"Il sogno continua, e sono cinque. Nella prima manche ho controllato, la paura di saltare c'era e se andate a vedere le linee che ho fatto sul muro della Mannlichen/Jangfrau non sono millimetriche. Nella seconda ho cambiato sci, più leggeri e quindi più maneggevoli e facili da far girare sul ghiaccio vivo di Wengen. Alla fine un'altra grande impresa. La dedica? a Giacomino, primo slalom a neanche due mesi al parterre con Tania, premiato dalla vittoria del papà"