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otto piedi
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Friuli-Venezia Giulia


3160 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 09:23:12   Permalink al post  Visita l'Homepage di otto piedi Invia a otto piedi un Messaggio Privato Aggiungi otto piedi alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
... Grandi, maestri!
Non preoccupatevi per il mio equilibrio mentale, son mesi che frequento il forum e la mia moderata insensatezza non ha dato cenni di peggioramento ... Mi sa che ero preso bene già da prima!

Il (mio) punto dolente è che la tecnica "teorica" mi è chiarissima; è (logicamente...) nell'applicazione pratica che scarseggio !

Però anche stavolta mi avete acceso una fiammella nell'oscurità ... evidenziando lo spostamento in avanti mi avete riportato alla mente quello che è stato il fulcro del mio cambio di sciata con gli sci dritti: lo spostamento deciso in avanti quando la pista iniziava a farsi pendente. Lì capii che lo sci faceva quel che dicevo io se solo io facevo tutte le cose giuste... Elementare, Watson!
E' fin troppo naturale sedersi un poco all'aumentare della ripidità... A quel tempo riuscii a correggere abbastanza velocemente il difetto (quando vedi che funziona, "istintivizzi" quasi immediatamente...), mentre credo che oggi son "distratto" dalla dinamica decisamente diversa, e ancora da assimilare, necessaria a guidare i carving.
Larghezza degli sci (cacchio, ci avevo messo degli anni per imparare a scendere a sci uniti dappertutto...!), distribuzione del peso sui due piedi (non ne ho otto, per fortuna...), la giusta postura del busto che richiede meno "torsione" tipo busto-a-valle pure nella diagonale, la sensibilità sugli spigoli, il bastoncino, il cambio... Eh, non è poco !
... Ma ce la farò, lo so ... Un pezzo alla volta, come dice Dani, e prima o poi si mette insieme il tutto. Basta crederci e darci dentro, con entusiasmo ed umiltà .
E poi credo sia un privilegio a quasi 42 anni scoprire ancora qualcosa di nuovo da imparare !


- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!








Il silenzio degli abeti innevati, il mormorio del ruscello, il sussurro del vento... La Natura parla a chi sa ascoltare!
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Carverman
Sequenza di curve di base



457 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 10:47:15   Permalink al post Invia a Carverman un Messaggio Privato Aggiungi Carverman alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Mah... secondo me, senza offesa per nessuno, ma i gesti atletici esasperati dell' avanti interno che si vedono nelle sequenze e nei filmai di campioni sono deleteri per la sciata di una persona normale, un turista o anche agonista, non dico atleta.
Quella quasi totale immobilita' del busto in altezza deriva da un tipo di sciata ottimizata alla ricerca della massima velocita. E' asattissimo, non esatto, quello che dice Dani, ma comporta un cedimento controllato (una seduta controllata) a fine curva dalla quale bisogna essere capaci di riportarsi sopra la spatola e conteporaneamente agganciarsi con immediata violenza alle lamine. Credo che la bellezza del gesto atletico, nonche' la sicurezza di sciata per noi comuni mortali, passa piu' da gesti tipo quello di Hans di cui ho postato il filmato, cioe' portarsi si in avanti interno ma solo contemporaneamte ad un movimento che alzi ANCHE il busto per essere belli alti all' ingresso della curva successiva, piu' equilibrati con maggiore sicurezza e qualche decimo di secondo in piu' per agganciarsi alle lamine con piu' calma e tempo decisionale. Un avanti interno con tempistiche al limite non consente decisione di traiettorie diverse se non quelle derivate della sciancratura. Provate a guardare dove e' veramente ripido, muro della gran risa..., non ce ne' uno nemmeno tra di loro che non indirizza per un attimo prima di decidere "dove" cominciare a fare lavorare la sciancratura.
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dani1965
Sono Azzurro di Sci




Estero


9280 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 11:04:46   Permalink al post  Visita l'Homepage di dani1965 Aggiungi dani1965 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Ricordo che qui siamo in frase di apprendimento, quindi NESSUN MOVIMENTO ESASPERATO e NESSUNA REAZIONE ESASPERATA.
Seduta a fine curva? No se riesci a mantenere la pressione sul linguone dello scarpone. E' ovvio e basilare che la velocità di esecuzione della curva venga adattata allo stadio (fase tecnica) al quale ci troviamo: lenta in apprendimento, media in consolidamento, più rapida in fase di applicazione (= movimento già automatizzato correttamente).

