Gare Fis tra l'Oceania e le Ande di Luca Perenzoni Si è conclusa nei giorni scorsi la lunga serie di gare che per 4 giorni hanno animato i pendii nevosi di Coronet Peak, in Nuova Zelanda. In programma c'erano 2 giganti maschili e altrettanti femminili che hanno permesso a molti big della Coppa del Mondo di riprendere confidenza con porte e cronometri "ufficiali". Dominio svedese nella prima giornata con i successi della giovane slalomista Therese Borssen e del veterano Freddy Nyberg, a dispetto dell'età ancora capace di dare sostegno alla sua classe cristallina. Il trentasettenne scandinavo ha preceduto con discreto margine i compagni di squadra Jens Byggmark, interessante ventunenne emergente, e Niklas Rainer, volto già noto del principale circuito invernale. Ai piedi del podio il norvegese Kjetill Jansrud e Ted Ligety, a precedere il "padrone di casa" Jono Brauer. Netta affermazione invece per la Borssen che ha rifilato quasi un secondo e mezzo alla ventenne di Francia Pauline Socquet-Clerc (Dodicesima la diciottenne Giorgia Baudone) che, approfittando dell'assenza della svedese, ha trionfato nella stessa prova il giorno successivo. Nella seconda prova maschile, senza svedesi, il successo ha arriso all'americano Thomas Lanning, sullo stesso Brauer con James Cochran fermo al terzo posto. Uscito nel corso della prima manche Ted Ligety. Giornata dedicata alle prove veloci invece sull'altra sponda del Pacifico, nella resort cilena di La Parva. Affermazione in discesa per la ventiseienne canadese Genevieve Simard, capace di precedere le due conterranee Kelly Vanderbeek e Britt Janyk. Buon quarto posto per la spagnola Carolina Ruiz Castillo che ha preceduto un'altra canadese, Christina Lustemberger, rivelazione della passata stagione. Una curiosità: tutte queste ragazze sono seguite da tecnici nostrani, Heinz Peter Platter per quanto riguarda le canadesi, Valerio Ghirardi per quanto riguarda la venticinquenne iberica. Oggi nella stessa località sono previsti due super-g.
|