Fantaski: tra un mese si aprono i giochi...
Manca ormai poco più di un mese all'apertura ufficiale della nuova stagione di Fantaski, la sesta a partire da quel 2001/02 che inaugurò l'era pubblica del gioco.
Per molti appassionati fantamanager, è propio nel mese di settembre che si riprende ad annusare l'aria della Coppa del Mondo, si inizia a dare un'occhiata nemmeno troppo sfuggevole alle Fis del continente australe, si inizia a valutare lo stato di forma degli atleti al rientro da lunghi stop o a cercare informazioni sugli infortuni dell'ultima ora. Ordinaria amministrazione, per gli sfegatati del gioco. Come consueta sarà la prima domanda che si affaccerà nella mente di molti. Miller o Raich? O entrambi? O nessuno dei due per puntare invece ad una formazione compatta con qualche cambio in più a disposizione? Ovviamente risposte precise si avranno solo a fine stagione, anche se rispetto alla passata annata c'è la certezza di un Miller che dovrà pur dimostrare di non aver dimenticato come si scia e di un Benni Raich che, smessi definitivamente i panni di talento del futuro, ha ingranato la quinta verso la piena consacrazione. Prevedibile quindi un divario anche significativo nelle quotazioni dei due, differenza che potrebbe aprire diverse possibilità.
Perchè nell'ultima stagione, dietro, qualcosa si è mosso. A cominciare dalla prepotente crescita di Svindal. L'anno passato il lungagnone norvegese ha fatto la fortuna di chi ha creduto in lui fin dall'inizio: quest'anno sarà una scommessa altrettanto rischiosa, se non di più. Il prezzo lieviterà e solo una stagione almeno all'altezza della passata potrà permettere di ammortizarne il costo. Ci sarà poi da fare i conti con il ritiro di Rahlves. L'americano non ha particolarmnte brillato negli ultmi mesi di carriera ma la sua assenza, con il possibile stop di Aamodt, spalanca le porte agli specialisti delle discipline veloci, Walchhofer in testa, che potranno spartirsi la non piccola fetta di punti del californiano. Ed Herminator?
Si arriva poi nella zona fondamentale, quella delle cosidette seconde linee. I vari Reichelt, Buechel, Ligety, Bourque non saranno più sorprese ma è da loro che ogni manager si aspetterà quel quid in più per affiancare le performance dei big. Per non parlare di tutti gli specialisti di una singola disciplina, dal Rocca al Deneriaz di turno, passando per i Simoncelli o i Franz: meno costosi dei prim'attori ma capaci di garantire prestazioni di alto livello in tutto l'arco della stagione. E per chi ama le scommesse, sempre un occhio di riguardo verso gli ex infortunati eccellenti, due nomi su tutti: Mario Scheiber e Hans Grugger.
Mancherebbe ancora una categoria, quella delle sorpresissime. Ma se ne parlassimo già adesso, che sorprese sarebbero?
Questo per quanto riguarda gli atleti, ma la stagione in arrivo propone una novità, piccola se si vuole, ma che rappresenta una prima volta assoluta: la Fase 1, tipicamente legata al solo opening di Sölden, vedrà la presenza di due gare per l'inserimento nella seconda settimana di novembre dello slalom finlandese di Levi. In questi anni, alla lunga, squadre di Fase 1 e di Fase 2 si equivalevano in classifica, sarà lo stesso anche a marzo 2007?
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