Ripeto: le foto postate servono per dimostrare (dare l'idea) del movimento AVANTI-INTERNO. Quindi dimentichiamo chi sono le persone fotografate, a quale velocità ed in quali determinate condizioni scendono e limitiamoci ad osservare il punto chiave del movimento, ovvero il tema dell'intera discussione. E' solo su questo che dobbiamo focalizzare la nostra attenzione, ovvero sul come avviene lo stacco della curva. Chi lo fa e come si ritrova a fine curva non deve interessarci.

Arrivare ad eseguirle in quel modo bisogna essere atleti di ottimo livello o maestri di sci: noi limitiamoci a fare lo stretto necessario, ovvero quanto basta per una corretta entrata in curva dell'attrezzo con conseguente sfruttatura TOTALE della sciancratura.
E questo é il punto debole del 90% degli sciatori: non essere in grado di sfruttare la sciancratura nella sua totalità.

E ricordatevi: per quanto ci sembrerà esagerato il movimento mentre lo eseguiamo praticamente, in realtà sarà il minimo necessario.
Questo perché stiamo eseguendo qualcosa di nuovo.
Chi di voi non a fatto l'esperienza di passare dalle gambe incollate alla traccia naturale?
Il maestro dimostra agli allievi una sciata a gambe esageratamente larghe; ora dice agli allievi di fare la stessa cosa: all'allievo sembrerà di scendere alla Fantozzi (come dimostrato dal maestro, ovvero quasi mezzo metro di distanza tra uno sci e l'altro) mentre in verità egli scende con una larghezza corrispondente a quella delle sue anche, ovvero il minimo indispensabile.
Esperienze personali di insegnamento.

Gran Risa? Ottimo terreno per allenarsi nell'avanti-interno con lo SLALOM: ripido, regolare e bello lungo per entrare nel ritmo abituandoci (o meglio obbligandoci) a sfruttare l'ipersciancratura risparmiando le forze per arrivare in fondo...
Una delle mie piste preferite allo scopo.

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Carverman
Sequenza di curve di base



457 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 11:14:05   Permalink al post Invia a Carverman un Messaggio Privato Aggiungi Carverman alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da dani1965



Arrivare ad eseguirle in quel modo bisogna essere atleti di ottimo livello o maestri di sci: noi limitiamoci a fare lo stretto necessario, ovvero quanto basta per una corretta entrata in curva dell'attrezzo con conseguente sfruttatura TOTALE della sciancratura.
E questo é il punto debole del 90% degli sciatori: non essere in grado di sfruttare la sciancratura nella sua totalità.





DANI lungi da me entrare in polemica con te, ma bisognerebbe anche dire agli utenti del forum, ne deriva da questa tua affermazione, che per arrivare a far lavorare la totalita' della sciancratura, bisogna usare ANCHE le code, in uscita di curva. Non credo dato il livello tecnico della maggioranza delle persone che leggono il forum, sia conveniente a loro entrare in questo argomento

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dani1965
Sono Azzurro di Sci




Estero


9280 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 12:45:19   Permalink al post  Visita l'Homepage di dani1965 Aggiungi dani1965 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Infatti qui stiamo parlando di AVANTI-INTERNO e nulla più.

Se guardi coloro che sciano sulle piste, quanti eseguono il movimento avanti-interno che porta loro a sfruttare la sciancratura sin dalla spatola (ovvero sin dall'inizio della curva)?

Un 10% scarso.

Il resto entra in derapata ed esce in conduzione.

Ecco a cosa si riferisce la mia affermazione...

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TEX
Sono Azzurro di Sci



Liguria


11591 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 13:51:26   Permalink al post Invia a TEX un Messaggio Privato Aggiungi TEX alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Dani, tuo msg delle 8.30 (nn lo quoto tutto xkè troppo lungo) mi trova d'accordo su tutto tranne solo questo :

"Eppure il pendio ripido é il terreno migliore per imparare a sfruttare la sciancratura dello slalom utilizzando solo la tecnica e la geometria dell'attrezzo tralasciando la forza fisica."

poichè un paio di post dopo hai scritto che siamo in fase di apprendimento ) il parere mio (posso sbagliare..) che il terreno migliore per imparare a sfruttare al 100% la sciancratura + esasperata dello slalom (anche x chi ha già dimestichezza con traccia larga, conduzione , movimento di ginocchia vs. interno , cioè chi in pratica già ha "nelle gambe" come sfruttare l'effetto autogirante degli sci ) è una media bassa pendenza, dove magari ci si può concentrare a esasperare il movimento (è verissimo quello che dici, quando ti rivedi in video scopri che ti muovi la metà di quello che credevi...) anvanti-interno senza aggiungere un ulteriore difficoltà dovuta a pendenza e velocità...
dopodichè , una volta sentita la differenza tra fare e non fare l'avanti interno , questo può essere riproposto su ripido.

