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Inserito il - 05 feb 2025 : 12:11:41
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Milano-Cortina, la pista di bob è quasi pronta (contro ogni previsione). Ma così Cortina sarà sempre più un posto per ricchi
di Marco Bonarrigo
L’offerta di Lake Placid che aveva ingolosito il Cio è respinta al mittente. L'orgoglio del sindaco: «Fatto un lavoro enorme». Ma non mancano le polemiche
L’unico modo per stanare l’animale più schivo delle Dolomiti, per capire dove si nasconde e che forma ha il serpentone della nuova pista di bob, slittino e skeleton di Cortina è schivare i recinti che chiudono ogni accesso ai boschi di Cadelverzo e Gilardon e alzarsi in volo. A cento metri di quota, le Tofane maestose a destra, il Cristallo a sinistra, metabolizzato un anno di «niet» dell’appaltatrice Simico a chi voleva verificare l’avanzamento dei lavori e incassati i dubbi rabbiosi espressi dal Cio sul comitato organizzatore (con il famoso piano B sempre incombente), un fatto è lampante: la pista, il biscione di ferro e acciaio di 1.650 metri e 16 curve dei Giochi 2026, è quasi pronta.
La prima virata a monte, la Curva Sento, è completa, la Bandion è armata, l’«otto» tra Antelao e Cristallo impostato. Manca l’area di frenata d’arrivo, preceduta dalla virata in salita uscendo dalla Curva Cristallo, che però è già disegnata. Sulla neve, in un viavai ininterrotto di camion e operai dalle 7 alle 19, festivi compresi, ci sono decine di enormi cilindri neri serviti al trasporto del liquido refrigerante, l’acqua glicolata. Sospesi sulla Curva Bandion, osservando gli operai al lavoro si capisce la tecnica costruttiva: fissato il telaio di supporto, modellate le gabbie delle curve, montata la rete di tubi dove scorre il glicole, si arma la struttura spruzzando cemento speciale che resiste a congelamento e scongelamento. Sarà la più moderna pista d’Europa, forse la più veloce, l’unica senza l’incubo dell’ammoniaca.
«Pista tecnica e velocissima» Adesso non si torna più indietro: l’offerta di Lake Placid che aveva ingolosito il Cio e umiliato noi italiani (viaggi e alberghi per gli Usa regalati dagli zii d’America, premiazione a New York) è respinta al mittente, i Giochi 2026 saranno tutti tricolori. «La riuscita di una pista di bob la valuti solo provandola — spiega Fausto Sommariva, ampezzano, ex olimpico, ex d.t. azzurro e direttore d’impianto a Torino 2006 — ma questa, sulla carta, sembra tecnica e velocissima. Capisco le polemiche, i soldi in gioco sono tanti, ma se c’è un luogo nelle Alpi che merita una pista è Cortina con i suoi cent’anni di tradizione bobbistica».
Cosa ne sarà dopo i Giochi? I dubbi degli ambientalisti però restano. L’ombra dei duemila larici che sostituiscono i mille centenari abbattuti arriverà tra decenni, la spesa (85 milioni di euro, Iva esclusa) copre solo il tracciato, di parcheggi (qui merce rarissima e carissima), tribune, accesso del pubblico a un’area impervia non parla nessuno come pure del futuro di un impianto in un’Italia che vanta solo cento tra bobbisti e slittinisti agonisti in uno sport che per il Cio non ha futuro. Si parla di sostenibilità grazie a taxi-bob per i turisti, di bob a rotelle estivi, di discese in mountain bike o Bmx come usa in Francia o Germania. Si mormora sopratutto di partnership già avviata con i Giochi 2030 in Francia.
Cortina sempre di più un posto per ricchi Il sindaco Gianluca Lorenzi (domani a Milano per la festa dei -365 giorni alle Olimpiadi) si toglie un sassolino dalla scarpa («Tutti esaltavano il ghiaccio naturale di St. Moritz e volevano spostare i Giochi lì, ma la prova di Coppa del Mondo è stata appena cancellata per il caldo») e poi delinea un cronoprogramma super ambizioso: «Simico ha fatto un lavoro enorme — spiega il primo cittadino —, noi il prossimo 15 marzo partiremo con il primo dei cento collaudi sulla pista completa per le tre discipline. I lavori accessori cominceranno subito». Roberta De Zanna, consigliera d’opposizione di Cortina Bene Comune, replica allarmata: «Sulla pista abbiamo perso, ora temiamo la costruzione della cabinovia sotto le Tofane che devasterà i prati più belli del paese. I prezzi delle case sono in salita, le grandi catene alberghiere si stanno sostituendo alle famiglie locali. Volevamo Giochi festosi ma le Olimpiadi stanno rendendo Cortina sempre di più un posto per ricchi, dove per noi del luogo vivere e lavorare sta diventando impossibile».
Fonte: https://www.corriere.it/sport/25_febbraio_05/pista-bob-milano-cortina-caratteristiche-curiosita-reportage-2f4c1b3e-4ac3-4414-9e25-bc55295dcxlk.shtml?refresh_ce
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Luigi
"Delle persone che amiamo ci basta l'esistenza" (N. Gómez Dávila)
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