Brignone Profeta in Patria: vince anche il gigante del Sestriere
di Matteo Pavesi

C'è un pubblico fantastico al parterre del Sestriere, c'è Alberto Tomba, c'è il Presidente della FISI Flavio Roda, c'è il sole e c'è la pista "Giovanni A. Agnelli" preparata magnificamente.
Poi c'è Alice Robinson, che chiude la prima manche davanti a Federica Brignone: come ai Mondiali la battaglia è tra queste due atlete, in questo momento una spanna sopra tutte le altre.
Nella seconda manche si replica la situazione dei Mondiali, ma a posizioni invertite: Brignone parte penultima, ha 88 centesimi sulla Norvegese Stjernesund che dopo le lacrime di Saalbach (medaglia di legno per un centesimo) si prende la rivincita e conquista il terzo gradino del podio.
Al primo intermedio Brignone sale a -1.23, la milanese-valdostana continua a spingere, non fa calcoli, neanche sapendo che Lara Gut - sua diretta avversaria per la Sfera di Cristallo - è uscita nella prima manche.
Al secondo intermedio ha un -1.11, poi addirittura -1.33, a quel punto Federica corre due rischi, praticamente sdraiandosi, ma non perde spigolo e velocità ed anzi incrementa ancora finendo a -1.57 sulla norvegese. Manche stellare della nostra campionessa, miglior tempo con mezzo secondo su Liensberger.
La pressione ora è tutta sulle spalle di Robinson, che sogna la rivincita della gara Mondiale, ma il risultato è uguale a Saalbach: Alice parte con 19 centesimi, a metà manche è indietro di 16, e sul traguardo il suo ritardo arriva a 4 decimi...per la neozelandese è un eccellente secondo posto, ma la vittoria è tutta azzurra.
E' la 33/a vittoria per Federica, che entra nella top10 delle più vincenti di sempre, la 15/a in gigante, ancora una volta profeta in patria come a Cortina e ancora una volta vincente al Sestriere come nel 2020.
Tanta fiducia per lei che ha passato praticamente tutta l'ultima settimana senza uscire a causa dell'influenza, e che oggi ha raccolto tutte le energie per andare a ritoccare ancora una volta il suo stesso record di anzianità: vittoria in gigante a 34 anni e 7 mesi (è anche la più anziana vincitrice in superg e in discesa e dunque la più longeva di sempre).
Distacchi stellari per tutte le altre, come ai Mondiali: Zrinka Ljutic 4/a a +1.85, Hector 5/a a +1.97, Moltzan 6/a a +2.01, perdendo tre posizioni rispetto alla prima manche a causa di un grave errore nella seconda.
Ottimo settimo posto per Colturi, costantemente nelle top10, poi O'Brien 8/a a +2.63, Rast e Scheib 9/e a +2.67.
ITALIA - La seconda azzurra è Sofia Goggia che chiude 13/a a +2.85, un risultato di tutto rispetto per la bergamasca, che ancora una volta si trova nelle top15 in questa specialità, grazie a due manche solide dove nella seconda rischia e spinge più che nella prima.
Non può essere soddisfatta Marta Bassino 18/a a +3.96, poi Asja Zenere 23/a a +4.54, mentre non si qualificano Elisa Platino, Ilaria Ghisalberti, Lara Della Mea, Roberta Melesi, Sophie Mathieu, Alessia Guerinoni e Giorgia Collomb.
SHIFFRIN - Mikaela Shiffrin torna in gigante dopo quasi tre mesi da Killington, e dopo aver rinunciato a questa disciplina ai Mondiali: l'americana per la prima volta dopo 9 anni esce dal primo gruppo, nella prima manche chiude 18/a, nella seconda sbaglia e scivola in 25/a posizione a +4.65.
CLASSIFICA - In classifica di gigante Robinson ha 380 punti, contro i 341 di Hector e i 300 di Federica; in generale guida Brignone che allunga a 899 punti, 170 su Lara Gut.
Domani si replica, con un secondo gigante con prima manche alle 11.