milanese, valdostano d'adozione, Alberto Schieppati, decimo. A completare l'ottima giornata azzurra manca in realtà Davide Simoncelli, uscito nei momenti finali della prima manche quanto era alla ricerca di un piazzamento sul podio virtuale. Podio che invece è sfuggito di poco a Francois Bourque, quarto e ad Hannes Reichelt, quinto davanti al californiano Daron Rahlves che chiude in terra di Svezia la sua carriera agonistica. Gli altri due azzurri in gara, Manfred Mölgg e Giorgio Rocca, hanno chiuso al di fuori della zona punti, rispettivamente in 18ima e 19ima posizione. Per il livignasco domani ci sarà l'occasione della passerella finale dopo la certezza della conquista della coppetta di specialità visto l'infortunio occorso a Kalle Palander durante la prima manche odierna.
(venerdì 17 marzo 2006)
Si conclude quindi in trionfo la stagione del ventottenne della Piztal, capace di mettere in bacheca in una sola stagione due ori olimpici, una coppa del Mondo e la coppetta di gigante conquistata oggi. Ma più degli allori, è l'impressione destata a parlare in favore dell'austriaco che, nonostante un avvio di stagione titubante, soprattutto in slalom, ha messo in mostra un inizio di 2006 da autentico dominatore, sia in termini di tecnica, sia di stabilità ed equilibrio mentale. Difficile trovare punti deboli nella sciata di Raich; anzi, visto lo stato di forma attuale viene quasi spontaneo ringraziare il fato per quelle millimetriche inforcate che qualche mese fa l'hanno privato di almeno un paio di "facili" vittorie in slalom. Senza quegli incidenti probabilmente oggi il tirolese avrebbe in tasca anche la vittoria nella seconda classifica di specialità.
Ma la grande stagione di Raich deve riempire d'orgoglio anche Max Blardone che con una vittoria e ben 3 secondi posti è riuscito a contendere fino all'ultimo la leadership a cotanto campione: a differenza di altre volte, il piemontese non esce sconfitto dallo scontro diretto, anzi. Ormai ha capito che l'unico in grado di batterlo è proprio Raich, tutti gli altri, chi più, chi meno, sono dietro. Onore anche a "nonno" Nyberg capace di salire sul terzo gradino del podio odierno al termine di una stagione incredibile, impensabile, impronosticabile. Il trentasettenne svedese ha infilato un'annata caratterizzata da una discontinuità impressionabile, nonostante le tantissime primavere alle spalle. E onore oggi anche alla squadra azzurra che piazza ben 3 atleti nei primi 10 e ritrova un Peter Fill davvero in palla anche in gigante dopo le buonissime prove in super-g e discesa dei giorni scorsi. Oggi il carabiniere di Castelrotto ha conquistato un ottavo posto che gli vale il miglior risultato di sempre in gigante, precedendo di pochi centesimi il milanese, valdostano d'adozione, Alberto Schieppati, decimo. A completare l'ottima giornata azzurra manca in realtà Davide Simoncelli, uscito nei momenti finali della prima manche quanto era alla ricerca di un piazzamento sul podio virtuale. Podio che invece è sfuggito di poco a Francois Bourque, quarto e ad Hannes Reichelt, quinto davanti al californiano Daron Rahlves che chiude in terra di Svezia la sua carriera agonistica. Gli altri due azzurri in gara, Manfred Mölgg e Giorgio Rocca, hanno chiuso al di fuori della zona punti, rispettivamente in 18ima e 19ima posizione. Per il livignasco domani ci sarà l'occasione della passerella finale dopo la certezza della conquista della coppetta di specialità visto l'infortunio occorso a Kalle Palander durante la prima manche odierna.
(venerdì 17 marzo 2006)