A Levi trionfo Kostelic, Chiara Costazza ottava
Niente da fare, la più forte è lei. Janica Kostelic alla prima occasione utile ha voluto dimostrare come il quarto posto olimpico in slalom fosse stato solo un caso, sfoderando una prestazione a dir poco esemplare. Così il pendio di Levi ha ospitato l'ennesimo capitolo della storia di questa fuoriclasse croata che quando viene lasciata in pace dai tanti, troppi, problemi di salute è capace di farsi riconoscere all'unanimità, sopendo simpatie o antipatie personali, come una delle più forti (per non dire la più forte) sciatrici della storia. In terra di Finlandia Anja Paerson in realtà ha lottato degnamente; dopo una prima manche conlusa in terza posizione alle spalle delle due contendenti la coppetta di specialità, Kostelic e Schild, la svedese ha trovato modo di scaricare sul terreno tutta la sua cavalleria giungendo al traquardo con un vantaggio abissale su Kathrin Zettel che fino a quel momento conduceva la gara. L'impressione era che la zampata della ragazzona di Tarnaby fosse quella giusta anche per mettere in crisi la Kostelic. Marlies Schild, apparsa ancora irrigidita dal colpo alla schiena rimediato sette giorni fa, non ha sciato da far suo: manche anonima la sua conclusa senza troppi patemi all'ingresso del muro centrale. Uscita l'avversaria per la classifica di slalom la Kostelic non ha fatto calcoli e si è gettata a capofitto tra i rapid-gates finnici esibendosi in una danza talmente fluida e tecnicamente perfetta da togliere il fiato. Al termine il cronometro è impietoso per le altre: miglior tempo di manche con quasi un secondo sulla Paerson, margine che cresce fino ad un secondo e mezzo nel computo delle due discese. Praticamente un trionfo. Un trionfo che va a completarsi con l'ipoteca sulla coppa di slalom e, più importante, sulla sua terza Coppa del Mondo.
Le altre sono tutte staccatissime, a cominciare dalla Zettel terza a 2,65 secondi; ai piedi del podio una straordinaria Lindsey Kildow, capace di riscoprirsi polivalente di razza e candidata a competere con i due titani nelle prossime stagioni. A seguire il terzetto scandinavo composto dalla finlandese Poutiainen e dalle svedesi Borssen e Ottoson che precedono la "solita" Chiara Costazza. Solita perchè ormai la fassana di Pozza ci ha abituati a questi piazzamenti nelle dieci. Solita perchè ancora una volta la ventunenne trentina ha dato il meglio di sè nella seconda manche risalendo oltre dieci posizioni dopo essersi trovata piuttosto indietro a metà gara. Solita e sopratutto solida perchè la poliziotta azzurra sembra ormai pronta per il definitivo salto di qualità, che potrebbe arrivare già nella prossima stagione. Ma lo slalom di Levi ripropone ancora una volta una positiva Annalisa Ceresa, cui evidentemente l'aria finlandese fa davvero bene! Qui due anni fa la valdostana conquisto il settimo posto che ancora oggi risulta essere il suo miglior piazzamento in coppa, ieri dopo aver chiuso al dodicesimo posto la prima manche, è riuscita a difendersi alla grande nella seconda discesa perdendo soltanto una posizione per una tredicesima piazza che la riavvicina, dopo l'exploit di Ofterschwang, alle zone alte della classifica. A completare la positiva giornata azzurra ci pensa Manuela Mölgg che nonostante sia ancora piuttosto lontana dalla sua forma migliore è riuscita a strappare un diciasettesimo posto in rimonta che le permette di mantenere vive le speranze di qualificarsi alle finali di Aare. Potrebbero essere 3 le azzurre in gara in Svezia, tre in una disciplina come lo slalom che iniziava la stagione da Cenerentola nella squadra azzurra. Segno evidente che il lavoro effettuato in questi anni avari di risultati non è stato inutile. Stamattina (10 e 13 ore italiane) si replica, la Costazza partirà col 10, Ceresa col 24, Mölgg col 26 e Nicole Gius col 30.
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