Vivien Insam saluta l'agonismo
di Matteo Pavesi

Con un lungo post via social, l'altoatesina di Selva di Val Gardena ha annunciato la decisione di chiudere la carriera agonistica.
Classe 1997, Vivien ha esordito in Coppa Europa nel dicembre 2016, circuito dove è entrata per otto volte tra le top10, miglior risultato lo slalom di Gstaad del gennaio 2021, chiuso con il quinto tempo.
Nel 2013 era già nel Comitato Alto Adige, nel dicembre 2016 sorprende tutti con l'argento agli Assoluti alle spalle di Irene Curtoni, e vince anche il titolo Giovani.
Nell'estate 2017 entra nel Gruppo Coppa Europa, e nel dicembre dello stesso anno vince il titolo assoluto ai Nazionali, sempre in slalom, sul tratto finale della 'Stelvio' di Bormio.
A Flachau 2018 esordisce in Coppa del Mondo, primo di 8 pettorali indossati, metà in slalom e metà in gigante, senza purtroppo trovare il traguardo della seconda manche.
A marzo del 2018 si rompe i crociati e il menisco del ginocchio sinistro.
Nella primavera 2019 entra in squadra nazionale di slalom, ma un anno più tardi viene inserita nel gruppo 'Interesse Nazionale'.
Nel 2021 vince il bronzo in slalom agli Assoluti, sua terza medaglia ai Campionati Nazionali.
"Dopo tante discese, cadute, risalite e traguardi, oggi si chiude un capitolo importante della mia vita: la mia carriera sciistica - scrive Vivien via social - Tutto è iniziato da bambina, quando la neve era solo un gioco e lo sci un sogno. Con il tempo è diventato passione, sacrificio, gioie immense e anche delusioni che mi hanno insegnato a rialzarmi.
Ogni gara, ogni allenamento, ogni infortunio, ogni traguardo tagliato...tutto ha costruito la persona che sono oggi.
Arrivare a gareggiare in Coppa del Mondo era un sogno che avevo fino da quando ero bambina e ce l'ho fatta!
Nonostante gli ostacoli, nonostante gli infortuni, le battaglie silenziose e i momenti in cui sembrava impossibile, in cui mollare sembrava la via più semplice.
Pur non avendo raggiunto tutto quello che sognavo e per cui ho dato cuore e anima. Ma che oggi mi permette di essere anche un po' fiera di me.
Ho combattuto fino alla fine...pure quest' ultima stagione con la mononucleosi.
Mi porto con me un gran bagaglio pieno di momenti belli e tanti insegnamenti per la vita.
Grata di aver potuto vivere questo sogno e ringrazio la mia famiglia, senza di loro niente di tutto ciò sarebbe stato possibile. E poi ovviamente tutti quelli che hanno creduto in me dal mio gruppo sportivo, allenatori, preparatori, fisio, mental coach, sponsor e amici.
E grazie a quella bambina che ha iniziato tutto questo con un sogno...e non ha mai smesso di inseguirlo.
Ogni curva mi ha insegnato qualcosa. Anche quelle più dure."