Saalbach 2025: Odermatt straripante oro in superg!
di Matteo Pavesi
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All'oro in discesa e gigante di Courchevel 2023 Marco Odermatt aggiunge l'oro in superg, conquistato questa mattina sulla 'Schneekristall' di Saalbach: un oro pienissimo, meritato, che vale doppio o triplo se consideriamo il distacco dato a tutti gli avversari, una gara sontuosa, perfetta, una prova di superiorità totale da parte del campione elvetico.
Odermatt parte con il #8 ed è subito velocissimo nella parte alta, copre bene il terreno - una delle sue tante skill - arriva al penultimo intermedio con 76 centesimi di vantaggio su Sejersted che diventano 1.15 sul traguardo, e anche se nello sci non si sa mai cosa possa succedere, a tutti è apparso chiaro che sarebbe stato difficilissimo battere ma anche avvicinarsi ad una prova del genere.
E' stato un bel superg mondiale, non banale, con tanti passaggi da interpretare, dossi da coprire, salti che creano difficoltà, e tanta velocità: Odermatt chiude in 1:24.57 con il miglior parziale nei primi due settori e nell'ultimo, ovvero facendo velocità esattamente dove serve.
ARGENTO E BRONZO - Se l'oro è andato al favorito n.1 le altre due medaglie sono una parziale sorpresa: l'atleta di casa Raphael Haaser si mette al collo l'argento, staccato di 1 secondo netto dall'oro, e conquista la sua seconda medaglia mondiale dopo il bronzo in combinata di Courchevel.
Haaser non era tra i favoriti fino a un paio di settimane fa, visto che in superg aveva gareggiato solo a Beaver Creek senza chiudere la prova, si era fatto in Val d'Isere, ma a Kitz ha trovato un secondo posto galvanizzante (per la quarta volta sul podio e per la quarta volta in piazza d'onore in superg in carriera), e siamo certi che dedicherà parte di questa medaglia alla sorella Ricarda, che ieri si è rotta i legamenti nel superg femminile.
Alle spalle di Odermatt è bagarre per le medaglie perchè c'è un secondo tra oro e argento e un secondo tra argento e il decimo classificato: il bronzo va al norvegese Sejersted, e possiamo dire che è lui la sorpresa di giornata, un po' perchè partire con l'#1 è penalizzante, un po' perchè non aveva particolarmente brillato in stagione.
Anche se guardando i risultati la progressione è evidente: fuori a Beaver Creek, 34/o in Gardena, 13/o a Bormio, 12/o a Wengen, 6/o a Kitzbuehel e terzo nella gara più importante dell'anno!
E' la prima medaglia in carriera per il norvegese.
Mastica amaro Kriechmayr: al rientro dopo l'infortunio di Wengen prova a portarsi sulle spalle tutta l'Austria, nella gara di casa, e sfiora la medaglia per 5 centesimi.
Quinto tempo per Moeller a +1.22, Babinsky 6/o a +1.30 (tre austriaci nei primi sei), e Ryan Cochran-Siegle 7/o a +1.31.
AZZURRI - Gara non positiva per gli azzurri: Dominik Paris sbaglia nella parte alta e accumula un secondo di distacco dopo due intermedi, e pur facendo il miglior parziale del terzo settore chiude 7/o a +1.31, a 16 centesimi dal bronzo.
Male Casse che commette diversi errori e chiude 23/o a +2.82, Innerhofer chiude subito alle sue spalle, 5 centesimi più lento.
Franzoni esce dopo 50 secondi, arriva largo su un dosso e non riesce a rimanere nel tracciato. Il gardenese stava viaggiando con il 5/o parziale, con un buon atteggiamento.
Non è partito il canadese Cameron Alexander che lamenta dolore al ginocchio dopo la caduta nella prova di ieri; nel lotto dei migliori 30 non hanno chiuso Monney, Franzoni, Hrobat e Bailet.