Ora tocca a Rocca: la sfida è aperta di Luca Perenzoni Dopo il trionfo odierno, l'Austria sta già assaporando una replica a 24 ore di distanza. Magari una replica familiare, con Benjamin Raich ad imitare la compagna Marlies Schild per mettere a puntino una delle più classiche "belle storie" dello sport. Un quadretto idilliaco, senza dubbio, ma che non metterebbe tutti d'accordo. Niente di personale, ci mancherebbe. Ma sono in molti a sperare che le cose vadano diversamente. Uno su tutti? Bhè, Giorgio Rocca. Non sarà arrivato l'oro olimpico, la scorsa stagione è finita al rallentatore, ma il pettorale rosso, domani, sarà ancora sul suo saldo torace; e qualcosa vorrà pur dire, no? Certo, sarà difficile ripetere la partenza al fulmicotone dello scorso anno ma il livignasco non vuole senza dubbio abdicare al primo attacco. E' vero che nell'estate ha curato molto gigante e velocità, ma dalle indiscrezioni pare che tra i paletti stretti sappia destreggiarsi ancora bene, forse a sufficienza per puntare anche al gradino più alto del podio. E' un compito ingrato, quello di ripetersi. Specie se da svolgersi in un momento inusuale per gli slalomisti (nel breve periodo mai uno slalom così presto in stagione) e per di più su una pista sconosciuta alla Coppa del Mondo maschile. E si sa come situazioni particolari in genere rischino di favorire gli outsider e le sorprese. Raich avrà il pettorale numero 6, Rocca il 5. Prima di loro toccherà al padrone di casa, Kalle Palander: un infortunio ormai superato e tanta voglia di mettersi in mostra all'esordio davanti al suo pubblico, magari per far dimenticare ai finlandesi la giornata odierna, con una Poutiainen appena decente. E che dire dei due funamboli americani? Ted Ligety (3) partirà con una piccola frattura alla mano destra che potrebbe limitarne l'azione, Bode Miller, che con qualche defezione dell'ultima ora si ritrova un ottimo pettorale numero 16, invece punta fin da subito a dare chiari segnali che l'inversione di rotta tanto pubblicizzata è andata a concretizzarsi anche in termini di risultati. E poi c'è Kostelic, altro personaggio in cerca di rivincite, la folta schiera svedese (Myrher, Larsson, Hansson, Brolenius e chi più ne ha più ne metta), il lungagnone Svindal, i kamikaze giapponesi ed il resto del Wunderteam galvanizzato dalla tripletta firmata oggi da Hosp e socie: Schönfelder è caricatissimo come da suo solito e Pranger, nonostante parta col 23, vuole riprendere il cammino interrotto nella primavera del 2005. E chissà che magari la sorpresa di turno non possa arrivare da uno degli altri italiani, da Patrick Thaler (19), Christian Deville (26), Manfred Mölgg (27) o, perchè no, da Peter Fill (31). Più difficile per gli altri, a cominciare da Hannes Paul Schmid e Luca Tiezza (59 e 60) e da Christoph Innerhofer e Edoardo Zardini (68 e 70): per loro sarebbe già un successo il poter ripresentarsi al cancelletto nel primo pomeriggio.
Come oggi la prima manche partirà alle 10. Ah, pare che ci possa essere anche la Rai.
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