Torino 2006, la quarta giornata
Seconda giornata consecutiva senza medaglie per i colori azzurri ma gli atleti italiani sono comunque riusciti a togliersi importanti soddisfazioni olimpiche. A cominciare dalla prima storica vittoria della nazionale maschile nel torneo di Curling. La squadra guidata dallo skip Joel Retornaz, di origine francese ma trentino d'adozione, ha avuto infatti la meglio della quotata Germania al termine di un palpitante incontro terminato sul punteggio di 9 a 8. E dire che al termine di un infausto ottavo end gli azzurri erano sotto di ben 3 lunghezze: da lì è iniziata la rimonta finale, culminata con il sorpasso nell'end supplementare.
Restando alle buone prove azzurre va segnalato l'ottimo undicesimo posto finale conquistato dalla sedicenne italo canadese Sarah Podoreszack nello slittino singolo. Davvero un ottimo risultato in proiezione futura, arrivato nel giorno della conferma dello strapotere tedesco: è stata tripletta per la Germania con Sylke Otto a prevalere su Silke Kraushaar e Tatjana Huefner. E il tricolore tedesco ha sventolato anche sull'impianto del Biathlon di Cesana. Il merito è dello "squalo" Sven Fischer, capace di ripetere l'exploit di Michael Riesch nella giornata di apertura conquistando l'oro nella sprint individuale. Ancora una volta lo squadrone norvegese deve soccombere al tedesco di turno ed accontentarsi delle medaglie meno pregiate: sul podio ancora una volta il veterano Harvard Hanevold, che migliora così il terzo posto nell'individuale, e il compagno di squadra Frode Andresen. Fa notizia il dodicesimo posto di Bjorndalen, mentre senz'altro positiva è la prestazione di Willy Pallhuber, ventitreesimo e primo degli italiani. Più staccati Christian De Lorenzi, Rene Laurent Vuillermoz e Sergio Bonaldi.
Ma le avvisaglie che per la Norvegia non fosse giornata si erano già avute nel corso della mattina con le due staffette sprint a tecnica classica. Il destino ha proposto infatti una incredibile doppietta svedese con le coppie Anna Dahlberg-Lina Andersson e Thomas Fredriksson-Bjoern Lind. Nella gara femminile le scandinave hanno avuto la meglio di canadesi e finlandesi con la favoritissima Norvegia relegata al quarto posto con un'impotente Marit Bjorgen. Spettacolare arrivo in volata anche tra i maschi, con Lind a scardinare di assoluta potenza le certezze di un Tor Arne Hetland letteralmente sommerso dall'esuberanza fisica dello svedese. Terzo posto per la Russia. In entrambe le gare le coppie azzurre non hanno brillato: nono posto per Schwienbacher-Di Centa e settimo per Follis-Paruzzi.
Decimo posto per Chiara Simionato nei 500 metri: l'azzurra ha potuto così assaggiare il clima olimpico in vista dell'impegno sui 1000 metri, distanza a lei più congeniale. Vittoria per la russa Svetlana Zhurova davanti alle cinesi Wang e Ren. Spostandoci sul ghiaccio del PalaVela il programma corto dell'artistico maschile ha proposto il grande show di Evgeni Plushenko, russo sulla breccia della scena mondiale da oltre 8 anni. Programma perfetto il suo, che ha costretto i giudici a concedergli un punteggio record oltre i 90 punti: 90,66 per l'esattezza. Il biondo fuoriclasse di San Pietroburgo si presenterà al programma libero con oltre 10 punti di vantaggio sull'americano Jonny Weir. Sfuma invece per una sola posizione il traguardo della finale per Karel Zelenka, azzurro di origine ceca alla sua prima esperienza olimpica. Terza sconfitta filata infine per le ragazze dell'hockey. Contro la Russia c'è stata partita per i primi due terzi di gara prima del tracollo nel parziale conclusivo che ha portato al 5-1 finale.
Nel medagliere dopo quattro giornate primeggiano gli Stati Uniti davanti a Russia e Germania. Solo quinta la Norvegia nonostante sia la nazione con il maggior numero di medaglie, ben 11 di cui solo una però d'oro; l'oro di Zöggeler tiene invece l'Italia ancorata al nono posto.
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