Firmato ieri il progetto "Da Rovereto a Vancouver"
Il più classico degli accordi che soddisfa entrambe le parti. Come già per l'estate scorsa, la FISI e il Comune di Rovereto, "l'Atene del Trentino", hanno firmato ieri un accordo che consentirà agli atleti della federazione della neve di sfruttare in libertà le risorse messe a disposizione dal capoluogo della Vallagarina. Un lavoro sfruttato già nel periodo di preparazione alla stagione olimpica e che verrà ripetuto ogni anno almeno fino allo scadere dell'appuntamento a cinque cerchi di Vancouver, Canada. E' questo a grandi righe quanto emerso dall'incontro tenutosi ieri a Rovereto e che ha coinvolto i vertici comunali e i vertici della Fisi: presenti cinque consiglieri federali e il supervisore Gustav Thoeni, oltre ai direttori tecnici Flavio Roda per lo sci alpino, Fabio Morandini per il salto e combinata, Corrado Dal Fabbro per bob e skeleton, Alberto Monticone per il chilometro lanciato, Camillo Onesti per lo sci alpinismo e Gianfranco Collinassi per il freestyle. Da tutti giudizi ampiamente positivi sul lavoro che si è potuto svolgere nel corso degli ultimi mesi e la certezza di poter contare anche per l'immediato futuro sulle strutture trentine. Non solo strutture sportive, ma anche medico-terapeutiche e di ricerca. Gli atleti FISI godranno infatti di una speciale convenzione con l'Ospedale Santa Maria del Carmine della città della Quercia, oltre ai centri d'avanguardia nella medicina sportiva come il Centro Universitario di ricerca in bioingegneria e scienze motorie diretto dal dottor Federico Schena eil Centro Trentino di Riabilitazione e rieducazione fisica e sportiva.
Rispetto al passato la novità sta nell'ampliamento del progetto anche ai settori giovanili e ai singoli comitati locali che potranno a loro volta sfruttare le convenzioni firmate dalla federazione in terra lagarina. «Un’opportunità – ha sottolineato il segretario generale della Fisi Gianni Storti – che ci permette di impostare un lavoro di alta qualità in previsione anche delle prossime importanti scadenze con i mondiali di specialità in programma nel 2007 e nel 2009, guardando chiaramente con ambizione alle Olimpiadi di Vancouver. Direi di più, tutto lo staff della Fisi lo ritiene un progetto indispensabile per il futuro del nostro movimento».
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