La Nona Sinfonia di Federica Brignone
di Matteo Pavesi

Devastante. Impressionante. Ma quali aggettivi servono per Federica Brignone? La valdostana nata a Milano suona la nona sinfonia e vince il gigante di Are, nono sigillo stagionale (solo 10 atlete ci sono riuscite), 36/o in carriera, la 17/a in gigante.
Brignone ritocca anche il suo stesso record di anzianità con ben 20 vittorie su 36 arrivate dopo i 30 anni.
Due manche solidissime e che dimostrano la superiorità totale di Federica in questo momento: chiude la prima manche davanti a tutte, con 65 centesimi sulla diretta avversaria Alice Robinson che era quinta.
Nella seconda la neozelandese, che è pettorale rosso di specialità, prova la rimonta e con il quarto parziale (e un ottimo finale) si mette davanti a tutte, in attesa di Brignone.
Fede parte con 65 centesimi, che diventano 96 al primo intermedio, un vantaggio folle, rimane stretta di linea sulla porta lunga, incrementa a -1.05, è velocissima sul dosso tanta da arrivare a -1.57, si prende l'ennesimo rischio che quasi la fa deragliare, e infine arriva in luce verde con -1.36 sulla avversaria.
Distacchi pesantissimi anche oggi, con Moltzan 6/a a oltre due secondi.
Robinson però non molla: ancora una volta sul podio, la neozelandese rimane pettorale rosso ma con un margine di 20 punti, 520 contro 500, le due si giocheranno tutto alle Finali.
CLASSIFICA GENERALE - Con questi 100 punti e il contemporaneo nono posto di Lara Gut, Brignone si porta a quota 1295, 322 di vantaggio, quando mancano 8 gare, ma 6 "utili", dunque la tappa di La Thuile potrebbe già essere determinante.
IL PODIO - Alle spalle di Brignone e Robinson c'è Lara Colturi: grandissima gara della piemontese con passaporto albanese, che chiude 1 +1.43 con il quinto e quarto tempo nelle due manche, conquistando il terzo podio della stagione (e della carriera) e il quinto gigante di fila nelle top10.
E' una crescita continua e costante per Lara, il futuro è suo.
SOFIA GOGGIA - Nel giorno del trionfo di Brignone rimane l'amaro in bocca per la gara di Sofia Goggia: con una prima manche perfetta in tre settori su quattro la bergamasca aveva chiuso al secondo posto con 34 centesimi di ritardo da Brignone.
Nella seconda era partita con 31 centesimi su Robinson, diventati 52 dopo il primo intermedio, e 38 al secondo, poi sul dosso decisivo sbaglia ed esce senza conseguenze.
Peccato davvero perchè Sofia era pienamente in corsa per il podio, che in gigante le manca dal 2018.
TOP 10 - Ai piedi del podio c'è Thea Stjernesund a +1.49 da Brignone, ma a una manciata di centesimi dal podio, poi Grenier 5/a a +1.57, Moltzan 6/a a +2.11 (in rimonta di 6 posizioni), Julia Scheib 7/a a +2.23, Camille Rast 8/a a +2.27, Lara Gut-Behrami 9/a a +2.52 e Sara Hector 10/a a +2.56.
MARTA BASSINO - Marta Bassino aveva chiuso la prima manche in 14/a posizione, in linea per guadagnare i punti necessari per qualificarsi alle Finali.
Al termine della prima manche è stata però squalificata per contaminazione di fluoro nella sciolina dei suoi sci (regola 222.8), vietato per regolamento da questa stagione. Per cui la cuneese è stata squalificata, e così per 6 punti è uscita dalle top25 della classifica (per la prima volta dopo 10 anni).
Davvero una stagione difficile per "Bax".
ITALIA - Dunque nella prima manche si erano qualificate Brignone, Goggia, Bassino e Melesi: Bassino è stata squalificata, Goggia è uscita, Brignone ha vinto e Melesi ha chiuso per 27/a e ultima, staccata di +3.73.
Si qualificano per le Finali solo Brignone e Goggia
Domani si chiude il programma svedese con lo slalom, start alle 9.30