Ottimo anche il consiglio di guardare un punto fisso avanti : da quest'anno riesco a farlo un pò di più degli anni scorsi e ne ha guadagnato l'assetto globale ( non si vede + la tendenza a incassare la testa nelle spalle e la parte alta è + naturale e - contratta ) e anche il ritmo di curva risulta più regolare (curve arco medio su pendenza "rossa" e sci da race carving)

alla prossima !!!

magari prima o poi riusciremo a scambiarci sensazioni e pareri su neve , direi che sarebbe una gran cosa!

bye !

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Carverman
Sequenza di curve di base



457 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 14:11:20   Permalink al post Invia a Carverman un Messaggio Privato Aggiungi Carverman alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da dani1965

Infatti qui stiamo parlando di AVANTI-INTERNO e nulla più.

Se guardi coloro che sciano sulle piste, quanti eseguono il movimento avanti-interno che porta loro a sfruttare la sciancratura sin dalla spatola (ovvero sin dall'inizio della curva)?

Un 10% scarso.

Il resto entra in derapata ed esce in conduzione.

Ecco a cosa si riferisce la mia affermazione...





Io sono d'accordo con te, e' solo che volevo spostare un pelino la discussione.
Prima di arrivare a fare quei movimenti senza minimo accenno di distensione, alzarsi... bisognerebbe imparare altre cose
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franz62
Sono Azzurro di Sci




Lombardia


37309 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 14:22:24   Permalink al post Invia a franz62 un Messaggio Privato Aggiungi franz62 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Sottoscrivo tutto quanto asserito da Dani in questo forum riguardo l'avanti interno, aggiungendo che tale concetto non è riferito solo ad esercizi "alti" ma oggi viene introdotto dalla curva a spazzaneve,per cui anche se siete bravi potete tranqillamente slacciarvi le scarpe e partire da lì per "sentire" il movimento; del resto visto che molti di voi vanno a spasso per i ghiacciai, prima di settembre avranno già visto atleti di varie squadre a spazzaneve, non vergognatevi.
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blossom
Sono Azzurro di Sci


FantaOrganizzatore



Veneto


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Inserito il - 09 mag 2006 : 15:06:08   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di blossom Invia a blossom un Messaggio Privato Aggiungi blossom alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da dani1965

Ricordo che qui siamo in frase di apprendimento, quindi NESSUN MOVIMENTO ESASPERATO e NESSUNA REAZIONE ESASPERATA.
Seduta a fine curva? No se riesci a mantenere la pressione sul linguone dello scarpone. E' ovvio e basilare che la velocità di esecuzione della curva venga adattata allo stadio (fase tecnica) al quale ci troviamo: lenta in apprendimento, media in consolidamento, più rapida in fase di applicazione (= movimento già automatizzato correttamente).





Dani, scusa, ma è difficile in fase di apprendimento e non solo, non cedere col sedere.... io per esempio adesso lo sento e me ne accorgo quando sucede, ma fino all' estate scorsa, pensavo di premere con la tibia invece cedevo.... e me ne sono accorta solo grazie all' ombra che mi seguiva in ghiacciaio.... gli allenatori possono dirti quello che vogliono e in 100 lingue diverse, ma se tu "credi" di fare una cosa, lo scopri solo vedentoti al video oppure, ed è li che mi è venuta la folgorazione tramite la mia ombra.... ed è forse stato meglio che non il video perchè immediata.
poi bisogna tener conto della velocità che acquisti, e della sicurezza che uno ha... perchè basta un niente per arretrare e quindi cedere di sedere


punti gs 94.43 sl 195,.. PS: per puro c**o campionessa italiana di carving 07.... ora non più peccatoooo
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franz62
Sono Azzurro di Sci




Lombardia


37309 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 15:16:44   Permalink al post Invia a franz62 un Messaggio Privato Aggiungi franz62 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
blossom hai centrato il problema per chi deve apprendere e per chi fà coppa del mondo, tutto parte dal fatto di non cedere con il bacino e questo non è facile a velocità elevata per questo a volte si provano alcune cose anche a spazzaneve.
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dani1965
Sono Azzurro di Sci




Estero


9280 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 15:27:21   Permalink al post  Visita l'Homepage di dani1965 Aggiungi dani1965 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Tex, tutto quello che riporti del mio discorso é vero.

Quindi devo puntualizzare.

