Bassino,Brignone e Goggia alla vigilia di St.Moritz
a cura della redazione
Oltre 20 centimetri di neve fresca e il forte vento (arrivato a oltre 80 km/h) hanno impedito la sciata in pista alle protagoniste dei due supergiganti femminile di Sankt Moritz, in programma sabato alle ore 10.30 e domenica alle ore 11.00. Oltre al ritorno di Lindsey Vonn e all’assenza di Michaela Shiffrin, c’è grande curiosità per le prestazioni delle azzurre, a cominciare da Federica Brignone che a Sankt Moritz scese per la prima volta addirittura nel 2010, e da allora ha conquistato una vittoria in supergigante nel 2021, un secondo posto nel supergigante del 2019 e un terzo posto in discesa nel 2023, mentre Sofia Goggia vanta una tripletta (supergigante nel 2019, discesa nel 2022 e supergigante nel 2023), oltre a altri tre secondi posti.
Federica Brignone: "A me piace molto Sankt Moritz perché è una pista varia e difficile, ha tanti movimenti del terreno e una curva diversa dall’altra. Ci sono porte che presentano tanti dossi, può essere un tratto dove non si vede nulla, tipo l’anno scorso che era stato veramente tosto. Completamente diverso da Beaver Creek, la pista mi piace tantissimo, bisogna essere pronti, condizioni che mi piacciono e queste sfide mi stimolano. A Beaver non sono riuscita a sciare come volevo in discesa, mi sono sentita rigida. Dopo la prima prova forse mi sono messa addosso troppe aspettative, nel supergigante ho fatto una bella gara, era molto facile. non c’era niente di difficile e avrei potuto fare molto meglio la parte più ripida. L’atteggiamento però c’era, così come nel gigante femminile, anche se non mi sentivo bene in gara nella prima manche, peccato l’uscita nella seconda manche dove stavo andando molto meglio".
Marta Bassino: "Il gigante rimane sempre la disciplina preferita, però il supergigante mi piace sempre di più. Ho visto col passare degli anni che ho messo insieme un pezzo dopo l’altro, ad esempio nello scorrimento dove ho fatto fatica per tanti anni, adesso mi sento molto migliorata. Beaver Creek mi è piaciuta veramente tanto, era una pista tecnica completa, arrivavamo da Copper dove avevamo fatto un bell’allenamento, adesso siamo qui senza avere ancora sciato dal rientro in Europa, ma non è un problema. La Corviglia mi piace molto, soprattutto se c’è il sole. Entrerà in gioco l’atteggiamento, che farà la differenza ancor più che in altre gare perché con cielo coperto la visibilità peggiora notevolmente non essendoci punti riferimento. Gli organizzatori stanno lavorando sul tracciato, per cui saremo tutte nelle stesse condizioni. Sono contenta di continuare con la velocità, poi passeremo un po’ al gigante durante la pausa natalizia prima di Semmering".
Sofia Goggia: "Sono molto contenta del mio ritorno, a Copper ci eravamo allenati molto bene, ero consapevole di avere la velocità per competere, a volte quando si rientra dagli infortuni è più facile affrontare le gare con leggerezza perchè nessuno si aspetta niente da te, per cui bisognerebbe avere questo atteggiamento sempre. L’anno scorso a Sankt Moritz vinsi proprio in supergigante, speriamo di confermare questo feeling con la Corviglia. Sappiamo che è una gara strana, non ci sono riferimenti per i tanti panettoni, bisognerà fare una ricognizione al top, focalizzare i passaggi da eseguire. Cercare di fare la mia gara, tagliare il traguardo e guardare il tabellone cosa dice. Ho fatto pochi giorni di gigante, però il lavoro svolto negli anni a livello tecnico è rimasto, dopo Natale andremo a fare una bella sessione per prepararci al meglio sul duro, tenere le sensazioni per rientrare in gara a Kranjska Gora ad inizio gennaio".