Marlies Schild regina dello slalom ad Aspen di Luca Perenzoni Finlandia o Colorado non fa differenza per Marlies Schild. Dopo aver dominato lo slalom di apertura in quel di Levi, la venticinquenne austriaca si è ripetuta oggi sul più impegnativo pendio di Aspen, lasciando ad otto decimi il resto della concorrenza. A voler essere puntigliosi, quella odierna è forse una vittoria "meno perfetta" della precedente, con qualche sbavatura in più, specie nei tratti iniziali delle due manche: ma è come andare a cercare il pelo nell'uovo perchè, al momento, la migliore tra i paletti snodati è proprio la simpatica ragazza di Saalfelden. In testa già dopo la prima manche, la compagna di Benjamin Raich non ha lasciato scampo alle avversarie, resistendo prima al tentativo di ritorno della compagna Nicole Hosp per poi andare a segnare il miglior tempo anche nella seconda frazione, proprio davanti alla connazionale, terza a metà gara. Perde invece una posizione la svedese Therese Borssen, che scala dalla seconda piazza al terzo gradino del podio, risultato che uguaglia il suo primato personale del gennaio scorso a Maribor. Poco più di un secondo il ritardo della svedese che si è presa il lusso di scalzare dal podio la sua capitana Anja Paerson, apparsa decisamente più in palla rispetto a Levi, seppur ancora lontana dall'essere la Paerson delle ultime stagioni. Ma la miglior condizione per la fuoriclasse di Tarnaby sta arrivando e ben presto ci sarà anche lei a contendere i risultati alla truppa austriaca, capace in questo scorcio di stagione di vincere tutte e tre le gare e di conquistare 7 dei 9 posti sul podio a disposizione.
Quinta posizione per Kathrin Zettel che anche in una giornata non eccezionale riesce a chiudere con le migliori precedento una Ana Jelusic capace di confermare in tutto e per tutto la grande prova regalata a Levi: la ventenne d'Istria ha imboccato la strada giusta verso la piena maturità agonistica. A seguire l'esperta tedesca Monika Bergmann, Michaela Kirchgasser ed una Tanja Poutiainen meno a suo agio tra rapid gates rispetto alle porte larghe. A chiudere le prime dieci posizioni ci pensa la ceka Sarka Zahrobska che va a precedere la prima delle azzurre, Chiara Costazza. Ad una prima occhiata il risultato della fassana sembrerebbe nella norma, ma il giudizio cambia totalmente se si analizza l'andamento di queste sue prime gare stagionali. Dopo l'uscita di Levi e quella di ieri in gigante, la ventiduenne trentina rischiava di entrare in una spirale negativa e la prima manche odierna sembarva avvallare questa tesi: troppa foga, soprattutto nella parte iniziale, con la volontà costante di tagliare le linee alla ricerca del risultato che riportasse la fiducia. Sicuramente non la sua sciata migliore, anzi, tanto che il dodicesimo posto di metà gara sembrava quasi essere migliore del preventivabile visti i tanti errori commessi. Nella seconda manche si è però vista la Costazza dello scorso anno: attaccante ma con giudizio, precisa al limite dell'essenziale ed il sesto tempo di frazione sta proprio ad indicare il passo avanti, soprattutto mentale, della poliziotta azzurra. Entra nelle quindici anche Manuela Mölgg, 14ima in rimonta con un'ottima seconda manche dopo il 18imo posto delle prima mentre chiude 19ima l'aostana Annalisa Ceresa, apparsa ancora in debito di brillantezza fisica. Nel complesso comunque una prova più che positiva per le ragazze azzurre, che sarebbe potuta essere ancora più importante senza l'uscita prematura di Nicole Gius, riuscita come a Levi a qualificarsi nonostante il pettorale alto: un'inclinazione nelle prime fasi della seconda manche l'hanno privata di ulteriori punti e della possibilità di guadagnare un numero di partenza migliore, ma a ben vedere il suo in queste prime gare l'ha fatto senz'altro. Uscita nel corso della prima manche Denise Karbon.
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