Le varie fasi del mio messaggio successivo si riferiscono al miglioramento tecnico (fase di apprendimento, fase di perfezionamento/consolidamento, fase di applicazione), mentre il precedente parla di utilizzazione corretta del materiale ("sfruttare la sciancratura dello slalom utilizzando solo la tecnica e la geometria dell'attrezzo tralasciando la forza fisica").

La tecnica, in questo caso, viene utilizzata (fase di applicazione) per poter sfruttare il materiale: difatti per arrivare ad intavolare un certo colloquio con il proprio attrezzo (ovvero trovare il giusto feeling con l'attrezzo per spremerlo al meglio in modo da ottenerne il massimo... succo) tutti gli elementi tecnici necessari devono esser già stati automatizzati correttamente, altrimenti... non ci capiamo.

Sennò io gli parlo in un modo, lui mi risponde in un altro...
Un discorso tra sordi, insomma.

Mai avuta, questa sensazione?



Come vedi é un discorso piuttosto tecnico che implica una buona conoscenza della metodologia dell'insegnamento.

E qui, come dice giustamente Carverman, sono andato forse oltre "il livello tecnico della maggioranza delle persone che leggono il forum"...

Ma tu al Titlis ci vieni?
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dani1965
Sono Azzurro di Sci




Estero


9280 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 15:47:36   Permalink al post  Visita l'Homepage di dani1965 Aggiungi dani1965 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Carverman
Io sono d'accordo con te, e' solo che volevo spostare un pelino la discussione.
Prima di arrivare a fare quei movimenti senza minimo accenno di distensione, alzarsi... bisognerebbe imparare altre cose


Ovviamente.

Ti sciorino un fatto di storia che ti farà capire questo mio particolare amore verso il movimento avanti-interno...


Il movimento avanti-interno l'ho imparato ad inizio gennaio del 1994, ovvero quasi due anni prima di mettere ai piedi uno sci fortemente sciancrato (= carving, metà ottobre 1995).

Eravamo al corso di formazione per maestri di sci in quel del Nätschen (Andermatt).

La tecnica moderna era appena stata importata dalla Svezia, ed era già stato sviluppato un programma di insegnamento che vedeva l'eliminazione dell'estensione verticale a favore del movimento avanti-interno.

Puoi immaginarti la nostra perplessità nel passare da una cosa evidente (per gli sci utilizzati a quel tempo) ed assimilata da anni a questo nuovo (o evoluto) gesto tecnico.

Panico assoluto.

Esatto: panico.
Questo perché avevamo 10 giorni scarsi di tempo per apprendere, perfezionare e applicare quest'evoluzione a tutte le forme di tutte le classi d'insegnamento (dallo spazzaneve/principianti sino al cortoraggio/ottimi sciatori).
Questo perché nemmeno i nostri capiclasse (formatori prima, e dimostratori poi agli esami) erano mica tanto in chiaro sulla cosa.
Il tutto su sci perfettamente tradizionali, ovvero slalom da 200cm o giganti da 205cm in voga allora.
Puoi immaginarti cosa "sentivano" dell'effetto benefico di questo movimento su uno sci con una sciancratura da asse da stiro (quasi)...

E poi immaginarti che "scoperta" quando misi sotto i piedi per la prima volta un Cyber 24X 190cm (il mio primo contatto con il pianeta carving) e cominciai ad applicare l'avanti-interno...
Fu proprio quel "sacrificio" tecnico di quasi due anni prima a proiettarmi già pronto sugli attrezzi ipersciancrati!


Il movimento avanti-interno é la chiave della tecnica moderna.
Chiaro, con i carving si può sciare benissimo in modo tradizionale.
Ma se qualcuno vuole evolversi e fare il primo passo, questo é quello giusto.

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dani1965
Sono Azzurro di Sci




Estero


9280 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 15:52:46   Permalink al post  Visita l'Homepage di dani1965 Aggiungi dani1965 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da blossom

Citazione:
Messaggio inserito da dani1965

Ricordo che qui siamo in frase di apprendimento, quindi NESSUN MOVIMENTO ESASPERATO e NESSUNA REAZIONE ESASPERATA.
Seduta a fine curva? No se riesci a mantenere la pressione sul linguone dello scarpone. E' ovvio e basilare che la velocità di esecuzione della curva venga adattata allo stadio (fase tecnica) al quale ci troviamo: lenta in apprendimento, media in consolidamento, più rapida in fase di applicazione (= movimento già automatizzato correttamente).
...


Dani, scusa, ma è difficile in fase di apprendimento e non solo, non cedere col sedere.... io per esempio adesso lo sento e me ne accorgo quando sucede, ma fino all' estate scorsa, pensavo di premere con la tibia invece cedevo.... e me ne sono accorta solo grazie all' ombra che mi seguiva in ghiacciaio.... gli allenatori possono dirti quello che vogliono e in 100 lingue diverse, ma se tu "credi" di fare una cosa, lo scopri solo vedentoti al video oppure, ed è li che mi è venuta la folgorazione tramite la mia ombra.... ed è forse stato meglio che non il video perchè immediata.
poi bisogna tener conto della velocità che acquisti, e della sicurezza che uno ha... perchè basta un niente per arretrare e quindi cedere di sedere


Blossom, ma la tua "velocità lenta in fase di apprendimento" come intendo io... quanto lenta é?

Conoscendoti... mica tanto!

Io parto sempre dal presupposto che i miei allievi non sono atleti, e chi vuole avvicinarsi per la prima volta al movimento avanti-interno non é proprio all'altezza del tuo livello tecnico...

E non penso proprio di sopravvalutarti (anche se Hammer penserà il contrario...)!

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simski
Moderatore



Liguria


5651 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 16:27:53   Permalink al post  Visita l'Homepage di simski Invia a simski un Messaggio Privato Aggiungi simski alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da franz62
... riguardo l'avanti interno, aggiungendo che tale concetto non � riferito solo ad esercizi "alti" ma oggi viene introdotto dalla curva a spazzaneve



Mi sbaglierò ma non mi pare.

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TEX
Sono Azzurro di Sci



Liguria


11591 Messaggi

Inserito il - 09 mag 2006 : 18:37:55   Permalink al post Invia a TEX un Messaggio Privato Aggiungi TEX alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da dani1965

Tex, tutto quello che riporti del mio discorso é vero.

Quindi devo puntualizzare.

Le varie fasi del mio messaggio successivo si riferiscono al miglioramento tecnico (fase di apprendimento, fase di perfezionamento/consolidamento, fase di applicazione), mentre il precedente parla di utilizzazione corretta del materiale ("sfruttare la sciancratura dello slalom utilizzando solo la tecnica e la geometria dell'attrezzo tralasciando la forza fisica").

La tecnica, in questo caso, viene utilizzata (fase di applicazione) per poter sfruttare il materiale: difatti per arrivare ad intavolare un certo colloquio con il proprio attrezzo (ovvero trovare il giusto feeling con l'attrezzo per spremerlo al meglio in modo da ottenerne il massimo... succo) tutti gli elementi tecnici necessari devono esser già stati automatizzati correttamente, altrimenti... non ci capiamo.

Sennò io gli parlo in un modo, lui mi risponde in un altro...
Un discorso tra sordi, insomma.

Mai avuta, questa sensazione?



Come vedi é un discorso piuttosto tecnico che implica una buona conoscenza della metodologia dell'insegnamento.

E qui, come dice giustamente Carverman, sono andato forse oltre "il livello tecnico della maggioranza delle persone che leggono il forum"...

Ma tu al Titlis ci vieni?



Forse ho un pò equivocato "fase di apprendimento", l'ho interpretata come un qualcosa di un pò + "indietro" , rispetto a quanto intendevi tu . Resto però dell'idea che un movimento "nuovo" o non ancora ben assimilato (può succedere che tutto non sia perfettamente "integrato" con il resto , magari viene meglio una fase di curva piuttosto che un altra e non necessariamente
va tutto a rotoli (p.es. magari il movimento avanti interno -per restare in tema - arriva con un attimo di ritardo o arriva meno deciso, la curva la conduci lo stesso e - se non sei nei pali - la spatola prende un metro più in basso e non succede niente di grave ,chiaro che se invece un movimento manca del tutto allora si scende e non si scia ),è meglio sperimentarlo prima su terreno facile , per concentrarsi solo su quello -e esagerare prima in un senso e poi nell'altro - e lasciare perdere il resto, e poi passare al ripido e cercare di ripetere ...se si riesce !
Ripeto (nn sono maestro ne allenatore ma semplice "fissato" per lo sci ) , è una opinione soggettiva confortata da risultati ottenuti (sempre soggettivi ) ma con prova video (quella invece oggettiva) a conferma !
ecco stiamo di nuovo complicando !!!

passando al punto 2: mi piacerebbe ma impegni di lavoro mi trattengono in città , quindi niente tislit. Però probabile che un salto a Saas Fee a luglio lo farò , quindi potrai massacrarmi come meglio ti pare (scherzo, dai!!)

bye

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